° Non capisco °

Lipsit
00domenica 12 ottobre 2014 18:53
Riassunto: Dopo aver cercato Eryon in lungo e in largo, la nordica ha la fortuna di intercettarlo proprio al momento del suo arrivo sull'isola, all'approdo. Reagirà dapprima con freddezza nei confronti del mutaforma scomparso senza lasciare notizia di sé, successivamente lo stupirà mostrando una calma glaciale nonostante la situazione sia al limite del tollerabile. Il mezzo lupo come suo solito s'arrabbia, fa per andarsene e poi spiega la motivazione di tanto astio.




LIPSIT {Sentiero} Le nebbie sono calate e la nordica ha smesso di vederci chiaro. Ha girato in lungo e in largo l'isola, come meglio le hanno permesso i piedini stanchi e fasciati dai semplici sandali che mai hanno percorso distanze simili nell'arco di così poco tempo. Sta cercando Eryon. Non è tornato la notte scorsa e chissà cosa potrebbe essergli capitato. E' questione di tempo prima che la >>
LIPSIT poverina si rivolga a qualche autorità per fare chiarezza. Indossa come al solito una tunica bianca, semplice, mentre sul viso è ben adagiata una maschera fatta di ghiaccio, impassibile. In effetti mostrerebbe una calma che stride con l'urgenza della situazione, una cosa che fino a qualche mese fa non sarebbe certo capitata. Il gelo ha invaso ogni angolo del suo corpo rendendolo >>
LIPSIT momentaneamente immune a sbalzi d'umore. Una protezione solida che non le ha fatto ancora perdere la ragione rendendola più razionale. Lo sguardo grigio scruterebbe le nebbie più fitte che mai. Si ferma e inspira profondamente cercando ancora una volta la calma, la lucidità. La cosa più bella e preziosa che le sia mai capitata fra le mani è sparita senza lasciar traccia di sé. Una preghiera>>
LIPSIT a questa Dea forse sarebbe il caso di farla, proprio ora, proprio con questa preoccupazione che le fa vibrare l'anima.

ERYON [Barca-->approdo | F.U.] Le nebbie sembrano più fitte del solito, molto più fitte, non si vede niente a due centimetri, neanche il barcaiolo riesce a vedere tra un po' che sta neanche ad un paio di metri da lui, spera solo che non si perda in questa foschia. Per fortuna almeno il lago sembra calmo e la giornata è buona. Indossa la solita camicia bianca e un paio di pantaloni marroni, ai >>
ERYON piedi un paio di stivali di cuoio. La spada sempre ancorata al suo fianco sinistro mentre il pugnale è nascosto nello stivale destro. Per fortuna il barcaiolo sembra sapere ciò che fa, sarà l'abitudine che ha ormai a fare questi viaggi ma finalmente escono dalle nebbie e gli occhi possono posarsi sull'approdo dell'isola. Tira un lieve sospiro di sollievo il mutaforma, rilassandosi >>
ERYON finalmente un po'. Una volta giunti all'attracco scenderebbe dalla barchetta e darebbe il dovuto compenso al barcaiolo con anche un ''grazie'' dovuto questa volta dato che non sembrano rimasti in molti quelli che continuano a percorrere questa traversata, anche se non capisce perché. Finalmente rimette piede nella calda sabbia dell'isola, gli stivali affondano un po' in essa mentre si gode >>
ERYON per qualche secondo il ritorno a casa per così dire. Lo sguardo scruta tutta la riva e forse potrebbe accorgersi di una figura non troppo lontana lì presente, anche se il sole contro non riesce a fargli vedere bene chi sia.

