Una sfida e una prova. [ approvazione riposo Valstaf . all'att.ne master thuke]
Riassunto: Non ne può piu di stare fermo il mannaro, e seppure con qualche difficoltà, si alza e dopo essersi vestito si dirige verso le cucine per trovare qualcosa da mangiare. Trova invece anche edave, che prende dannatamene sul serio il proprio ruolo di medico e rimbrotta il lycan per essersi alzato. il battibecco tra i due mannari viene interrotto però ben presto da Lisirya che giunge al sanitarium avvertita dal lycan stesso del suo " incidente" . Edave mette alla prova la rangers e gli propone una sfida: una caccia al bosco oscuro uno contro uno con un arma sola , di notte.
penso di aver messo tutto nel caso chiedo venia eccellenza..
EDAVE ( h - cucina) La notte è passata, sono tornati a casa, quando è salita al piano superiore ha trovato un pugnale affisso alla sua porta e il medaglione del drago appeso a dimostrare la sua nuova carica. Lo ha osservato a lungo, una mano che si è allungata a carezzarlo per poi prenderlo e porlo dentro la sacca che porta sempre con sè a fiancheggiare quello degli ospitalieri. Dovrà fare un >>
EDAVE discorsetto al medaglione della congrega e spiegargli che l'unico collo da cui dovrebbe pendere è quello della consorella. Una botta sulla sacca per poi lasciarla posata sul letto. Ed ora è in cucina, seduta al tavolo, i piedi allungati su una sedia davanti a lei, una coperta sulle gambe e il vecchio gatto Oibell rosso come l'inferno che sonnecchia acciambellato. Non ha paura di lei>>
EDAVE non come lo stupido mulo Tore e nemmeno come il suo cavallo che da quando è divenuta mannara non può più cavalcare. Non che la cosa le faccia un dispiacere visto che ogni volta che vede lo shire le viene l'acquolina in bocca ma perchè si chiede se anche altri animali oltre a quei quadrupedi inutili sarebbero in grado di riconoscerla. Legge distrattamente, la mano destra posata sulla>>
EDAVE testa di Oibell, carezze circolari che si posano sulla testa del felino. La sinistra regge alcune pergamene da lei stesse scritta sulla analisi della gelatina dell'isola e anche di quella luminosa che apparteneva al professore. Lei e Erinn hanno tratto abbastanza informazioni per capirci qualcosa ma manca sempre un tassello..dove sia finito quel pezzo non se lo sa spiegare.
VALSTAF [ Stanza -> Cucina F.H] Basta poco, al lycan per non poter più rimanere fermo, e nonostante la debolezza, la gamba lesa e la spalla ancora da risistemare del tutto, sta facendo di tutto per togliersi da li. Ignora i commenti di Grant, l'inserviente a convincere il mannaro a rimanere fermo proprio non ci riesce. e quindi tolto il laccio che lega il braccio al collo, si è seduto sul >>>
VALSTAF letto e ha cominciato a vestirsi. Con qualche difficoltà.. Soprattutto la camicia è una gran impresa mettersela con un braccio solo ( e mezzo) buono; ma alla fine tira di qua tira di la, si è infilato la camicia bianca che edave gli ha portato la sera prima per cambiarsi da quelli sporchi di sangue. Poi è stata la volta dei pantaloni. neri, con altrettanta difficoltà, e gli stivali. >>>>
VALSTAF ha lasciato invece li spada, per riappendersi il braccio al collo stringendo il nodo aiutandosi con i denti. Tutto un tratto sembra esser diventato impedito. Comunque passato la parte piu difficile, ( vestirsi) , si è alzato dal letto, e zoppicando, ora si dirige verso la cucina . Edave è vicina la percepisce ( // fratellanza del lupo) e non c'è alcuna traccia di Dodaiux in giro.. >>>>
VALSTAF cosa che solleva il lycan dal mentire ancora alla sorella. Usa il braccio destro per reggersi al muro, e la gamba destra per avanzare ( agilità +3/ res +3) per raggiungere la sala comune e le cucine . Grant dal canto suo pare aver rinunciato a discutere con lui, anche se si aspetta la ramanzina dalla trekindoo per non esser rimasto a letto, ma daltronde non era lei che voleva un branco di don
VALSTAF donnicciole?
EDAVE ( h - cucina) *Testardi gli uomini della mia famiglia, e poi mi dici cosa ci trovo in Blazen? Lo stesso che affettivamente trovo in te, amo le teste dure* parlerebbe senza alzare gli occhi, sa che lui è li, non tanto per il rumore dei suoi passi ma per quella sensazione assurda che la avvolge ogni volta che un figlio della luna è vicino (fratellanza del lupo) e solo ora poserebbe >>
EDAVE gli appunti sul tavolo. Gli occhi verdi che si posano nei suoi *Ti sei tirato a lucido fratello ma ti assicuro che a breve filerai di nuovo a letto, qui comando io, sono io il medico e tu ancora non sei guarito del tutto* gli direbbe osservandolo con dolcezza. Un colpetto al gatto che si stiracchia inarcando la schiena come un ponte a dorso di mulo, la coda che si muove a destra e sinistra>
EDAVE per poi con un piccolo balzello e un miagolio dirigersi al posto dove giace la sua ciotola semivuota. Un miagolio che si fa sentire acuto *Hai fame?Oibell a quanto pare si* e ridacchierebbe scostandogli una sedia mentre si alza e muovendosi verso il fondo della stanza, deve essere rimasto del pollo freddo e di certo il gatto non lo disdegnerà *Hai scritto al tuo amore?* domanderebbe >>
EDAVE chinandosi a versare il pollo con un coltello nella ciotola di legno del rosso. La chioma che le cade sul viso pallido, la veste lunga e nera come la notte stessa che scivola a terra prima di rialzarsi ripulendola con le mani. Non che sia sporca la cucina degli ospitalieri, li tutto brilla tirato a lustro, peggio di una caserma.
