[Viaggi] Dove l’autunno è speciale

La Sicilia scorre lenta intorno al suo vulcano e ottobre è il mese del sole dolcissimo che accompagna passeggiate e giornate di mare, le più belle dell’anno. Periodo ideale per scoprire questo profondo Sud italiano in versione autentica, lontana dai soliti (ma meravigliosi) luoghi cult come il teatro di Taormina o la Noto barocca. Un itinerario sorprendente, di gusto, relax, cultura, è quello che gira attorno al Parco dell’Etna: 80 chilometri di natura strepitosa, borghi medievali e bed & breakfast per fermarsi a dormire sulle pendici del vulcano o sul mare.
Il punto di partenza è Zafferana Etnea, frequentata in passato da grandi artisti e intellettuali, come Moravia, Sciascia, Pasolini, Ezra Pound. E Vitaliano Brancati, cui è legata l’ormai ventennale manifestazione del Premio Brancati per la diffusione della letteratura italiana nel mondo (ogni anno in settembre). Altrettanto celebre l’Ottobrata, mostra-mercato dei prodotti tipici del vulcano, gastronomici e artigianali, evento irrinunciabile dell’autunno siciliano. Ogni domenica è dedicata a un alimento diverso: il vino, i funghi, le castagne, le mele e, soprattutto, il miele, l’Oro dell’Etna. Si chiama così l’azienda di Domenico Costa, apicoltore appassionato, che produce il miele di zagara, pastoso e profumato di fiori d’arancio, di eucalyptus, millefiori, fichi d’India e castagna (via San Giacomo 135, tel. 095.70.81.411). Il paesino di Nicolosi è la porta per accedere al vulcano e alle escursioni nel Parco dell’Etna; mentre il punto privilegiato di osservazione del territorio etneo è Trecastagni: la vista spazia dall’estremità meridionale della Calabria fino al Golfo di Augusta, nel Siracusano. Dopo una notte al b&b A Casa dell’Artista si riparte alla scoperta della Riviera dei Ciclopi. A Fiumefreddo, si abbandona la costa e si prosegue all’interno in direzione del borgo medievale di Castiglione di Sicilia, un balcone panoramico che guarda verso Taormina e l’Isola Bella. Poi, ci si inerpica per stradine strette fino alle Gole dell’Alcantara. Il fiume scorre tra le pareti di nero basalto, alte più di 50 metri e strette (tra i 2 e i 5 m): a Fondaco Motta impressiona la gola più imponente e famosa, lunga più di 6 chilometri, ma percorribile in modo agevole solo per i primi tre. A Castiglione di Sicilia ha aperto in agosto il Palmerston-Etna Golf Resort & Spa, con le camere direttamente affacciate sul green, 5800 metri tutti da giocare ai piedi del vulcano. Si riparte verso Randazzo, da dove in un quarto d'ora si arriva a Bronte. Ritornando in direzione di Catania, l'itinerario prosegue verso il Barocco inatteso e poco celebrato di Militello Val di Catania. Oggi il suo valore è riconosciuto e l’Unesco ha inserito i suoi monumenti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La Fontana della Zizza, scampata al terremoto del 1693 che distrusse tutta la zona, adesso si trova nell’atrio del castello, dove, in ottobre, le signore del luogo, fedeli a una tradizione secolare, preparano la mostarda dolce di fichi d’India. Altra specialità del luogo sono le cassatelle con frutta secca e canditi, da assaggiare alla pasticceria Le Nostre Tradizioni (via Sutera, tel. 095.65.59.18). Poco più di mezz'ora d'auto e si arriva a Grammichele, città a pianta esagonale disegnata dal suo fondatore, Carlo Maria Carafa Branciforti, dopo la distruzione della città di Occhiolà, in seguito al terremoto del 1693. Un miracolo di geometria e stile. In zona, l’agriturismo Valle dei Margi offre un soggiorno rilassante. Gli antichi casali che fanno parte della tenuta sono stati ristrutturati con uno stile innovativo, che però rispetta anche nei materiali selezionati lo spirito del luogo. L’ultima suggestione di questo viaggio all’ombra del vulcano.