LIPSIT {Riva} Dal muro lattiginoso pian piano emergerebbe qualcosa. La fanciulla dai riccioli biondi piegherebbe appena il capo, corrugando la fronte. Un'espressione di curiosità romperebbe per un istante la maschera. I contorni delle figure sull'imbarcazione si farebbero via via più definiti e finalmente il nostro eroe emergerebbe dall'oblio nel quale lui stesso s'è gettato non lasciando alcuna >>
LIPSIT notizia di sé proprio lì dove avrebbe dovuto. Avanzerebbe di qualche passo la nordica, senza nulla dire. Si fa di nuovo seria, la pelle chiara forse anche più pallida del necessario è tirata in un'espressione che rispecchia la cristallizzazione che ha subito ogni suo sentimento. Lo scruta con attenzione, sembrerebbe stare bene dopotutto, sembrerebbe che nulla gli sia accaduto tutto sommato. >>
LIPSIT Congiunge le mani all'altezza del ventre, forse a voler rendere nota l'attesa della quale è stata schiava una notte intera. Il gattino non è con lei, stranamente, sarà rimasto in locanda a dormire, in ogni caso avrebbe solo rallentato le ricerche della giovane ragazzina che di fronte a tutto quello che ha passato non sa davvero che posizione prendere.

ERYON [Riva | F.U.] La figura sembra avvicinarsi in sua direzione e anche lui farebbe qualche passo verso ella e piano piano riuscirebbe a vedere i lineamenti del suo viso, quel viso che conosce tanto bene e che è felicissimo di rivedere. Cosa che però non sembra reciproca, da quel che vede lo guarda con un espressione decisamente gelida, un espressione che non aveva mai visto sul suo viso. >>
ERYON Quando giunge a pochi metri da ella neanche lo saluta, sembra decisamente arrabbiata con lui. ''Ehi'' esordisce con un mezzo sorriso dato che non riesce a nascondere la gioia nel rivederla. Cerca di avvicinarsi ancora un po' giungendo a circa un metro da ella ''immagino che sei arrabbiata perché sono sparito per un giorno ma non era mia intenzione, avevo delle faccende da fare sulla terraferma
ERYON >>
ERYON e non pensavo che mi avrebbero ospitato per dormire'' spiega del tutto sincero, sperando che non l'abbia fatta preoccupare troppo.

LIPSIT {Riva} Lo osserva avvicinarsi e ancora non dice nulla, non muove un solo muscolo. Non ha bisogno di porre domande che tutto le viene servito su un piatto d'argento. {Stai bene.} Manca il punto interrogativo, un'affermazione breve e concisa, ma che potrebbe lasciar intuire quali possano essere state le sue preoccupazioni durante la notte insonne. Si sarebbe aspettata delle scuse, ma forse >>
LIPSIT dopo un errore tanto madornale come quello di lasciarla senza nulla dire non la stupisce più nulla. Resta calma, impassibile. Non c'è rabbia e non c'è gioia, solo uno stato di salvifica -per entrambi- quiete. {Non sono arrabbiata, solo... Colpita dal fatto che tu non mi abbia messo a parte dei tuoi piani. Non condividiamo solo la stanza, no?} E piega il capino da un lato, concedendosi di >>
LIPSIT mostrare sincera curiosità nei confronti del rapporto che si presuppone loro abbiano. Lo osserva ancora, dal basso della sua ancora scarsa statura. Si è sbilanciata a chiedere qualcosa, qualcosa che va oltre il fatto che abbia trascorso la notte chissà dove e a fare chissà cosa, ma che riguarda qualcosa di molto più importante, qualcosa in conseguenza del quale le loro scelte dovrebbero >>
LIPSIT essere guidate, o almeno sarebbero dovute essere guidate.

