[ Foresta ] Venator in Collina Segreta

Herualdar
00lunedì 18 luglio 2016 14:15
Herualdar e Venator
Riassunto: Herualdar si reca in foresta per incontrare Venator. Il mezz'elfo è pronto a sostenere l'ultima prova per entrare in congrega. Consegnerà le armi e verrà condotto tramite un impervio percorso alla Collina Segreta, ove dovrà restare per un tempo indefinito sotto gli occhi dei custodi dei boschi ed imparare a sopravvivere.

Commento: Finalmente, ci siamo quasi. In bocca al lupo a Venator.

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HERUALDAR [Folto -> Radura] L'abbigliamento e l'equipaggiamento sono i consueti. Il completo color foresta, le lunghe gemelle, arco faretra e pugnala. S'aggira nel folto, silente come al solito. Veglia sulla Foresta ed ora in particolar modo sulla radura, il luogo più accessibile e spesso crocevia di stranieri. Una sciarpa di seta copre il volto fino al naso, affinchè l'identità del Ranger di Avalon sia celata ai più. Si ferma, s'accovaccia nel folto, mentre i sensi oltremodo sviluppati sono all'erta e pronti a cogliere la minima percezione di rumore o pericolo. Respira all'unisono con la madre, i suoi movimenti sono dolci ed armoniosi, impercettibili. [ Agilità 4, Passo Felpato 2 ]

VENATOR [Folto - Pressi radura ] Il sole è sorto da un po sull'isola, ma tra le fronde, non si ferma mai il ritmo della vita. Forse è questo che gli piace, il respiro della terra, la voce degli alberi, rende il bosco un ambiente del tutto diverso dal mondo esterno. Anche quel giorno, è uscito a girellare per controllare che non ci siano cacciatori di frodo. ha il suo arco lungo in spalla. faretra con le freccie e i pugnali da lancio ben assicurai al cosciale destro. I suoi abiti color del bosco si mimetizzano nel fogliame rendendo il mezzo parte del tutto. Occhi senza occhi.I suoi. La schiena è addossata al tronco di una grande quercia, ha il cappuccio calato sul viso a nasconder il volto, piu che per necessità per abitudine invisibile e silenzioso come una sentinella, o così vorrebbe essere. In ginocchio sul destroso, il mezzo osserva i sentieri sottostanti.. vedere e non esser visto. Le sue orecchie sono all'erta , tesi a captare qualsiasi rumore al di fuori del normale, i suoi occhi scrutano la foresta alla ricerca di estranei..

HERUALDAR [Radura] Si alza in piedi quindi ed in maniera decisa si dirige verso il centro della radura, palesando la sua presenza. Passi sinuosi, agili ed eleganti, nonchè estremamente veloci. Giunto al centro della radura, assumerebbe una posizione eretta ed incrocerebbe le braccia al petto come se fosse in attesa di qualcosa o di qualcuno. [ Venator, ti attendo. ] Il tono di voce è mediamente alto. Parla affinchè il mezz'elfo si palesi in caso in cui si trovasse nei paraggi. E' probabile che lo sia, quel ragazzo è sveglio ed è dotato, ha già capito molte cose dell'essere Ranger ed ora deve essere chiamato all'ultimo banco di prova.

VENATOR [Folto/ Pressi Radura] La foresta per alcuni è un luogo ameno, e troppo silenzioso, ma a lui quel silenzio piace, fa udire altro, molto altro... e adesso sono rumori come di passi sull'erba che attirano la sua attenzione . Ci si concentra, cancellando ogni altro attorno ne segue l'avanzata che pare portare qualcuno o qualcosa nella sua direzione.. Arriva poi a identificare che non è un passo, bensì rumore di fronde smosse da qualcuno che vuole esser sentito o che non ha particolare attenzione a corpire i passi e la presenza..Segue il rumore, tracciando una linea nella mente , fino a quando non vede una sagoma uscire dal bosco, la fissa scrutandolo da lontano. solo quando vede una figura incappucciata passargli sotto praticamente si accorge di conoscerlo. Falco. La certezza tuttavia gliela da solo il tono imperio della voce. Sorride tra se. quindi poggia anche la gamba sinsitra sul legno mettendosi a sedere sul ramo prima di lasciarsi cadere con un lieve balzo sull'erba ( agilità +1) ricadendo sulle piante dei piedi usando le ginocchia per ammortizzarne la discesa ..[ Falco] sbuca nella radura andando verso il rangers.. in effetti gli suona strano che non l'abbia visto sull'albero. o magari l'ha visto e proprio per quello l'ha chiamato . Poco male. Di certo c'è un motivo per cui è li, c'è sempre un motivo e lui attende di sapere qual'è.. [ lieto di vederti]