VALSTAF [ Cucina F.H] Il tratto è breve, anche se a lui sembra di aver camminato kilometri. , la sua resistenza in ogni caso gli consente di evitare di cadere a terra ( +3) e di raggiungere senza problemi o quasi la cucina . ( vol +3/ vol del mann. +2/ agilità +3) Rimane qualche attimo nell'ombra oltre la porta senza entrare osservandola al tavolo da lontano. Il suo verbo però, anticipa il suo >>>>
VALSTAF ingresso come se l'avesse visto prima che lo faccia. sorride tra se ma ben presto il viso si contrae in una smorfia indispettita che cela quella del dolore ( sotterfugio +3) per aver messo il peso della gamba su quella sbagliata , o forse per aver abusato troppo della gemella.. [ andiamo edave.. non sono un fanciullo! non ho bisogno della balia.. ce la faccio. è solo un graffio. ] >>>>
VALSTAF alza le spalle scuotendo la testa con palese noncuranza.. [ come se non l'avessi capito ] sbuffa sul fatto di chi comanda li dentro.[ in realtà si..ho un po fame..quelle lepri del bosco non erano troppo in carne.. - la sfotte- quindi si avrei un po fame. ] commenta andando a prender una sedia per scostarla e mettersi a sedere.[ si le ho scritto . -risponde - non mi ha risposto. >>>>>
VALSTAF ma comunque verrà . la conosco. saputo che sono ferito verrà] ne è quasi certo in effetti.. [ le ho detto che sai cosa sono, ma non che anche tu lo sei. ] appoggia i gomiti sul tavolo e la guarda[ e comunque mi stavo annoiando a letto tutto il giorno senza nulla da fare e non posso certo leggere volumi di medicina con quel che ci capisco..] un breve alzar di labbra in un sorriso >>>>>
VALSTAF [ non ho certo impugnato la spada .. ho solo fatto due passi.. quindi smettila di trattarmi da mentecatto.. ancora so stare in piedi ] commenta..[ fino a che ho un alito di vita intendo usarlo quindi...] una smorfia stavolta per presa di giro palese alla ospitaliera..[ piuttosto.. dov'è dodaiux?]
EDAVE ( h cucina) Gli fa il verso rialzandosi *quanto parli, preferisco quando grugnisci strappando la carne con i denti ad un cinghiale* direbbe prendendolo in giro e dirigendosi alla dispensa da cui prenderebbe del pane, del formaggio e del salame. Sul tavolo già una anfora di vino solo da aprire e due boccali. Torna innanzi a lui osservandolo e iniziando a tagliare prima il pane disponendolo>>
EDAVE su un piatto di legno seguito dal pane e da alcune fette di salame per poi sospingerlo con la punta del coltello verso di lui. Versa poi due boccali di vino rosso e ne passerà uno per lui per poi risedersi esattamente davanti al posto scelto da valstaf *quindi ti ama sul serio* le parole scivolano via dalle sue labbra leggere e veloci ma non sono di scherno *Buon per lei io non ti sopporto>>
EDAVE a volte ti picchierei, anzi una volta lo faremo, ho una voglia matta di trasformarmi in lupo e di correre sino a dove non ci sia nessuno, di perdermi nel bosco, di infilare il naso dentro una tana di conigli, di morderli e strapparli al loro riposo* e passerebbe lasciva la sua lingua sulle labbra.
VALSTAF [ Cucina F.H] La osserva alzando un sopracciglio [ se tu sapessi cacciare.. edave..] la rimbrotta al medesimo tono di mezzo lascito , ovvio non ci sta a perdere ..[ si mi ama.. ti consiglio di provare qualche volta edave.. sai.. a volte succede di amare. e ah proposito.. blazen ti... ama? ] il pensiero di affiancare il gigante nero alla parola '' amore'' gli fa quasi storcere il naso>>>>
VALSTAF in effetti non ce lo vede, ridacchia tra se ma l'espressione è palesemente ironica alla cosa [ suonate le campane... un wedingoo che parla di caccia col branco.. abbiamo gia ottenuto un miracolo] mellifluo, vagamente affilato. [ in ogni caso.. fammi riprendere le forze.. e poi te li do io i cinghiali..] salvo aggrottar ele sopracciglia [ vuoi picchiarmi? .. per te ci sono sempre >>>>
VALSTAF quando vuoi. ma non prima che le tue cure abbiano fatto effetto non vorrai vincere troppo facile vero?] In realtà il pensiero di una caccia in forma lupo fa risalire quella sensazione sottopelle, qul lieve velo quasi elettrico che rende l'ansia della piena quasi insopportabile.. [ è vicina..] commenta come seguendo a tono basso , un filo che parte e torna alla sua mente.. [ la senti?]
