ATTUALE GIUNTA PASTICCIO AL DEPURATORE E STRISCIA LA NOTIZIA!

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Montebellano
00martedì 28 aprile 2009 23:20
In questi giorni si sente un gran parlare dei nuovi gruppi elettorali che si candideranno per le elezioni e sentendo riecheggiare alcuni nomi mi è tornata alla mente la figuraggia che noi Montebellani abbiamo fatto 3 anni fa per il pasticcio del depuratore che personalmente mi ha lasciato sbigotto!! ....vi lascio il link che ho trovato spulciando il sito di striscia!

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/video.shtml?3317
boss
00mercoledì 29 aprile 2009 14:56
sono andato a riverdemelo proprio una bella figura di m.... abbiamo fatto. speriamo serva da lezione per la giunta che verrà!
Unoqualsiasi
00mercoledì 29 aprile 2009 19:13
figuraccia
Adesso voglio stare a vedere cosa risponderanno i diretti interessati.
Comunque vige sempre la regola: "chi tace acconsente"
Alla prossima
Verità
00mercoledì 29 aprile 2009 19:48
è una solo...
In tribunale nulla è stato dimostrato.
Il depuratore è perfettamente in regola. La discarica anche ed è tornata a funzionare regolarmente da vari mesi.

Striscia la notizia ha fatto tanto rumore per nulla, probabilmente spinta da qualcuno che aveva e HA interessi ad indebolire Medio Chiampo per renderla meno onerosa da acquisire agli arzignanesi.

Sto parlando di tutta gente di area "Partito Democratico". Che volevano regalare il nostro depuratore, gestito da noi, che fa i lavori che noi gli chiediamo, ad Arzignano.

Poi, come per i vigili, dovremo chiedere per favore per avere qualcosa, comanderanno loro.

Per gli interessi di partito questo ed altro.

Baci e abbracci.

Verità? Quale.
00mercoledì 29 aprile 2009 21:12
boss, 29/04/2009 14.56:

sono andato a riverdemelo proprio una bella figura di m.... abbiamo fatto. speriamo serva da lezione per la giunta che verrà!





A Montebello se non ci facciamo male da soli non siamo contenti.
Un giorno, non tanto lontano, un cliente di Milano mi chiede se nella nostra valle regna ancora l'olezzo delle pelli trattate; e poi mi chiede siegazioni su quello che aveva visto.
A Bologna a quel tempo, alle domande di un tipo colto sulla materia..non sapevo che cosa rispondere.
A Roma più tardi mi vergognavo di conoscere un pò la materia..
La prossima quale sarà?
Domanda. Chi aveva l'interesse?
p.s. per la figura di m.... per fortuna abbiamo un bel depuratore anche per quella.
Sù con la vita, fra un pò si vota.
massimilano
00sabato 2 maggio 2009 15:58
Anche Assocogen nella bufera Il suo presidente sotto inchiesta
Con lui è indagato il responsabile tecnico. Pozzetti spia della discarica sequestrati