ERYON [Riva | F.U.] La guarda ancora, con l'espressione d'ella che non muta per niente alle sue parole segno che non sono abbastanza per farsi perdonare, come pensava. La ascolta e per qualche istante abbassa leggermente lo sguardo, per poi tornare sui suoi occhi ''io...mi dispiace, hai ragione dovevo dirtelo comunque ma lo sai a volte agisco senza pensare, non lo faccio apposta'' cerca ancora di >>
ERYON giustificarsi seppur sia poco. ''Certo che non dividiamo solo la stanza, non volevo farti preoccupare oppure tenerti all'oscuro, mi sono solo dimenticato'' conclude sincero guardandola negli occhi. Farebbe ancora un passo verso di lei e se riuscisse cercherebbe di prendere le sue mani con le proprie, giusto per avere un contatto con lei, che magari la faccia sciogliere un po'. ''Scusami'' >>
ERYON termina con un espressione quasi da cucciolo che ha rotto qualcosa in casa e che deve farsi perdonare.

LIPSIT {Riva} Non l'abbandona nemmeno per un istante, lo sguardo è sempre su di lui, dietro ogni sua parola per cercare e per capire cosa sia davvero successo. Il dubbio ce l'ha, è innegabile, un'attenzione tanto scrupolosa alle sue parole e ai suoi atteggiamenti altrimenti non ce l'avrebbe, ed è motivata forse dal fatto che lei, per indole, sarebbe molto più cauta nel ferirlo. {Hai dimenticato.} >>
LIPSIT Ripeterebbe con lentezza e annuendo, anche se le manca la condiscendenza. {Capisco.} Che sia libero di interpretare il suo dire come meglio crede. Lei ha semplicemente assorbito le informazioni, evitando di cadere vittima della rabbia o del dolore, salvata dal sangue nordico che le scorre nelle vene. Adagia lo sguardo di metallo oltre l'uomo, al lago che si è fatto della materia dei sogni, >>
LIPSIT insondabile e raffigurabile solo con l'immaginazione. {Va bene, Eryon.} Farebbe infine, di rimando alle scuse che giungono in ultimo. Non pone altre domande, lasciando l'altro libero di agire come meglio crede. Libero come è sempre stato. {C'è qualcosa di strano, non trovi? Non le ho mai viste così fitte.} Direbbe, riferita a ciò che adesso guarda. L'emozione ancora non è tornata a >>
LIPSIT scorrere nelle sue parole o nei suoi gesti, si rintana ancora un po' in quel ghiaccio, per lei estremamente comodo e accogliente.

ERYON [Riva | F.U.] Ancora la sua espressione non sembra mutare, gli vengono solo concesse delle parole vuote di dubbio significato, da quel che gli sembra sono ironiche ma è difficile capirlo se non ci mette un po' di animo. Anche la sua espressione ora diventa seria ''cos'è che ti da tanto fastidio? Ti ho chiesto scusa e ti ho detto la verità, vuoi che stia male come lo sei stata tu? Va bene, >>
ERYON ci sei riuscita'' le spiega con semplicità andando a lasciarle le mani, che sembrano fredde quanto il suo viso, non ha più voglia di vedere quell'espressione che lo osserva come un oggetto inanimato. Si volta quindi, andando ad osservare il lago. Lei dice va bene ma si sente lontano un miglio che non è vero, altrimenti gli avrebbe fatto almeno un mezzo sorriso. ''Sì, certo, va bene, quando >>
ERYON in casa torna Lipsit fammelo sapere'' le dice sempre senza guardarla, dato che lei non gli sembra proprio la ragazza che conosce. All'ultima domanda non ha voglia di rispondere, per lui è inutile in quel momento e non gli interessa se delle nebbie sono più fitte o meno.