LISIRYA {esterno.Sanitarium}Hai ricevuto la missiva di Valstaf. Hai appreso che è ferito, che è dai cerusici, corri, corri come se avessi il diavolo alle calcagna, sei preoccupata ed in collera. Oh si che lo sei. Ti aveva detto che era solo un incontro tra fratelli, una cosa di famiglia e torna ferito? quest'altra bugia gliel'ha paga. Glie'ha paga sul serio. Sei giunta alla porta della struttura,>>
LISIRYA bussi, due , tre tocchi di nocche-Toc.Toc.Toc.- dopo qualche secondo ti apre Grant. Il buon vecchio Grant.{Hei Grant!} Lis a quanto pare lo conosci vero?, dopo la lunga degenza che l'ha vista gravemente ferita dopo un feroce attacco mannaro in foresta, direi proprio di si. {Buona sera, posso c'è Valstaf qui ferito.} ma lo stesso Grant le blocca l'ingresso nell'istante in cui alza la mano >>
LISIRYA a mezzaria di palmo verso di lei {Le armi?} fai una pausa inarcando un sopracciglio e fissandolo negli occhi.{Andiamo .. fammi entrare...} ancora una pausa. {Va bene Va bene...le armi} sospiri, quindi ti liberi di un coltello da lancio sito nello stivale destro e di altri due che tieni ben custoditi sotto le stringhe del corpetto di cuoio., tintinnano tutti e tre , cadendo uno dopo l'altro>>
LISIRYA in terra nei pressi della porta. Apri le braccia e chiedi {Posso entrare ora?}
EDAVE ( h - cucina) Non gli risponde nemmeno, si limita a sollevare il boccale e portarlo alle labbra lasciando che il vino le scenda lungo la gola e limitandosi ad osservarlo *Si hai preso una botta in fronte molto forte, molto forte, credo che rimarrai demente per tutta la tua vita ora* e si stringerebbe nelle spalle *dovrò accudire un mannaro mentecatto per sempre* e gli occhi si sollevano al >>
EDAVE cielo mentre lo osserva. Rumore alla porta ma non se ne preoccupa, Grant sa il fatto suo in ogni occasione *Comunque non è per nulla un graffio quello che hai, se così fosse correresti felice per il prato* lo sta volutamente prendendo in giro ma alle sue parole sulla luna i suoi occhi si muoverebbero verso le imposte aperte da cui intravede la Bianca. L'elettricità, il desiderio, la foga>>
EDAVE scorrono lungo il suo corpo immensi e potenti *Manca così poco e saremo liberi* e lo dice osservando la madre, il volto quasi trafigurato mentre già sente il sangue pompare nelle vene, lo sente esploderle dentro, lo sente tendere la pelle stessa e i suoi occhi verdi si poserebbero di nuovo sul suo volto *presto correremo e cacceremo, chiamerò tutti i fratelli, la caccia è la nostra vita>>
EDAVE correremo in branco, poteremo morte e spavento al bosco e i nostri denti affonderanno in quei graziosi maialini succulenti* direbbe parlando a voce bassa così che chiunque giunga non li senta. Intende riunirli tutti per un rito di fratellanza e di unione, la condivisione della famiglia.
VALSTAF [ Cucina F.H] Alza le spalle prendendo un pezzo di pane e uno di formaggio afferra di destro il boccale tirando giu un copioso sorso di vino. prima ancora di mangiare. ne aveva quasi bisogno di nettare.. [ certo come no..] le risponde quasi distratto come se non avesse alcuna intenzione a dissuaderla o contraddirla.. ormai la conosce ergo poco li tange. Torna a guardare la luna le nere >>>>
VALSTAF riflettono il riflesso argenteo della luna quasi piena, e la solita stretta allo stomaco allarga i fianchi in una spinta che dal profondo sale quasi a minacciare di esplodere come magma .. portandolo a mutare li.. con lei.. sa che sente le stesse cose ( fratellanza del lupo) quando si avvicina la Piena , i mannari sono una cosa sola. Il suo verbo, basso quanto basta perchè lui senta, è come>>>
VALSTAF una musica che amplifica quella sensazione di ansia.. e di desiderio di caccia ( vol +3 vol del mannaro +2) corre veloce come un branco di cavalli impazziti il sangue, sembra quasi di sentirlo vibrare a contatto con quello strato bianco , che pare per loro sempre troppo sottile per trattenere la bestia che portano..[ ti piace la forma del lupo eh..] sospira..[ saremo liberi. >>>>>
VALSTAF [ maialini succulenti o meno.. che venga presto.. a volte è una tortura i giorni precedenti..un buon modo il tuo, per iniziare ..] Dalla porta di ingresso giungono rumori ma edave non pare essere in pena quindi il mannaro non se ne cura per ora.. Pur essendo la voce che sente, molto conosciuta.. [ è lei] sussurra verso edave..