di Ivano Tolettini

Salgono a otto le informazioni di garanzia recapitate dalla polizia ai principali personaggi della inquietante vicenda sulla gestione degli impianti di smaltimento dei rifiuti nel Medio Chiampo. Gli indagati, invece, sarebbero già molti di più. Nel giorno in cui Striscia la notizia dimostra ancora una volta che la televisione può essere protagonista di un giornalismo dal forte impatto investigativo, la maxinchiesta per la presunta violazione del decreto Ronchi e del trattamento della depurazione delle acque nell’Ovest Vicentino si allarga e sale di livello. Dopo i sei avvisi dell’altro giorno recapitati al vertice dirigenziale Piergiogio Rigon e ai tecnici Luigi Culpo e Stefano Paccanaro della società Medio-Chiampo (di cui sono proprietari i comuni); a quelli consegnati al responsabile tecnico della discarica di Zermeghedo Lanfranco Vitale, all’amministratore della ditta che gestisce il depuratore di Montebello Tiziana Piras e al direttore tecnico Davide Zannato, ieri è stato il turno di Assocogen. È la società costituita nel ’92 dall’Associazione artigiani della provincia di Vicenza e dalle Aim per la gestione di impianti per l’utilizzo di fonti d’energia rinnovabili. In vallata raccoglie i fanghi di conceria. Gli agenti della polstrada di Verona Sud, coordinati dal pm Angela Barbaglio, hanno notificato al presidente Virginio Piva e al responsabile tecnico dell’impianto di Zermeghedo l’informazione di garanzia per le ipotizzate violazioni ambientali che costano loro l’iscrizione sul registro degli indagati. Il coinvolgimento della società controllata per il 63 per cento dagli Artigiani e per il rimanente dalle Aziende municipalizzate di Vicenza chiama direttamente in causa lo smaltimento dei fanghi di conceria trasportati nell’impianto di depurazione gestito dalla società Elidra. La quale, a sua volta, è controllata dalla Finavi della famiglia Tarocco di Costabissara e da una fiduciaria con sede in un paradiso fiscale. Il fatto non ha mancato di sollevare interrogativi che dovrebbero porsi i pubblici amministratori di Montebello e Zermeghedo sul perché un importante servizio collettivo è controllato da una società che, in teoria, può operare estero su estero senza schermi fiscali. L’indagine deve chiarire una serie di passaggi sulla regolarità di questi conferimenti. Ci sono sospetti sull’aggiramento delle norme. Queste ipotesi fanno il paio con la diluizione sospetta degli inquinanti che non sarebbero trattati dal depuratore di Montebello nell’occhio del ciclone. Gli scarichi inquinati industriali e civili sarebbero stati diluiti quotidianamente con oltre 10 milioni di litri d’acqua in maniera illegale. L’acqua, infatti, avrebbe dovuto essere usata solo per il raffreddamento dei macchinari. Ci sarebbe stato perciò un uso abnorme di acqua prelevata dalla falda che non è giustificato. Dall’inizio di gennaio gli agenti del sostituto commissario Antonio Di Ruzza avevano cominciato nuovi appostamenti con telecamere e pedinamenti per verificare ciò che sarebbe avvenuto realmente anche nella discarica di Zermeghedo. La stessa tecnica della diluizione vietata sarebbe stata attuata nei pozzetti spia prima dei prelievi dell’Arpav, come immortalato dalle telecamere. Uno dei problemi di fondo, in tesi d’accusa, è che la discarica cosiddetta “2B” di Zermeghedo non sarebbe adeguata per lo smaltimento di determinati rifiuti come i fanghi. Quest’ultimi in parte venivano trattati dal depuratore come reflui, mentre la parte rimanente era messa ad essiccare e quindi trasferita a Zermeghedo. Le indagini devono verificare la congruità perché dalle prime indicazioni emergerebbero numerose irregolarità. Intanto, la squadra degli avvocati composta, tra gli altri, da Giovanni Manfredini, Lucio Zarantonello e Francesco Pasquino è al lavoro per predisporre le difese. Nel frattempo, sono stati completati i prelievi dei tecnici Arpav e dei consulenti per comprovare le presunte illegalità sia a Montebello sia a Zermeghedo. Tutto ciò avrebbe pesanti riflessi ambientali nel Medio Chiampo, ma soprattutto nel Basso Vicentino - zona di Lonigo - e nel Veronese dove un paio d’anni fa c’era stata la sollevazione dei contadini che non potevano utilizzare l’acqua del canale Fratta Gorzone per irrigare le campagne perché troppo salata. I campi anziché rifiorire bruciavano. La risposta potrebbe arrivare dalla tecnica in odore di illegalità brevettata a Montebello in base alla quale gli scarti liquidi delle concerie erano lavati e diluiti, ma non trattati. Se fosse realmente così, una grande porcheria.
massimiliano
00sabato 2 maggio 2009 16:01
Tutto ciò avrebbe pesanti riflessi ambientali nel Medio Chiampo, ma soprattutto nel Basso Vicentino - zona di Lonigo - e nel Veronese dove un paio d’anni fa c’era stata la sollevazione dei contadini che non potevano utilizzare l’acqua del canale Fratta Gorzone per irrigare le campagne perché troppo salata. I campi anziché rifiorire bruciavano. La risposta potrebbe arrivare dalla tecnica in odore di illegalità brevettata a Montebello in base alla quale gli scarti liquidi delle concerie erano lavati e diluiti, ma non trattati. Se fosse realmente così, una grande porcheria.

ma chi se ne frega di colpe processi ragione o no!!!!!!!
a me interessa la salute mia dei miei compaesani,dei miei paesi vicini dei miei figli e dei miei nipoti possibile che per qualche interesse si sia arrivati a fare questo????
facciamo un passo indietro e pensiamo che il problema non è trovare le prove per quello che è successo ma il perchè succedano queste cose
meditate gente!senza polemica ma con tanta delusione
asiliano
00sabato 2 maggio 2009 16:27
Non è successo nulla...

nulla di quello che è stato raccotanto corrisponde a verità.

Analisi, controlli, verifiche hanno assodato che l'impianto è completamente nei limiti di legge, e funziona meglio di quello di arzignano.

Questa è una pura campagna a scopo elettorale.

Vergognatevi a tirare in mezzo una società che è un fiore all'occhiello del Comune, e quindi di tutti i cittadini, per sporchi interessi elettorali.

Un po' di etica anche per voi.

dario hubner
00sabato 2 maggio 2009 18:46
ma la ditta che con l'autobotte puliva i pozzetti del depuratore all'alba e poi scappava via prima che arrivassero i controlli dell'arpav fa anche servizio di lavaggio auto?se almeno loro fossero etici presterebbero il servizio gratuitamente anche alla comunità e non solo per la pulizia dei pozzetti del depuratore!!
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