HERUALDAR [Radura] Attende che Venator si avvicini, lo guarda intensamente, occhi negli occhi. Un mezzo sorriso, invisibile dietro la sciarpa. [ Sei pronto. Per te è giunto il momento di scegliere: dentro o fuori. ] Distende le braccia, le allunga verso di lui, con i palmi di entrambe le mani rivolti verso l'alto. [ Ho bisogno che mi consegni le tue armi. Poi mi seguirai, nel folto ed io ti condurrò laddove sarà deciso il tuo destino. ] Questa è la prima prova. La prova di fiducia necessaria ed elemento base del rapporto che si costituisce tra congreganti. Adesso Venator deve scegliere. Adesso non si può più tornare indietro. Ne scruta le reazioni, le espressioni, i movimenti. E' importante capire tutto di lui. Adesso che Tempesta è lontana lui si sta assumendo una grande responsabilità.

VENATOR [Folto/ Pressi Radura] Cammina a passo lento avvicinandosi all'elfo celato. Sebbene conosce il vlto dietro la sciarpa come sempre gli appare sfuggente. Quasi indecifrabile , si ferma a meno di un metro da lui quindi lo scruta con attenzione. Corruga la fronte alla sua richiesta, di certo inusuale e soprattutto inaspettata, tuttavia non batte ciglio. E dopo la prima mezza espressione di perplesso, la la fronte si distende . Quindi senza dire nulla si toglie l'arco e le freccie dalla spalla e sgancia loa cintura col cosciale che tiene i pugnali da lancio e li porge in silenzio verso l'elfo. [ così sia ] non dice altro . aspettava quel momento da tanto, e non ha la minima intenzione di tradire l'impegno preso con suo padre , la fiducia dell'elfo e il guiramento fatto alal foresta.

HERUALDAR [Radura -> Folto] Non aveva dubbi. Difficilmente si sbaglia sulla natura delle persone. Il suo essere Eterno gli ha permesso di costruire un bagaglio d'esperienze utile a comprendere l'altrui comportamento. Annuisce, con energia. [ Molto bene. ] Carica in spalla arco e faretra di Venator e lega la cintura con i pugnali alla propria vita. Sarà un pò più appesantito nel tragitto, ma questo non sarà un problema, è allenato appositamente per questo. [ Potenza 2 ] [ Ci aspetta un lungo ed impervio percorso. Non faremo pause. So che sarai all'altezza delle mie aspettative. ] L'ha visto anche combattere, il mezzo riuscirà a stare al suo passo. [ Seguimi. ] L'ultimo verbo, prima di girare i tacchi ed iniziare a immergersi nel folto. Al momento tiene un'andatura non troppo veloce, aggraziata ed agile, ma vuole concedere a Venator di non perdere le sue tracce. [ Agilità 4 ] Man mano che avanzano nel folto, diminuisce sempre più la luce e la vegetazione si fa sempre più intricata. E' necessario saltare alcune radici spesse, oltrepassare angusti passaggi, bisogna fare attenzione a non perdersi. Il Silvano è ben esperto di quel sentiero, ma per uno straniero è praticamente impossibile addentrarsi fin lì senza perdersi se non con una guida. I sensi sono all'erta, controlla che l'aspirante stia al passo, ne ascolta il respiro per capire se dovesse essere affannato. Conosce perfettamente la strada, ma ovviamente, sarà sua cura mistificarla, cambiare improvvisamente direzione, disorientare il mezz'elfo affinchè mai possa ricordare quel percorso fino a quando non sarà giudicato positivamente.

