"AFFETTUOSO" NORD-EST E SCIOPERO GIORNALISTI DELLA STAMPA DISFATTISTA: NON POTEVA NON INTERVENIRE

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INES TABUSSO
00sabato 18 marzo 2006 14:05


"Confindustria, Berlusconi ha lombosciatalgia. Tremonti lo sostituisce a Vicenza.
Palazzo Chigi spiega: "Il riacutizzarsi del dolore lo ha costretto a rinunciare, con suo vivissimo rammarico, al convegno". Il premier costretto ad almeno tre giorni di riposo"
(Roma, 18 marzo 2006, Adnkronos)


"...tra gli imprenditori c’era anche una cospicua componente a lui favorevole che s’era mobilitata in truppe per regalargli un’accoglienza «affettuosa»".
(Jacopo Iacoboni, LA STAMPA, 18 marzo 2006)


"Industriali. Berlusconi ci ripensa e partecipa al convegno di Confindustria"
(RAI NEWS, Vicenza, 18 marzo 2006)


"Giornalisti senza tutela: oggi sciopero nazionale"
www.osservatoriosullalegalita.org/06/acom/03mar2/1833infoscio...



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RAI NEWS

Industriali. Berlusconi ci ripensa e partecipa al convegno di Confindustria
Il premier Silvio Berlusconi
Vicenza, 18 marzo 2006

Alla fine il premier Silvio Berlusconi ha deciso di andare al convegno di Confindustria in corso a Vicenza. Ieri, lo staff del presidente del Consiglio aveva fatto sapere che una acuta lombosciatalgia lo aveva costretto ad un periodo di 3 giorni di riposo.

Ma questa mattina il direttore del Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli ha dato l'annuncio: Berlusconi sarà al convegno.

Così la sessione di lavoro sul programma del centrodestra in materia economica ha visto come protagonisti prima il ministro dell'Economia Giulio Tremonti e poi il premier.

Tra i temi toccati da Berlusconi, rispondendo a specifiche domande di rappresentanti dell'industria italiana, il sostegno ai giovani. In particolare è tornato sull'idea di una tassazione agevolata al 5% le nuove imprese.

Dal palco questa mattina è intervenuto il presidente degli industriali, Luca Cordero di Montezemolo, secondo il quale "essere ottimisti è un nostro dovere".

"Ma l'essere ottimisti sulle nostre capacità ci dà il diritto e il dovere di pretendere che il Paese non remi contro e che riconosca il nostro sforzo e attribuisca il giusto valore al ruolo dell'imprenditore e dell'impresa".

Poi ribadisce l'autonomia dell'organizzazione degli industriali: "Confindustria deve essere dentro la politica ma lontana dai partiti".


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Cronache
18 mar 13:05
Confindustria: Berlusconi, "Dopo quello che ha raccontato Prodi, non potevo mancare"

VICENZA - Il premier Silvio Berlusconi e' arrivato al convegno di Confindustria di Vicenza e ha iniziato a parlare e a scherzare: "Ieri non potevo muovermi. Poco prima avevo parlato con una sindacalista che mi ha fatto venire il colpo della strega. Ma dopo aver sentito quello che ieri vi ha raccontato Prodi, non potevo non intervenire". (Agr)



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LA STAMPA
POLITICA
LA SORPRESA UNA LOMBOSCIATALGIA BLOCCA IL PREMIER. NON SERVONO LE CURE DEL SANTONE DEL MILAN
Berlusconi dà forfait: «Sto male»
Dopo il match tv: «Non mi sentivo bene». Oggi al suo posto il ministro Tremonti
18/3/2006
Jacopo Iacoboni

Vedeva i fogli bianchi alla fine del match in tv con Prodi, un malessere, forse un calo di zuccheri, di sicuro lo stress e, onestamente, una vitaccia. Così ieri è andato dal Santone, il chiropratico del Milan, a curarsi.

Che non fosse in forma, Silvio Berlusconi, lo si sapeva, e lui stesso l’aveva detto anche l’altra sera a Milano, prima della sgroppata lungo corso Buenos Aires, fiaccolata dei commercianti e di An, che certo non gli ha giovato; ma ieri ha dovuto dare forfait marcando visita medica, non sarà a Vicenza per via di un attacco di lombosciatalgia.

