Abolizione dei costi di ricarica: nessun rinvio

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
zeman!
00giovedì 15 febbraio 2007 15:29
Dal 5 marzo i consumatori potranno finalmente acquistare le ricariche per il cellulare senza più il balzello dei costi di ricarica. Nessun rinvio, quindi, all'entrata in vigore del decreto legge. È scaduto, infatti, il 13 febbraio il termine ultimo per presentare emendamenti contrari al decreto, come quello paventato nei giorni scorsi su uno slittamento della data entro la quale gli operatori avrebbero dovuto mettersi in regola con la nuova legge (cioè abolire i costi di ricarica).

Andrea Lulli, relatore alla Camera del disegno di legge di conversione del decreto sulle liberalizzazioni, ha chiuso di fatto le porte a possibili modifiche o rinvii alla legge, confermando che la data di entrata in vigore della normativa resterà il 5 marzo. Se è vero che la presa di posizione di Lulli sembra scongiurare in qualche modo possibili cambiamenti dell'ultimo minuto al decreto legge, è altrettanto vero che occorre vigilare sull'iter della discussione parlamentare, per essere certi che nei prossimi 60 giorni non sia posto un bastone tra le ruote tramite qualche emendamento voluto dai poteri forti delle lobby telefoniche.

Altroconsumo, poi, vigilerà sul comportamento degli operatori mobili una volta aboliti i costi di ricarica. Le aziende di telefonia hanno infatti già messo a budget tali ingenti entrate ed è lecito aspettarsi che tenteranno di rifarsi su altre componenti tariffarie (magari modificando al rialzo i costi delle telefonate). Altroconsumo monitorerà con attenzione nei prossimi mesi l'andamento delle tariffe e provvederà a segnalare alle autorità e allo stesso ministro Bersani ogni comportamento scorretto ai danni dei consumatori.

da altroconsumo

lena1404
00venerdì 2 marzo 2007 14:52
Telefonia, arrivano le nuove regole
Maggiore chiarezza nei piani tariffari


ROMA - Oltre al taglio dei costi di ricarica, il decreto Bersani impone alle compagnie telefoniche di comunicare con maggiore chiarezza ai consumatori tutte le voci che compongono l'effettivo costo del traffico telefonico. L'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha pubblicato sul suo sito l'intero testo della delibera d'attuazione del decreto, che dovrà essere recepito entro il 5 marzo.

La delibera obbliga ogni operatore a fornire in formato cartaceo o elettronico il prospetto tariffario in qualsiasi momento il consumatore ne faccia richiesta. Ma ecco nel dettaglio le informazioni che le compagnie telefoniche dovranno fornire per legge al cittadino:

Telefonia mobile: gli operatori che forniscono servizi di telefonia mobile devono indicare nelle proprie offerte:

1) nel caso di piani tariffari a consumo, il costo complessivo per il consumatore delle chiamate di fonia vocale dirette sulla propria rete, su altre reti mobili e su reti fisse nazionali, di durata di 1 e 2 minuti;

2) nel caso di tariffazione omnicomprensiva, il prezzo dell'offerta, le tipologie di servizi e di traffico escluse e quelle incluse nel prezzo, nonché i limiti quantitativi eventualmente previsti per ciascuna delle suddette tipologie, con la precisazione delle condizioni economiche che saranno applicate per le prestazioni eccedenti;

3) il prezzo degli SMS.

In ogni altro caso in cui sia applicato un canone fisso periodico, l'importo mensile indicato deve essere corredato dall'indicazione del corrispondente numero giornaliero (mese di 30 giorni) di chiamate di 2 minuti, verso reti fisse nazionali e reti mobili, che, secondo il piano tariffario a consumo più diffuso del medesimo operatore, dà luogo allo stesso importo.

Telefonia fissa: gli operatori che forniscono servizi di telefonia su reti fisse devono indicare nelle proprie offerte:

1) nel caso di piani tariffari a consumo, il costo complessivo per il consumatore delle chiamate locali e nazionali su rete fissa e verso reti mobili per le durate di 1 e 3 minuti, il costo complessivo di una connessione ad internet a banda stretta (dial up) e di una connessione a larga banda, per la durata di 30 e 60 minuti;

2) nel caso di tariffazione omnicomprensiva, valgono le stesse regole della telefonia mobile.