VENATOR [Folto] Osserva ora la reazione dell'elfo, non ha ben ancora chiari le dinamiche di quella gilda particolare così diversa da quella che l'ha visto crescere ma non fa domande. Si affida all'elfo in toto, almeno per adesso fino a quando non sarà sufficientemente addestrato perchè possa eseguire i compiti da solo. Quando Herualdar lo guida nel folto, il mezzo si tiene al suo passo come può l'elfo è piu veloce di lui, ma nel mentre cercherà di tener andatura stabile ( agilità +1) per questo cerca di mantenere il respiro il piu possibile regolare e normale per ossigenare muscoli al meglio delle sue possibilità, lo sguardo terrebbe d'occhio l'elfo di fronte a lui quanto basta per tenergli dietro e avere un'idea della sua direzione , e stare attento a eventuali cambi di via. Il passo è veloce e agile sul sottoboscom scruta il terreno per evitare di inciamapre in radici sassi, rami divelti ecc tiene le ginocchia lievemente flesse per avere piu slancio e piu agilità e evitare di irrigidirsi . non si cura per ora di sapere dove lo sta portando , ma tiene d'occhio las agoma nel folto quanto basta per avere un'idea chiara della sua strada. Piu si inoltrano tra gli alberi piu si fa piu fitto il folto, ed ei come l'elfo rallenta per prestare maggior attenzione ai rami e ai cespugli,per evitare di perder l'unico riferimento che per adesso può avere. Per quel che ne sa potrebbe anche condurlo nel folto 4 ucciderlo o lasciarlo li ma è costretto a vincere la sua naturale ritrosia verso gli altri, se vuole che lo accettino deve imparare a fidarsi non di tutti ma quanto meno di loro si.

HERUALDAR [Folto -> Collina Segreta] Sono circa a metà strada quando la pendenza del terreno, andando verso Nord, inizia ad aumentare. Da questo momento in poi i due entrano nella fase più tortuosa e faticosa del percorso. Talvolta le fronde sono talmente fitte che è necessario accovacciarsi per passare oltre, o proseguire di fianco con passi laterali per sgusciare agilmente tra i rovi. Vi sono alberi secolari con radici altrettanto spesse, dure, forti che devono essere scavalcate o saltate. E' costretto a rallentare anche il Signore degli Elfi, a calibrare il passo, a richiamare tutta la tempra, potenza e determinazione e farla confluire nei propri arti inferiori. [ Potenza 2, Resistenza 1 ] Dalla sua ha l'esperienza, il fatto di conoscere a memoria quegli ostacoli ed aver imparato come superarli in maniera agile, accorta, armoniosa, mostrandosi in tutta la propria e sorprendente grazia e leggiadria. [ Agilità 4, Agilità Migliorata 1 ]. A rendere il tutto più difficile c'è la pendenza, la salita sempre più ripida che fa bruciare i muscoli dei quadricipiti femorali, anche l'ossigenazione è più difficile poichè l'aria è leggermente rarefatta lassù. Ma poi, dopo l'apice ed il massimo della difficoltà, la pendenza inizia a diminuire, il cammino si fa più morbido e spostando i rovi e le fronde con entrambe le mani, davanti a loro sarà visibile finalmente una radura pianeggiante. Esce dal folto il Silvano, conduce il passo fino al centro della radura ed allarga le braccia, respirando a pieni polmoni. [ Benvenuto Venator, all'ultima tappa del tuo aspirantato. Benvenuto alla Collina Segreta dei Rangers. ]

VENATOR [Folto] Fa del suo meglio per tener dietro all'elfo ben piu agile e veloce. Oltre tutto ora ci si mette pure la pendenza il crinale si alza di qualche metro rendendo piu difficolotoso proseguire così che il mezzo è costretto a piegarsi maggiormente in avanti portandi a poco asse e peso a bilanciare la pendenza del terreno. Fletterebbe maggiormente le ginocchia cercando di mantenersi quanto piu possibile agile dietro al rangers spostando baricentor maggiormente sulle punte o indietro a seconda di ove si trovi ostacolo cerca di adattarsi al terreno , di sfruttare al massimo addestramento paterno per far si che la foresta modelli volta volta il suo corpo abbassandosi per passar sotto i rami quasi strisciando addossato al terreno, o nel caso scavalcando eventuali rami di traverso sul sentiero.. [ agilità +1] continua a cercare di controllare il respiro mantenendo il piu possibile lento e regolare nonostante la fatica si faccia sentire controlla come può il ritmo adattandolo a quello della camminata e alla loro avanzata.. Semrba non finire mai la strada ogni ostacolo rende piu difficoltoso proseguire ma stringe i denti facendo forza su se stesso, nonostante la fatica è pur sempre cresciuto tra gli alberi e la sola cosa che può fare è sfruttare la sua esperienza, seppure breve e insufficiente, per seguire l'altro, sempre con la sagoma di herualdar a circa un paio di metri dinnanzi a lui.. fino a quando il pendio non ridiscende e man mano la vegetazione si apre dando una tregua al mezzo. Quando la radura si apre dinnanzi a lui, per un attimo rimane senza fiato.Si guarda >>>>