LISIRYA {Sanitarium} Grant ti rifila uno di quegli sguardi di pazienza che sempre mostra in tua presenza, quante gliene hai fatte passare quando eri in degenza. {Non mi vuoi mica perquisire!?} stemperi un sorriso un po sornione ed ironico. { Sono tutte le mie armi . Promesso} è poggi una mano al centro del petto, quella destra. Fai quindi un inchino che ricorda uno >>
LISIRYA di quelli cavallereschi per ringraziarlo e ti inoltri nel luogo. Allora , pian piano ti gaurdi intorno, cerchi di annusare l'aria, come sempre quando entri in luoghi chiusi e angusti, questo per te è anche angusto, sa di medicine , erbe mediche e medicamenti. Sa di Degenza, di morte e Guarigione, insomma un mix che ti mette un po di angoscia. Sbirci in una stanza che pare essere >>
LISIRYA un infermeria? Chi lo sa. Ti muovi cauta, Circospetta,ti muovi silenziosa, estremamente silenziosa {passo felpato +2} ogni fruscio, ogni piccolo rumore estraneo che si espande in quel luogo ti agita, sei , istintivamente in allerta.I tuoi occhi saettano in ogni dove, in cerca di cosa non lo sai. {Valstaf!!} chiami a bassa voce, insomma sai che dovrebbe sentirti. Forse. Accidenti!>>
LISIRYA Ti inoltri nel luogo altri passi, altro umano richiamo. {Valstaf}. Il silenzio sembra regnare in questo luogo,forse l'ora tarda, forse solo Grant è sveglio a quest'ora. Lunghi sono i tui capelli riccioli, Neri come la notte, gli occhi invero appaiono blu di una sfumatura cobalto che richiamano quel viola visibile quando il sole ti bacia. Sei come sempre vestita in modo semplice, senza fronzoli.>
LISIRYA Corpetto di cuoio stretto sopra una camicia bianca, pantaloni che ti fasciano le gambe e stivaletti di cuoio leggeri.Insomma non spaventeresti ne tanto turberesti qualche paziente se ti incontrasse in questo momento. Il mantello,scuro anch'esso ,verrebbe piano piano , lentamente sfilato dalle spalle, cosi che possa liberarsene e sentirsi piu libera nei movimenti,>>
LISIRYA lo poggi sull'avambraccio sx che pieghi al gomito e chiami ancora un 'ultima volta.{Valstaf?!}.
EDAVE ( h - cucina) Lisy entra, Grant la segue alle spalle incuriosito da quel suo fare curioso. Un sopracciglio si solleva appena mentre la guarda muoversi li dentro come se l'uomo nero dovesse uscire da una porta laterale. la sente chiamare il nome del russo, un colpetto di tosse *Ehmm diritto davanti a te trovi la cucina * le direbbe facendole cenno di procedere tre metri davanti a lei.>>
EDAVE Nel mentre i due mannari sono persi in contemplazione della luna *saremo una grande famiglia* un mormorio basso tendendo l'orecchio sia ai richiami sommessi della ranger (senso sviluppato udito) sia alle parole del custode. Un ultimo sguardo alla luna per poi alzarsi e recuperare un boccale *Comunque non credere di essere l'unic che sa cosa significa amore mio caro fratello, io amo blazen>>
EDAVE e lui ama me, abbiamo solo un modo tutto nostro di dimostrarcelo* e si muoverebbe verso la cucina andando alla ricerca di un boccale per la donna che sta giungendo.
VALSTAF [ Cucine F,H] Un morso al formaggio, uno al pane mentre osserva edave rivolta verso la luna. Da quando si è liberato delle catene del clan del nord ha cominciato a sentire cose che non avrebbe mai pensato, e una è ora il battito del proprio cuore, che a sentire la voce di lisirya ha un balzo , e porta il lycan a voltarsi di 3 / 4 dalla destrosa rispondendo di getto [ lis] a voce alta >>>>
VALSTAF quanto basta perchè lei lo senta e le nere saetterebbero nell'ombra dell'atrio oltre la porta da dove dovrebbe vedere arrivare la rangers ( sensi sviluppati. vista ) , Solo l'ultima affermazione riporta il mannaro a guardare edave [ non ne dubito.. ] a metà tra il serio e il celio.. anche se in realtà è ben poca l'ironia in se stessa. nel mentre riafferra il boccale di vino dando un nuovo>>>
VALSTAF sorso copioso di vino. [ Lis ] darebbe un nuovo verbo come per dare una traccia alla donna di dove andare anche se edave ha gia dato sufficienti indicazioni di loco per dove potrà trovarli entrambi. si aspetta domande.. è da lei. ma in se rimanda il discorso a quando saranno entrambi ad avalon.. ora c'è qualcosa che prreme e che non dipende da lui. E' edave adesso a contare quindi.. suo >
VALSTAF malgrado lascia il giusto spazio alla wedingoo , quasi ha il dubbio che ne sia condannata.. il solo pensiero basta a farlo riscuotere. si volta adesso dando un occhiata prima verso l'ospitaliera per poi tornare a prendere il frontale con lisirya che nel frattempo dovrebbe essere gia entrata nelle cucine.