Nei casi in cui sia applicato un canone fisso periodico, l'importo mensile indicato deve essere corredato dall'indicazione del corrispondente numero giornaliero (mese di 30 giorni) di chiamate di 3 minuti, verso reti fisse locali, reti fisse nazionali e reti mobili, che, secondo il piano tariffario a consumo più diffuso del medesimo operatore, dà luogo allo stesso importo.
L'importo mensile indicato deve essere corredato di una traduzione in termini di spesa forfettaria giornaliera, da ricondurre a sua volta, secondo le condizioni economiche del piano a consumo offerto dallo stesso operatore, al numero possibile di chiamate della durata di 3 minuti verso reti fisse locali, reti fisse nazionali e reti mobili.

repubblica.it
WEB RE1976
00lunedì 5 marzo 2007 10:22
Cellulari, scatta il decreto Bersani da oggi sparisce il costo di ricarica
Le diverse strategie degli operatori: dai bonus per i nuovi utenti ai rincari di piani tariffari e scatto alla risposta.

- Sparisce da oggi il costo fisso per la ricarica dei telefonini e gli operatori adottano diverse strategie per mettersi in regola con il decreto Bersani che ne ha sancito la fine. Tim trasformerà il costo in traffico e non intende cambiare le proprie tariffe, come fa anche 3 Italia che ha deciso di partire già da venerdì. Wind non ha necessità di tagliare il costo ai clienti che ricaricano per 50 euro perché già l'esborso fisso per la ricarica non era previsto; chi ricarica per importi inferiori dovrà però migrare (gratuitamente) a nuovi piani tariffari per non pagare il costo di ricarica. Anche Vodafone punta su nuovi piani tariffari ma in alcuni di questi aumenta a 19 centesimi lo scatto alla risposta.

Ma ecco la strada intrapresa da ciascun gestore.

TIM
Il gestore di telefonia mobile di Telecom Italia trasformerà a partire da domani tutti i costi di ricarica in traffico telefonico pienamente utilizzabile. Per esempio i clienti che acquistano una ricarica da 10 euro, avranno accreditati effettivamente 10 euro di traffico telefonico. Le Ricaricard attualmente in commercio, che indicano ancora il costo di ricarica separato dal traffico, attribuiranno comunque al cliente il valore effettivo corrispondente al taglio della ricarica, senza alcun costo aggiuntivo, e saranno utilizzate fino a esaurimento delle scorte.
Da aprile 2007 saranno in commercio le nuove ricariche che indicheranno solamente il valore del traffico acquistato. Tim inoltre non farà scadere il traffico acquistato al momento dello scadere della carta telefonica, secondo quanto prevede il decreto.

3 ITALIA
L'operatore che fa capo a Hutchison Wampoa ha deciso di anticipare il taglio dei costi alle ricariche delle carte telefoniche facendolo scattare già da venerdì scorso. Infatti tutte le ricariche effettuate a partire da quel giorno erogano un credito (senza scadenza) pari all'importo speso per l'acquisto. I piani tariffari rimangono gli stessi e non ci sono aumenti di nessun tipo per spalmare su altre voci il mancato introito del costo da ricarica.
Inoltre i nuovi clienti che attiveranno fino al 30 aprile 2007 una ricaricabile 3 da 20 euro riceveranno 30 euro di traffico. Questo bonus di 10 euro sarà ricevuto in due tranche da 5 euro ad aprile e maggio. Invece tutti i clienti 3 potranno continuare ad utilizzare le ricariche 3 attualmente presenti sul mercato e, indipendentemente dal lato utilizzato (standard o power), riceveranno un credito senza scadenza pari all'importo speso per l'acquisto della ricarica.

WIND
Wind da domani lancia nuovi piani tariffari (Wind 12, Wind 5 New e Senza Scatto New) che non prevedono i costi per la ricarica ma aumentano leggermente, a seconda del piano scelto, le tariffe al secondo, al minuto o lo scatto alla risposta. La migrazione ai nuovi piani per i vecchi clienti che non vogliono pagare il costo fisso di ricarica è gratuita. Arriva anche la promozione "Raddoppi la ricarica", che permette a tutti i nuovi clienti Wind che attivano una sim entro il primo aprile 2007 di ricevere in regalo per un anno, a ogni ricarica effettuata, un ricarica del medesimo importo, fino a 50 euro al mese.