Palazzo Chigi lo dice con sintetica nota, «il premier non prenderà parte al convegno della Confindustria a causa di una lombosciatalgia acuta che lo costringerà a rimanere a riposo per almeno tre giorni». Eppure già in giornata s’erano inseguite prima le voci di una sua rinuncia, tornate a circolare in ambienti industriali; e, quand’è stata infine comunicata, le dietrologie su una malattia capitata al momento opportuno, magari in vista di possibili critiche dell’assemblea degli imprenditori.

In mattinata era anche uscita un’intervista al Gazzettino in cui il capo del governo non era stato, diciamo così, tenero con una buona fetta di quelli che si sarebbe trovato davanti a Vicenza: «Corrono a sinistra soltanto gli imprenditori che hanno scheletri nell’armadio, tanti scheletri nell’armadio, e hanno bisogno allora di mettersi sotto la tutela della sinistra che li garantisce da qualunque azione possa essere intentata contro di loro». Quale premessa più naturale per defilarsi? In realtà tra gli imprenditori c’era anche una cospicua componente a lui favorevole che s’era mobilitata in truppe per regalargli un’accoglienza «affettuosa». Ma già in mattinata il premier ha confidato di sentirsi «poco bene».

Ha scelto di non andare ospite a Omnibus su La7, ha rinunciato al consiglio dei ministri, magari riducendo gli impegni poteva superare quell’appannamento. «Il dolore però era troppo forte, il presidente aveva come una sensazione di malessere, di appannamento generale», dice chi gli è vicinissimo. L’idea a quel punto sarebbe venuta nel team Milan, dopo un giro di telefonate nel quale hanno avuto parte attiva Emilio Fede e Adriano Galliani: «Perché non suggeriamo a Silvio di farsi un check a Milanello?» Così alle 12,50 è atterrato su uno dei campi principali, come fa di solito, in elicottero.

Ha salutato tutti, Ancelotti, la squadra, Baresi, poi si è diretto al Milan Lab, la struttura che controlla la salute psicofisica dei rossoneri, e s’è chiuso in stanza col coordinatore sanitario di Milan Lab, Jean-Pierre Meersseman. Lo chiamano dottore ma in realtà è un chiropratico, uno che, dicono, «ti tocca e dopo ti scioglie», uno che «lavora molto sull’aspetto psicologico». L’altra sera alla festa per i vent’anni alla guida del Milan il Cavaliere gli aveva confidato «dottore, è da un po’ che mi sento maluccio, temo di aver accumulato troppo stress dopo lo scontro con Prodi. Quando posso venire a trovarla?». Ieri, appunto.

Per mezz’ora il premier ha fatto il bravo malato. Ha svolto tutti i test classici di Milan Lab, prove riflessologiche, in parte atletiche, ma anche psicofisiche, cose come il controllo dei sensi, i test sull’equilibrio, la reattività oculare... Naturalmente s’è fatto manipolare a lungo, e quando è uscito stava sensibilmente meglio, ha partecipato alla riunione tecnica, ha recitato il consueto show, il bel gioco, il Milan, la famiglia, ha accarezzato i piccoletti della primavera, della serie «quando ero allenatore della Edilnord inventai io gli schemi sul calcio d’angolo», oppure «inventai io il terzino di spinta».

Al più promettente, il baby Di Gennaro, ha intimato «tagliare questi capelli, okay?». Alle 15,15, quando è risalito sull’elicottero, era convinto che il Santone avesse fatto o’ miracolo. Poi alle 18 è tornato il dolore, lo staff con Bonaiuti s’è riunito due ore dopo e allora il dilemma era chiaro, «andiamo lo stesso e mettiamo a rischio le ultime settimane di campagna elettorale o rinunciamo, col pericolo che qualcuno ci speculi su?». A quel punto, rapido giro di telefonate con Tremonti, che alle nove ha accettato di sostituirlo a Vicenza.

Ora Rutelli ironizza, «la sciatalgia forse si deve agli spilloni che gli alleati gli infilano nella schiena». In Confindustria dicono «siamo sorpresi», ma la defezione era nell’aria, un po’ per le parole cattivelle di Silvio al Gazzettino, un po’ perché nessuno in fondo si nasconde che qualcosa s’è rotto. Non solo nella schiena, forse anche nella testa un tempo invincibile, e ora affidata alle cure di un Santone che però, attenti, ha già guarito Sheva dai suoi traumi post-incidente, e curandolo come neanche in Minority Report: nella «Stanza della mente», cercando di tornare quello del miracolo italiano





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