LISIRYA {Sanitarium} Alla reazione di Grant alle spalle tu sobbalzi come un gattino pescato a rubare un pesciolino, ti volti verso di lui, sospiri e gli doni un curioso , quanto simpatico e terribile sguardo in tralice, socchiudi le palpebre guardandolo. Sorridi appena e sibili. {GRazie Grant!} quindi torni a guardare frontalmente a te, Mugugni sotto voce quando senti la sua voce chiamarti e>>
LISIRYA percorri quei tre metri che ti dividono dallo stipite dell'entrata delle cucine. Ti fermeresti dunque sulla soglia. Guardi l'interno , sono le cucine a quanto pare e li c'è Lui. Il tuo sguardo in primis su di lui si sofferma, non sembra tanto grave, insomma ad occhio ignorante. Ti pulsano appena le mascelle e sei pronta ad entrare, quando il tuo passo si arresta a metà quando noti solo>>
LISIRYA adesso una donna, dai rossi Capelli. Forse deve essere Edave, la donna del sanitarium che conosce il Suo Segreto.Ti soffermi su di lei, si! La conosci. Si. Forse si la conosci... {Edave?} Domandi. Poi lo sguardo scivola nuovamente sul Gigante del Nord mal ridotto..Il Tuo Gigante. {Grande Rà, che diavolo hai combinato. Doveva essere solo una Chiacchierata in Famiglia vero?} sussurri >>
LISIRYA verso di lui , calandoti appena nella bassa schiena come per far giungere meglio la tua voce. Insomma comprendiamola, pensa che lui faccia di tutto per tenerla lontano dai pericoli a costo della sua vita e lei non gli va.Si sente ferita nel suo Orgoglio di Guerriero. Hanno anche litigato per questo non tanto tempo prima. { Stai bene?} ancora con un filino di voce, e la fronte che si>>
LISIRYA aggrotta appena in alto alle sopracciglia, vince ora la preoccupazione per lui, sulla collera. Non entra ancora, attende forse qualcosa per entrare in un territorio non suo. Eh Si. La legge della natura questo insegna e lei ci è nata, vissuta e indurita tra le braccia della Verde Madre, che sa essere spietata e benevola. Come e quando vuole.
EDAVE ( h cucina) Ode, ode tutto, ogni singola parola (senso sviluppato udito) anche se finge con naturalezza di non sentire nulla. Si volta, un sorriso caldo sul volto pallido, gli occhi verdi che si fissano su di lei, esattamente come la ricordava *Tempesta* la saluterebbe, così la chiamava Serafin e nemmeno questo sfugge alla mente complessa della mannara. Non aggiungerà altro, non può avvicinarsi>
EDAVE ed annusarla come se fosse un lupo, per oggi non può ma è la sua mente che la osserva. poserebbe il boccale e riempirebbe anche per lei rimpinguando il suo, si siederebbe con naturalezza al posto in cui era accomodata prima, il gatto che sale di nuovo sulle sue gambe e gli occhi che si portano di nuovo alla Bianca, alla luna. Lascerà un messaggio alle tane, un messaggio per tutti i fratelli>>
EDAVE la prossima caccia è vicina e loro correranno insieme. Non vuole interrompere il momento amorevole tra loro e quindi si dedicherà a sorseggiare il suo vino con estrema lentezza.
VALSTAF [ Cucine F.H] Il mannaro osserva ora il buio dell'atrio che mostra poco dopo la figura della rangers ( sensi sviluppati. vista ) la sua entrata, non è quel che si attendeva ma sa anche che questo è dovuto alla presenza di edave..[ sto bene] risponde [ Edave è un ottimo medico - ] alza le spalle [ doveva. diciamo che non è andata come credevo] commenta come unico accenno a spiegazione >>>
VALSTAF di quanto sia successo quella notte, rimandando il vero e proprio racconto a un momento successivo[ poteva andare molto peggio in realtà..- verità questa- vedo che gia conosci edave ] riprende a tono basso per farle cenno di entrare. Altro non dice , e non fa, non sta a lui fare gli onori di casa e in un certo senso non saprebbe neanche cosa fare. lascia quindi alla rossa nordica >>>>
VALSTAF a prender il suo ruolo in tutti i sensi. e torna a guardarla voltandosi novamente facendo attenzione a non usare la spalla sinistra ancora dolorante dalla lussazione.[ ti ringrazio di essere venuta.]
LISIRYA {Sanitarium} Scatta il volto e lo sguardo verso il viso di Edave, ne cercheresti lo sguardo nel momento in cui la sorpresa si palesa nei tuoi occhi quando lei ti chiama con il tuo Nome in Codice. Resti un attimo con gli occhi arpionati in quelli di lei, sempre se ella te li concedesse, ti concedesse lo sguardo, li rincorri quasi, prima il destro, poi il sinistro. Deglutisci. La Guardi e la segui
LISIRYA almeno fino a quando lei tranquilla, estremamente tranquilla siede . {Si.} sussurri verso di lei, prendendo una pausa. Come se non riuscissi a collegare come faccia lei a sapere. Scivoli lentamente con lo sguardo a quel boccale che evidentemente ha riepito per te, lo guardi e ti sembra quasi un dono di benvenuto. Un accogliente bevanda. Fai il primo passo all'interno. Ti avvicini a Valstaf>>
LISIRYA {Hei...} lo guardi e noti i suoi ammacchi, diciamo anche cosi.{Io...} non dici altro ma piano ti cali un po per dargli un bacino sulla fronte, veloce, veloce, come se ti vergognassi e una carezza prima di allontanarti. {Si. Un po ci conosciamo.} stemperi approposito di Edave. {Ringraziarmi di essere venuta? Valy andiamo....} scuoti la testa e non sai invero se puoi sederti o meno. Attendi.>>
LISIRYA { ho ricevuto la tua missiva e ho preso la prima chiatta disponibile che mi conducesse qui , in terra ferma.} fai una pausa e fa spallucce, se non puo parlare di quello ch è successo , non le resta altro che star li e chiacchierare? Si guarda intorno, guardando fugacemente anche Edave.