VODAFONE
Il gestore elimina i costi di ricarica sia per i vecchi che per i nuovi clienti. Tuttavia i nuovi dovranno misurarsi con cinque nuovi piani tariffari; in tre casi (Zero Limits, Zero Limits Lights e You&Vodafone) compare uno scatto alla risposta a 19 centesimi (da 15 precedenti con un rincaro che, secondo i calcoli del Movimento difesa del cittadino, è del 26%). Mdc annuncia che segnalerà "queste scelte commerciali di Vodafone all'Agcom e all'Antitrust".

Per quanto riguarda la restituzione del credito rimanente sul cellulare quando ad esempio un cliente passa a un nuovo operatore (secondo quanto disposto sempre dal decreto Bersani), l'operatore che fa capo al gruppo britannico chiede 8 euro di spese e l'invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

CONSUMATORI SUL PIEDE DI GUERRA
E mentre l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si appresta a vigilare anche sul rispetto della propria delibera che obbliga ogni operatore a fornire, in formato cartaceo o elettronico, il prospetto tariffario in qualsiasi momento il consumatore ne faccia richiesta, scendono in campo le associazioni dei consumatori. Da tutte l'invito all'Agcom perché vigili sul rispetto del decreto Bersani e sui possibili aumenti delle tariffe.
Il Movimento dei consumatori in generale consiglia agli utenti di telefonini di aspettare e, per il mese di marzo, di non cambiare piano tariffario, né accettare offerte di nuovi prodotti da parte del proprio operatore o di altri concorrenti.
Per Federconsumatori e Adusbef "ora Agcom e Antitrust dovrebbero vigilare affinché le compagnie, costrette a rinunciare a questa rendita, non cerchino di rientrare della stessa cifra, accordandosi naturalmente in un modo tacito, per aumentare le tariffe telefoniche".

Repubblica.it
lena1404
00venerdì 30 marzo 2007 10:43
da Repubblica
Protestano i consumatori. Wind aumenterà un piano già sottoscritto. E costerà di più.
Vodafone attiva l'Sms Vocale, senza alcuna richiesta. Poi le proteste e lo stop


Telefonini, esplode la rabbia gli utenti
"Tariffe che salgono, servizi non richiesti"


ROMA - Cresce la protesta verso gli operatori della telefonia mobile. L'abolizione dei costi di ricarica rischia di diventare una vittoria di Pirro per i consumatori, perché è già in agguato l'aumento dei prezzi delle tariffe telefoniche. La redazione di Repubblica.it, così come le associazioni dei consumatori e vari siti Internet, sono stati sommersi dalle proteste degli utenti che segnalano due casi: Wind dal primo giugno aumenterà una tariffa già sottoscritta dagli utenti; Vodafone nei giorni scorsi ha attivato a tappeto il servizio Sms Vocale, senza che i clienti l'avessero richiesto. L'ha poi sospeso nel coro delle proteste.
A fare rumore è soprattutto la mossa di Wind anche perché sembra destinata a scattare senza scampo. Dietro lo scudo delle norme.

I lettori di Repubblica.it segnalano di avere ricevuto un Sms da Wind con l'annuncio lapidario: "Gentile Cliente, dal 01/05 il suo piano tariffario Wind 10 diventerà Wind 12. Per info sulle nuove condizioni chiami il 158". Il problema è che la nuova tariffa è più cara: 12 centesimi di euro al minuto (con tariffazione a scatti ogni 30 secondi) e uno scatto alla risposta di 16 centesimi (contro i precedenti 15 cent). Per ogni Sms, 15 centesimi (contro i 10 cent di prima).

"Non era mai capitato che un operatore mobile cambiasse una tariffa anche agli utenti che l'avevano già sottoscritta", spiega Marco Pierani, responsabile settore hi-tech per l'associazione dei consumatori Altroconsumo. "Ma è una possibilità prevista dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche, se l'operatore dà 30 giorni di preavviso durante i quali l'utente può decidere di rifiutare il cambio e quindi di passare a un'altra tariffa o operatore".

Conferma, a Repubblica.it, Enzo Savarese, consigliere dell'Autorità Garante delle Comunicazioni (Agcom): "In un libero mercato il nostro potere è quello di assicurare la trasparenza dei prezzi, non di imporli agli operatori. Certo, se tutti gli operatori aumentassero di concerto le tariffe potrebbe scattare un'indagine dell'Antitrust. Ma non è successo". Wind, nello specifico, è infatti un caso isolato.