LIPSIT {Riva} L'aggressività verbale dell'uomo ha il magico potere di lasciare che dello stupore s'insinui sulla sua pelle e sul suo bel visetto tondo. Alza impercettibilmente le sopracciglia ed ascolta con pazienza, senza, nonostante tutto, perdere la calma. {Eryon...} Mormorerebbe tornando a guardare il suo viso. {Non sono infastidita, sto solo cercando di capire cosa ti sia successo.}>>
LIPSIT Inspira profondamente, lasciando che l'altro assorba tutto pian piano, senza lasciasi travolgere nuovamente dalle emozioni [Skill Diplomazia liv 1] {Mi spiace dover essere io a fartelo notare, ma sei stato un'intera notte via, senza lasciare nemmeno una missiva per avvisami di aver lasciato l'isola.} Lo spiega con lentezza, con parole che si fanno portatrici non certo di furia o di >>
LIPSIT battaglia, ma che anzi scivolerebbero con dolcezza dalle sue labbra rosate, parole scevre d'emozione e che recano con sé unicamente calma e quiete. Non lo aggredisce, ma lo conduce per mano a scoprire ciò che forse la sua indole belligerante ancora non ha compreso. {Credo di essere stata ragionevole, ti ho ascoltato, non ti ho dato addosso, non ho lasciato che le mie lacrime ti facessero >>
LIPSIT sentire in colpa.} Non dice altro, non gli racconta di quanto ha sofferto, di quanto ha camminato per cercarlo o di quanta preoccupazione abbia riempito le sue parole di preghiera. {Capisco che tu possa esserti dimenticato, ma vorrei che mi lasciassi libera di trovare il mio equilibrio dopo ciò che è accaduto senza arrabbiarti.} Si concede una breve pausa, chiudendo gli occhi nel tentativo >>
LIPSIT di non lasciarsi percuotere da sentimenti negativi. {Non mi sono arrabbiata con te nonostante ciò che hai combinato, vorrei mi facessi lo stesso regalo ora che cerco di rimettermi in sesto.} Scuote appena il capo recependo le ultime parole che le vengono rivolte. {Tu invece sei tornato, non è così?} Lui può andare e venire, lei non può nemmeno reagire.

ERYON [Riva | F.U.] Continua a guardare il lago mentre la ascolta. Fa un mezzo sorriso ironico ''non sei infastidita ma a me sembra di sì'' commenta semplicemente, che motivo ci sarebbe senno di guardarlo con quell'espressione gelida. ''Cosa vuoi che sia successo? Niente, sono andato lì perché avevo un incontro con una persona per un lavoro diciamo, sono dei mercanti e qualche volta potrebbero >>
ERYON avere bisogno di aiuto, me l'hanno chiesto e forse non mi dispiace dovrò vedere'' spiega ancora facendo una breve pausa per poi continuare ''il mio piano era di andare lì, parlare con loro e poi tornare in locanda, per cui non te ne saresti neanche accorta e quindi non mi sembrava doveroso scrivere una missiva, mica ogni giorno ci scriviamo cosa facciamo tutto il giorno no? Poi non avevo >>
ERYON pensato che si facesse così tardi e che sarei dovuto rimanere lì, questo è stato il mio sbaglio e me ne rendo conto'' conclude con la spiegazione sperando di essere stato abbastanza esaustivo, così che sia tutto chiaro. Quando ascolta le sue altre parole sospira leggermente, quasi quasi avrebbe preferito che gli urlasse contro, almeno c'era un po' di sentimento. ''Mi dispiace se non sono >>
ERYON un uomo di giacchio che reprime i suoi sentimenti, non tutti ci riescono, per cui forse è meglio se ti lascio a ritrovare il tuo equilibrio, io sarei solo fastidioso'' quindi inizierebbe a camminare ''se mi cerchi sono in locanda, così lo sai e non ti preoccupi'' termina avviandosi verso il sentiero, se non ci fosse altro da dire.