EDAVE ( h- cucina) Beve e quasi si strozza alle paroline dolci tra i due, sembra quasi che si nascondano dietro una parvenza di freddezza solo perchè lei è li presente (empatia 3). Ovviamente è il suo senso alla menzogna che le impedisce di far intravedere come trovi divertente quella situazione (sotterfugio 3). Li lascia parlare, il bicchiere si posa innanzi a lei, le mani lo catturano>
EDAVE giocano sul tavolo rigirandolo, non vi è alcuna ansia ma una espressione serafica *Ci conosciamo da molto tempo, ha fatto la zia premurosa e piena di ansia ad un parto di una amica comune* sorride fredda e gentile allo stesso tempo, gli occhi che si posano sul volto di lei, la studiano, la soppesano *Ho fatto solo il mio dovere* risponderebbe al complimento di Valstaf con un sorriso >>
EDAVE che non coinvolge gli occhi, non lo guarda, studia lei *Il nostro lupo era conciato male ma ora sta bene, dovrà stare attento giusto il tempo necessario a che la spalla si consolidi nella sua posizione, ha solo una brutta cicatrice ad una gamba ma nulla che non si possa vendere come un incidente di caccia* e si aprirebbe un sorriso che mostra una chiostra di denti bianchi ben allineati. >>
EDAVE La pressione della luna è forte, è tangibile, sente il cuore del fratello battere e non solo per la luna ma per la donna che ha li innanzi a lui, una fragile umana non adatta al loro mondo, lo sente non con i sensi umani ma con quelli del lupo che si acuiscono (fratellanza lupo) in quella comunione che è il branco, quasi che a parlare fosse una sola voce, a correre tutti sulle stesse>
EDAVE zampe *Una volta potremmo andare anche io e te a caccia che ne dici mia cara Lisirya?* la chiama con il suo nome, la testa che si piega sulla spalla *Potremmo vedere chi di noi due riesce a portare a casa qualcosa da mangiare, sarebbe divertente* sorride, la sua voce che corre sulle note della persuasione, che corre sulle note musicali di quel concetto dialettico che è il convincimento da >>
EDAVE instillare nell'animo altrui, la vuole conoscere, vuole comprendere cosa significhi andare a caccia con lei, vuole capire dove le sue due zampe la porterebbero, la sta invitando ad una caccia con il wendingo anche se lei non lo può sapere.
VALSTAF [ Cucine F.H] Il fare di lisirya parrebbe quasi imbarazzata ( empatia +2) di certo non a suo agio come sarebbe da sola con lui o nella foresta , scuote la testa al suo indirizzo] mi spiace non volevo farti preoccupare volevo solo avvertirti della cosa .. oltre tutto- indica la rossa dietro di se - come sto cercando di spiegare a edave da un po non sono impedito. è solo un graffio. ]>>>>>
VALSTAF scuote la testa con fare muto[ ssei troppo modesta edave.. ] non dice che parte delle sue ferite sono dovute alla poca delicatezza della krynso bianca ma quella è una cosa che è pur sempre fissa dietro gli occhi del mannaro[ in ogni caso mi fa piacere che hai accettato] cosa o come non è dato sapere e ora volge appena di 3 / 4 il viso ad ascoltare edave che parla. Con un detto non detto, >>>
VALSTAF che tralascia spazio a interpretazioni che da segni precisi almeno per chi come loro ha una sola voce e un solo pensiero ( // fratellanza del lupo) dentro di se il magma delle sensazioni è una scia di fuoco che porta le vene a ingrossarsi , che porta il corpo a sentire e percepire cose che sono appena oltre l'apparenza e al realtà.. ( vol +3/ vol del mann.+2), La luna è forte si e lui si >>>>
VALSTAF trova ago di una bilancia mai in pari, in bilico in una strana posizione di mezzo tra la sua parte umana e quella del lupo.. due faccie che ora per ora lo disegnano come un ibrido metà volto senza che nessuno dei due possa prendere sopravvento. teso ancora nel controllo tipico della sua razza e dle suo carattere . Non è ancora il momento di lasciar andare entrambe, oltre tutto non può>>>
VALSTAF e non vuole interferire. E' edave ora l'alpha. e solo a lei, il lycan lascia giusto spazio di discorso pur cogliendo ironia nella cosa.. l'invito alla caccia è un segno anche troppo evidente. tuttavia.. tace. lasciandosi il ruolo di osservatore neutro a braccia conserte come di chi guarda senza pretesa di giudizio.. il duello di volontà e forze tra l'egiziana e la fu nordica. Senza >>>>
VALSTAF interferire. oltre tutto se anche volesse la decisione in un senso o nell'altro non dipende da lui. ma mai come ora, il lycan è costretto a controllarsi per non esser portato via da quelle stesse battaglie di forze la Luna e Lisirya, che agitano acque i tumulto nella sua anima. [ fossi in te , edave starei attenta a chi sfidi a cacciare.. ] da un breve alzare di labbra, in un sorriso affilato >
VALSTAF pur sapendo che edave parla da padrona in tal senso, la wedingoo ha voce dominante nel campo.. ma questo, non può dirlo. non ora .