Ci sono anche voci contro. A dichiarare illegittima la mossa di Wind è l'associazione Aduc, secondo cui la modifica è ottenuta grazie a clausole di contratto vessatorie. Ci sono poi utenti secondo cui Wind potrebbe essere accusata di pubblicità ingannevole, "perché ha reclamizzato Wind 10 con frasi tipo "Parli e scrivi a 10 centesimi, per sempre"", dice Alberto dal sito di Aduc.it.

Wind dice a Repubblica.it che "non ci saranno altri ritocchi di tariffa"; e che "questa mossa è stata necessaria per attutire almeno in parte la perdita dei costi di ricarica. Non potevamo fare altrimenti, considerato che abbiamo appena raggiunto l'utile e che le nostre tariffe erano e sono le più economiche sul mercato. Anche se purtroppo ora lo saranno un po' di meno".

"Piuttosto - ribatte Pierani - bisognerebbe far notare che la possibilità di cambiare operatore per opporsi alle modifiche volute da Wind è una libertà azzoppata da vari problemi. La portabilità del numero può prendere fino a sei mesi; inoltre non è ancora chiaro se e come gli operatori si adegueranno alle novità prescritte dal decreto Bersani, secondo cui il credito della Sim prepagata deve sopravvivere al cambio operatore".

Ad oggi, solo Vodafone ha detto pubblicamente che si adeguerà a questa norma; in un modo- tra l'altro- che ha sollevato ulteriori polemiche: dice che sottrarrà otto euro dalla Sim degli utenti che abbandonano Vodafone, per le spese di gestione del processo.

I clienti Vodafone sono già sul chi va là a causa della querelle dell'Sms vocale. Funzionava solo tra utenti Vodafone. Quando si telefonava a un numero non raggiungibile, scattava la possibilità di lasciargli un messaggio, che veniva spedito al chiamato in forma di messaggio vocale. Gratis per chi lo riceveva; a pagamento (29 cent) per chi lo mancava. Subito si è messa a girare un'e-mail, a mo' di catena di Sant'Antonio, che metteva in guardia contro questo nuovo servizio. L'e-mail sosteneva che i 29 centesimi venivano addebitati immediatamente al chiamante. Vodafone ha replicato con una nota, in cui annunciava di averlo sospeso e specificava che quell'e-mail diceva cose errate. "Se il cliente non parla, o parla meno di 2 secondi, il messaggio non parte e il cliente non paga", si legge nella nota. Un errore che senza dubbio Vodafone ha fatto è stato di non aver comunicato subito in modo completo agli utenti come funzionava il servizio. È così che è nato il sospetto tra i clienti; secondo Paolo Attivissimo, massimo esperto di bufale su internet, l'e-mail contro Vodafone è frutto della paranoia di alcuni utenti, massima in questa fase, all'indomani della sparizione dei costi di ricarica.
La paura degli utenti è in realtà giustificata dalle circostanze. Gli operatori hanno già protestato contro le perdite che il decreto Bersani porterà loro ed è quindi prevedibile che cercheranno qualche modo per attutire i danni.

Il punto è che il decreto Bersani arriva come una mannaia che non distingue tra operatori piccoli o grandi. Un distinguo che forse l'Autorità Garante delle Comunicazioni avrebbe ritenuto opportuno fare, in una delibera che stava preparando sui costi di ricarica. I piccoli operatori soffrono di più per la perdita dei costi di ricarica. Avendo una minore quota di mercato, è loro interesse, più che dei grandi, premere su tariffe aggressive, per farsi spazio. Se i piccoli adesso sono incapaci di abbassare le tariffe e anzi sono costrette ad aumentarle, non c'è rischio che l'abolizione dei costi di ricarica abbia nel lungo periodo un effetto svantaggioso per i consumatori? È il pericolo segnalato nei giorni scorsi da Elserino Piol, uno dei padri delle telecomunicazioni italiane. Il paradosso è che la battaglia della politica per fare risparmiare gli utenti mobili non è finita ma comincia proprio ora.
MikFib
00venerdì 30 marzo 2007 12:31
Ma porca miseria che casino...
Ma un tempo, quando i telefonini non c'erano... o un si viveva lo stesso ?
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:45.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com