Amicizia e non solo

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Matuelle
00lunedì 21 febbraio 2005 08:13
…..Un amico è una persona vicino alla quale posso pensare ad alta voce….

L’amicizia…..

Esiste?
Vale la pena crederci?

Se si…….

Cos’è per noi?
Che posto ha nelle nostre vite?
Quando una relazione da semplice conoscenza diventa amicizia?
Quale la profondità di questo sentimento?
Che rapporto ha con l’amore?
…… altro…….

Matuelle
00lunedì 21 febbraio 2005 08:18
il mio pensiero...
Esiste ed è come l'amore: un colpo di fulmine.
Ho incontrato la mia migliore amica il primo giorno di università, molti anni fa... mi sentivo sperduta e l'ho guardata nella speranza che 1+1 facesse 2... Lei mi ha poi detto che aveva avuto l'impressione che fossi una di quelle tipe tutte prese di sé, con una vita già troppo piena d'impegni. Io avevo avuto l'impressione che fosse una persona affidabile ed una buona compagna di studi... sul fatto che io avessi ragione e lei torto discutiamo da allora
Abbiamo scoperto di essere nate a 6 ore di distanza l'una dall'altra e così io mi sono inventata che siamo "gemelle del destino" (mi sembra ci fosse un cartone TV).
Una volta le ho detto "sei come una sorella" e lei ha pensato "qui cominciano i guai". In realtà è ben diverso perché non c'è niente di più stupendamente elettivo dell'amicizia: una sorella è come è, un'amica è la parte di te che sta in un'altra persona... poi con gli anni si diventa complici, si sanno i più grandi dolori e le più indicibili paranoie. Sono i dolori, credo, a fare le amicizie: la maggior parte della gente quando gli dici che hai un problema si scoccia perché ti deve consolare.. gli amici veri no! E dico sinceramente che tante volte - magari dopo crisi sentimentali - ho pensato "ma se ho lei non sono sola".
Ovvio ci vuole tanto dialogo, tanta pazienza e, perché no... responsabilità. Sapere che è importante non sbagliare, che qualche volta si fa anche quello che fa piacere all'altro anche se ne faremmo volentieri a meno... Poi ci sono ovviamente tante risate condivise, sempre soprattutto sul nostro modo di essere... aiuta ad essere autoironici.
Poi in un caldo pomeriggio di luglio, ho conosciuto un'altra mia grandissima amica, sorella anche lei. Anche con lei c'è stato subito feeling. In pochi mesi ne abbiamo vissute tante. Tra noi ci sono state anche tantissime litigate, ma le abbiamo superate tutte e siamo ancora quì, più forti che mai, legate da un rapporto unico e bello.Questa mia amica, la conoscete tutti...[SM=g27811]
peperonci
00lunedì 21 febbraio 2005 09:57
esiste ed è superiore all'amore. se è sincera non svanisce come invece accade anche ad un amre sincero
sono più amici gli uomini tra loro che le done tra loro
MojitoMojito
00martedì 22 febbraio 2005 21:03
La cosa davvero particolare dell'amicizia è che il suo significato ed il suo valore cambiano molto profondamente nelle varie fasi della vita. In questo, secondo me, l'amicizia è un sentimento unico, diverso da tutti gli altri. Ci si può innamorare a 60 anni esattamente come a 15, provando praticamente gli stessi impulsi e le stesse sensazioni, ma esser amici a 20 anni è molto diverso che essere amici a 40.
Nell'adolescenza, l'amicizia ha caratteri ossessivi e possessivi molto simili all'innamoramento... è la fase in cui nel nostro amico troviamo, più o meno consapevolmente, un nostro alter ego, o, per dirla con Nevealsole, "la parte di te che sta in un'altra persona". Poi si cresce, e l'amicizia tende a diventare (almeno per noi maschietti, qui gradirei smentite e conferme dall'Altra Metà del Cielo) un rapporto più pragmatico, legato non tanto all'adorazione del sè nell'altro quanto al "fare le cose assieme". E' la classica amicizia virile, che a seconda delle condizioni più o meno drammatiche in cui si vive può condensarsi nell'immagine di Humprey Bogart e del capitano francese che si allontanano assime nella nebbia nel finale di Casablanca, o nel gruppo degli Amici del Calcetto con Pizza Dopo Partita del giovedì sera. Dopo i 40, infine, le cose tendono a cambiare ancora. L'Uomo Maturo, tendenzialmente, non coltiva molto le amicizie: se lo fa, spesso lo fa in un'ottica di regressione adolescenziale (appunto continuando a frequentare gli Amici del Calcetto di cui sopra, generalmente rievocando i bei tempi passati). Al di fuori di questo, sembra esserci meno disponibilità verso tutte le cose che caratterizzano la vera amicizia (il mettersi in gioco, lo scoprirsi, il paragonarsi all'altro in maniera costruttiva e non solo competitiva). Spesso in questa fase molte amicizie finiscono, e sono soppiantate da altri rapporti molto meno impegnativi.
Forse tutto questo ha a a che fare con il fatto che l'amicizia non è un sentimento "primario" come l'amore, ma piuttosto la proiezione culturale (e quindi variabile a secondo del contesto) di un più ancestrale, ma anche più generico, spirito gregario che porta gli uomini ad associarsi come risposta all'ambiente.

eliana80
00martedì 22 febbraio 2005 22:22
Credo molto nell'amicizia.. ma posso contare gli amici su un palmo della mano.. nei momenti difficili non mi hanno mai abbandonato e sanno sempre ascoltarmi [SM=g27817]
dovrebbe essere così anche con la persona che si ama, infatti quando mi innamoro per me il ragazzo deve essere per prima cosa un buon amico [SM=g27811]

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