LIPSIT {Riva} La cosa strana è che lui è l'unico al mondo ad essere a conoscenza del mutamento subito dal corpo e dall'anima di colei che nacque gatta e si ritrovò umana, senza alcuna coscienza dell'accaduto. {Mi dispiace che tu abbia avuto questa impressione e ti prego di credermi quando ti dico che non è così.} Piega il capo da un lato, senza distrarsi ed ascoltando le sue parole con l'attenzione>>
LIPSIT solita. {Certo che non ci scriviamo tutto il giorno, ma è anche vero che nessuno dei due fino a oggi abbia mai lasciato l'isola senza avvisare l'altro... Tu non vorresti saperlo se io me ne andassi? A te non farebbe preoccupare se io per una notte intera non lasciassi alcuna notizia di me? Non prenderti gioco della mia preoccupazione, credo sia umana.} Abbassa lo sguardo, cedendo forse il >>
LIPSIT passo al dolore che lascia chi se ne va. Non capisce i diritti che l'altro cerca di accampare sui propri sentimenti. {Io non sto reprimendo nulla, io...} Non sa bene cosa dire, è la verità in fin dei conti, non ha represso niente, si è solo lasciata guidare dalla razionalità, dall'equilibrio ed in questo non riesce a trovarci niente di sbagliato. {Perché ti arrabbi se non voglio darti>>
LIPSIT addosso o urlare? Se voglio capire che cosa ti è successo?} Si guarda le punte dei piedi, stanca. Non sente di aver sbagliato però è dispiaciuta dalla reazione dell'altro. {Non capisco.} Se le parti fossero state ribaltate probabilmente le cose sarebbero andate alla stessa maniera.

ERYON [Riva | F.U.] Si ferma dopo aver percorso giusto qualche metro, ascolta le sue parole e ancora non comprende ''ma allora perché mi guardi così?'' direbbe voltandosi di nuovo verso ella ''se avessi incontrato uno sconosciuto secondo me saresti stata più felice'' commenta ironicamente. Continua ad ascoltarla e finalmente sembra trapelare qualcosa ''sì che lo vorrei sapere, sì che sarei >>
ERYON preoccupato, ma dopo averti fatto una ramanzina e aver ricevuto spiegazioni penso che sarei almeno un minimo felice di rivederti'' le spiega semplicemente con nessun tono particolare. Alle ultime sue parole sospira ancora ''non sono arrabbiato, fai come vuoi, quello che è successo te l'ho detto'' conclude senza ripetersi un'altra volta visto che la spiegazione l'ha già data poco fa, se >>
ERYON non gli basta non sa che altro dire.

LIPSIT {Riva} Aggrotta la fronte. {Quindi è tutto qui? Sei irritato, se non vogliamo dire arrabbiato -per la Dea!- perché non ti ho fatto le feste?} Si può essere davvero tanto infantili? Fa un mezzo sorriso e scuote la testolina riccioluta facendo danzare di concerto ogni filo d'oro che si ritrova in testa. {Non ti ho chiesto altre spiegazioni, non mi sembra di averlo detto...} E infatti non >>
LIPSIT stata pronunciata alcuna richiesta di questo tipo, la discussione aveva come centro la reazione dell'uomo, non certo ciò che ha fatto. Per un attimo la fanciulla si domanderebbe se l'altro non abbia strane voci nella testa. Stringe le spalle. {Perché io torni a far finta di nulla credo di aver bisogno di un po' di riposo.} Così dicendo lo raggiungerebbe, ponendosi al suo fianco. {Stanotte>>
LIPSIT non ho chiuso occhio, torniamo in locanda?}

ERYON [Riva-->Sentiero | F.U.] La ascolta, ci riflette un po' su o per lo meno fa finta per poi rispondere ''mmh no, sinceramente adesso non mi importa più, non so perché sono irritato, sono lunatico a volte'' le dice alzando le spalle. ''Era per essere chiari'' commenta alle sue altre parole. Ascolta la sua domanda poi quando gli si avvicina e con tranquillità risponde ''va bene, andiamo'' e con ciò
ERYON >>
ERYON si avvierebbe lungo il sentiero, con lei accanto probabilmente, anche se in questo momento avrebbe quasi bisogno di sfogarsi un po' in forma lupo, tralasciando tutti i suoi pensieri da umano, e forse potrà farlo quando lei andrà a dormire.
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