VENATOR [Folto] attorno, lo sguardo spazia nel vuoto della sommità della collina.. occhi che tornano verso l'elfo mentre il mezzo riadagia il respiro, non dice nulla. ancora non gli è chiaro perchè l'abbia portato li ma come sempre lascia che sia l'altro a spiegarsi limitandosi ad attendere istruzioni.

HERUALDAR [Collina Segreta] Respira, lì dove l'aria è assolutamente pura, non contaminata dalla presenza di alcuno. C'è solo la vegetazione rigogliosa e gli animali che popolano quello spicchio segreto di Foresta. [ Questo è solo uno dei tanti posti inaccessibili all'uomo, custodito da noi Rangers. Qui regna la pace, l'armonia del creato, l'Equilibrio. ] Fa una pausa, ma non smette mai di guardarlo, di saggiarne le sensazioni. [ Qui tu sopravviverai. Qui tu resterai per il tempo necessario affinchè la Madre ti benedica. Sarà tuo compito costruirti un giaciglio, raggiungere l'acqua, nutrirti. Dovrai dimostrarci d'essere definitivamente pronto. Noi ti osserveremo, come sempre. Abbiamo bisogno di comprendere come riuscirai ad adattarti in un ambiente nuovo ed a prima vista ostile perchè ignoto. La pazienza e la perseveranza sono virtù assai apprezzate da noi. ] Quell'ultima frase lascia sottintendere che non c'è un tempo definito che spieghi la sua permanenza in Collina. Tutto dipenderà da lui. [ Verrò a trovarti, ma per la maggior parte del tempo sarai da solo. Spesso questo è un bene. Ti auguro buona fortuna, Venator, che la Madre ti assista. Io conto molto su di te. ] E ciò detto, attenderebbe solo qualche secondo e se non vi fossero impedimenti di sorta, tornerebbe a sparire nel folto, lasciando da solo il mezz'elfo con la sua nuova prova ed avventura.

VENATOR [Collina Segreta ] Il folto attorno si chiude su una radura che ei non aveva mai visto. L'elfo l'ha portato in un luogo che non conosceva , lo osserva, scruta ogni fronda di quel luogo, come se volesse imprimersi a memoria i particolari. Quando herualdar torna a parlare, gli occhi neri si fissano su di lui ascoltando in silenzio le istruzioni su cosa dovrà fare per esseer accettato. Per un attimo l'ansia percorre la schiena, gla mente riprende inequivocabili ricordi di un tempo passato in cui gli fu chiesto la stessa cosa, e per un attimo come quando era bambino tentenna incerto, attorno al foresta è aiutante e nemica allo stesso tempo. Sconosciuta e amichevole insieme, e si riaffaccia ancora una volta un sentimento: la paura di non riuscire. stringe i denti, impercettibilmente i pugni si serrano . respira.. profondamente, mentre gli occhi cercano gli alberi come a voler chieder aiuto a loro.Ma è un attimo. torna a guardare l'elfo [ farò del mio meglio] annuisce,. sicuro. Il suo istinto sarà il solo garante della sua sopravvivenza comincia una lotta in cui lo sa, deve contare solo su se stesso. Lo sa. sa che lo guarderanno. ed è una sicurezza e un ostacolo allo stesso tempo. Non è consentito sbagliare tra quelle fronde significa morte certa . [ a presto. Falco] quindi rimane solo, lascia che l'elfo si allontani prima di esplorare la collina dovrà darsi da fare.. se vuole riuscire a vivere in quel luogo.

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