LISIRYA {Sanitarium} Sospiri, socchiudendo gli occhi e nascondendo un sorrisetto appena accennato. {Serafin, Nathaniel} sillabi sotto voce quei nomi e va bene cosi. Le parole di Edave sincerano subito che sia a conoscenza del segreto di Valstaf.Ancora una volta tiri su un profondo respiro, uno di quelli che ti rilassano un po i nervi, i muscoli, gonfiandoti i polmoni. Ancora una volta>>
LISIRYA però sono le parole dell'alpha a colpire Lisirya, a suscitare in lei curiosità, quasi ha uno slancio di andrenalina. {Una caccia?} quindi la prima risposta che ti viene da buttare giu , la getti cosi, senza riserve...{Io non sono come lui. he!} adduci guardando appena Valstaf,tra l'ironico ed il serio. { Io caccio con arco e frecce. } sorridi ma tenti di sembrare al quanto incuriosita dalla>>
LISIRYA sua richiesta. {tu sai tirare ? Cacciare con un arco in una zona non facile come la foresta?} domandi, perchè insomma non è di certo impossibile ma è inusuale per un medico tirare di arco e cacciare in un ambiente come una foresta.Lisirya tu non sai, come puoi sapere? {Non è come pescare..Mia Cara Edave} stai un attimo li, cosi a fissarla, a modo tuo la studi anche tu e usi>>
LISIRYA non puo tirarsi indietro. Per Natura.{ Un solo animale. Uno a testa. Vediamo cosa riesco a portare io a casa e cosa tu}. Per Lis cacciare vale per la sopravvivenza, quindi uno a testa basta ed avanza anche.
LISIRYA // annullo post
LISIRYA intenzionalmente un suo intercalare preciso. Quindi piano ti avvici a quel boccale che pare essere ancora li ad aspettarti, lo prendi, ne fai un sorso e aggiungi a un semplice gesto della mandritta che tiene il calice.{Quando Vuoi. E dove Vuoi. Sai come trovarmi in un modo o nell'altro...} sfida, chiama sfida perchè lis cosi l'ha percepita come una sfida,un Gioco non Gioco al quale>>
LISIRYA non puo tirarsi indietro. Per Natura.{ Un solo animale. Uno a testa. Vediamo cosa riesco a portare io a casa e cosa tu}. Per Lis cacciare vale per la sopravvivenza, quindi uno a testa basta ed avanza anche.
EDAVE ( h - cucina) Sorseggia il vino, ascolta, osserva, studia, annusa la situazione, la mastica. Un sorriso che piega appena i lembi delle labbra verso l'alto *Non temere mia cara ho le mie armi, non sarai insoddisfatta* sorride ancora *so che non sei come lui, perlomeno tu quando fai la pipi la fai accucciate e non alzando una zampa verso un albero* sorride ironica, sarcastica quasi a voler>>
EDAVE stemperare le frasi sulla natura del fratello *La caccia sarà al bosco oscuro, la foresta sarebbe troppo facile per te* mantiene la sua espressione serafica, si solleva appena un sopracciglio nell'ascoltarla *ma renderei le cose più ragionevoli, metterei come regola che si possano usare solo il corpo o una sola arma* e si chinerebbe in avanti, la mano destra che si pone sotto il mento, il viso>>
EDAVE che si posa nella culla così formata *al massimo due pugnali* pareggiato ad un lupo che ha due pugnali al posto dei denti * e poi se proprio vuoi un arco solo 4frecce a tua disposizione* pareggiato alle 4 zampe che avrà lei e agli artigli *caccia al cinghiale, di notte che ne pensi?* ed ora si la sta sfidando, sta saggiando quanto la donna sia combattiva *sarà molto divertente, e ciò che >>
EDAVE ognuna catturerà lo potrà mangiare anche sul posto se lo desidera ma dovrà portare a riprova le zanne* è l'unica cosa del cinghiale che lei non mangia in fin dei conti *e il vecchietto qui lo lasciamo a riposarsi che male non gli fa*.
VALSTAF [ Cucine F.H] La battuta di edave arriva anche troppo diretta al mannaro che dal canto suo fa buon viso a cattivo gioco alzando le spalle.[ ridi ridi.. la piena ridi meno..] ribatte a tono mellifluo.. quindi ascolta la sfida lanciata della wedingoo alla rangers una caccia nel loro territorio.. sogghigna ma non commenta.[ questa la vorrei proprio vedere] salvo voltarsi verso edave >>>>
VALSTAF [ proprio non ci riesci a imparare le buone maniere vero?] scuote la testa come a sbuffare indispettito( sotterfugio +3) non gli risponde al suo appellarlo '' vecchio'' non ne ha voglia anche perchè è ovvio che la cosa lo coinvolge. tanto che le idee che gli balenano rimandano tali espresse con solo un occhiata accesa a edave , un 'occhiata diretta e significativa..non senza dare >>>>
VALSTAF un nuovo ghigno sul volto... la sfida non lo vedrà partecipe in compenso ha altro in mente che per ora tace a entrambe. Istintivamente torna a guardare oltre le tende della cucina lo spicchio di luna.. è quasi giunto il momento di liberarsi dalle catene , come una falena alla fiamma è attirato dal suo riflesso, il lupo dentro di lui si agita, e si dimena quasi che volesse rompere >>>>
VALSTAF le catene del controllo, dell'umano che è costretto ancora a far appello alla sua volontà ( +3/ +2) per trattenere lo stomaco che si contrae al solo pensiero. Si costringe a distogliere lo sguardo dalla luna per tornare a ascoltare la sfida in atto.. rimane ancora in disparte a osservare e ascoltarle. Poi arriverà il suo momento di palrlare a entrambe ma per ora.. si gode la scenetta .
LISIRYA {Sanitarium}Ascolti con minuziosa attenzione ciò che lei ti propone, le sue condizioni.Mugugni. Socchiudi le palpebre, quasi il tuo sguardo ti diventa da felino, due occhioni blu che si piantano in quelli altrui. {Al Bosco Oscuro? } domandi. Insamma il Bosco oscuro, non è di certo un luogo accogliente , figuariamoci per cacciare, cosa? La fissi un momento interminabile. >>
LISIRYA Ammicchi un mezzo sorriso,mentre una mano destra sale alla guancia per liberare un ricciolo dalla fronte e riportarlo dietro l'orecchio relativo. { Due Pugnali , quattro frecce... condizioni agevoli se non fosse per la luce. Ma quella puo darcela solo la luna Piena...} fai una pausa voluta e calcolata ...{ Se gli uomini della Luna si aggirano da quelle parti per cacciare, ed io e te siamo nel lo
LISIRYA territorio,non credo sia Saggio per noi varcare e invalicare un confine ed un territorio che non ci appartiene ....} ennesima pausa {Fidati. Conosco i Lupi} e questa frase la dice sottovoce come se non volesse farsi sentire ad orecchie indiscrete...Si volta guardando Valstaf, infatti un po teme in parte il Krynos che lui stesso diventa. {Tutte le sere . Tranne quelle senza Luna. } Cali il viso
LISIRYA >>
LISIRYA verso la spalla destra e la guardi da un angolazione diversa, il suo sguardo lo studi e lo catturi da quando sei entrata. {Affare fatto a condizione che Valstaf venga. Non si sa mai. Nonostante tutto quello è il suo territorio..no?} stemperi sotto un velo di qualcosa di detto e non detto.{Non voglio diventare Io da predatore a preda.} che intrecci! {Quindi il nostro vecchietto >>
LISIRYA viene con Noi, lo teniamo come una sorta di Garanzia.}termini, volgendoti nuovamente verso Valstaf e donandogli un dolce, il primo questa sera sincero e tranquillo, sorriso.
EDAVE ( h usciat) Lentamente si alza in piedi *sarà la notte successiva al plenilunio e vastaf non verrà, sia mai che l'imbroglio non lo veda coinvolto e cacci a favore mio o tuo, non sarebbe corretto* e il suo è un tono che non ammette repliche, un tono che suona come una musica delicata e dolce, un suono che entra dentro la sua stessa anima smuovendone i fili e che rende complesso e difficile>>
EDAVE non accettare salvo che la propria volontà non sia talmente elevata da superare quel richiamo all'ordine che la sua voce tesse come un ragno con la sua tela (persuadere 3). Un sorriso mentre gli occhi si tendono a quelli del fratello, lo osserva con decisione quasi a volergli comunicare che quella è la decisione, quella la condizione o non se ne farà nulla *Se hai paura a venire da sola>>
EDAVE allora significa che non sei così brava come credi* la stuzzica appositamente *sono sicura che il nostro valstaf chiederà al loro capo un salvacondotto e sono certa che di loro non ci dovremo preoccupare, sono figli della luna non sono famelici animali assetati solo di sangue come tutti credono, fanno parte dell'equilibrio, fanno parte della vita* e sorride ora posando il suo boccale>>
EDAVE li dove la mattina sarà lavato *Non farlo stancare troppo, lui minimizza ma era ferito bene, soprattutto la spalla* e si chinerebbe su valstaf e in un sussurro ad un orecchio solo a lui udibile *non fare troppo il gradasso, ce la vedremo io e te visto che mi sottovaluti, ma non alla piena, troppo facile ma in homid e poi vedremo...* un soffio privo di alcuna minaccia ma solo di una promessa>>
EDAVE di un amichevole incontro tra fratelli *Rimani a dormire qui lisirya, ha posto nella sua camera anche per te, poi riportatelo sull'isola ma non ti scordare, ti aspetto tra 13 giorni da oggi* un sorriso, una mano che si posa sulla sua spalla prima di uscire con passo deciso dalla cucina per salire al piano superiore nella sua stanza e raggiungere Blazen.