Capacità di pensare...

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Achille Lorenzi
00lunedì 19 novembre 2007 12:48
Un bravo TdG non "ripete automaticamente", ma si allena in continuazione a ripetere con "parole sue" i soliti concetti della Torre di Guardia.
Capacità di analisi e riflessione autonoma sono pressoché inesistenti e notevolmente scoraggiate nella congregazione.
Vi è una completa sudditanza al CD ed alle sue interpretazioni della Bibbia (e anche a ciò che di biblico può avere ben poco...).
Le adunanze per lo studio "della Bibbia" consistono in realtà nello studio delle pubblicazioni della Watch Tower: si sottolineano i paragrafi e si risponde (possibilmente con parole proprie, ma anche leggendo direttamente) alle domande riportate in calce. I discorsi pubblici, alle assemblee o nelle Sale del Regno, si basano su schemi preparati dalla Società e all'oratore non è consentito aggiungere alcunché: "Gli oratori si devono strettamente attenere a ciò che si trova scritto nello schema" (direttiva emanata in una circolare proveniente da Brooklyn). Ho sentito praticamente ripetere le stesse cose moltissime volte, senza alcuna originalità o contributo personale (e che barba!!, specialmente per i bambini, che, chissà perché, disturbano spesso o si addormentano...).
Nell'opera di proselitismo che i TdG svolgono, seguono presentazioni tipo, che vengono meticolosamente preparate in anticipo, basandosi sulle pubblicazioni della Società. Così se qualcuno fa un'obiezione, sanno come devono rispondere, secondo le direttive del CD. (Il libro Ragioniamo contiene numerosi esempi: "Se qualcuno fa questa domanda... si potrebbe rispondere così...").
La maggioranza dei TdG leggono solo i libri e le pubblicazioni della Società; anche la lettura di un semplice quotidiano è molto scarsa nel loro ambiente. Ricordo, per esempio, un "fratello" che mi consigliò amorevolmente di non leggere il giornale, dato che avrei corso il rischio di assimilare lo "spirito del mondo".
Il bravo TdG ha un programma di studio "teocratico" talmente intenso che il tempo che gli rimane per leggere, meditare o riflettere autonomamente è davvero poco:

Lunedì sera: preparazione per lo studio del martedì;
Martedì: studio di libro;
Mercoledì: preparazione per le adunanze del giovedì;
Giovedì: due adunanze serali.
Venerdì: studio familiare o personale su libri e riviste della Società.
Sabato: predicazione e preparazione della Torre di Guardia;
Domenica: predicazione e due adunanze.
Assemblee semestrali, annuali, adunanze speciali, sevizio di pioniere
(almeno due ore al giorno nell'opera di casa in casa) nei mesi consigliati,
ecc. ecc.

Quando preparano i discorsetti di cinque minuti nella settimanale scuola di oratoria, i TdG fanno ricerche nelle pubblicazioni Watch Tower; questo per due motivi:
1) Essere sicuri di dire cose in armonia con l'intendimento della Società. («Un pericolo da evitare è la speculazione privata. Si dovrebbero usare le pubblicazioni della Società e si dovrebbe fare affidamento su di esse» - Manuale della Scuola, p.111, §13).
2) Perché il più delle volte manca la capacità di intendere e capire il significato del brano biblico o dell'argomento da considerare. (Ho condotto questa adunanza per diversi anni, e parlo quindi per esperienza diretta).
Appena, infatti, si esce dal loro abituale modo di leggere la Bibbia, i TdG perdono la loro facciata di sicurezza e avvertono la fragilità delle loro certezze: "Faremo delle ricerche su questa sua domanda", risposta consigliata. Se poi trovano un osso duro, ben preparato sull'argomento, sono "consigliati" di lasciar perdere perché evidentemente si tratta di persona che non ama la verità, che ha uno spirito polemico e che farebbe solo perdere tempo prezioso, che è meglio dedicare alle "pecore" nel poco tempo che rimane prima di Armaghedon...

Qualche significativa citazione:
«E' frequente l'abitudine di assegnare agli affiliati obiettivi e lavori specifici, in modo da limitare il loro tempo libero e il loro comportamento. Nei culti distruttivi c'è sempre qualcosa da fare (...) Tale controllo dell'informazione ha un impatto drammatico e devastante. Controllare il flusso di informazioni di cui una persona dispone significa limitare la sua capacità di pensare autonomamente (...) Se a una persona viene negata l'informazione necessaria a formulare giudizi fondati, non sarà più in grado di formarsi opinioni proprie (...) In molti culti totalitari le persone hanno un accesso limitato ai mezzi di informazione che non siano di pertinenza del culto, sia che si tratti di giornali, riviste, televisione o radio. Ciò è dovuto al fatto che vengono tenute impegnate a tal punto da non avere il benché minimo tempo da dedicare ad altro (...)
Alle persone non sono permesse conversazioni critiche nei confronti dei capi, della dottrina e dell'organizzazione (...) E, cosa ancora più importante, viene proibito loro di avere contatti con ex seguaci o con chi è critico nei confronti del gruppo» (S.Hassan, Mentalmente liberi: come uscire da una setta, pp.94-102).

Interessante, vero? Hassan parla genericamente dei culti distruttivi, ma le sue parole sembrano descrivere proprio i TdG.
E' difficile liberarsi da questi condizionamenti, anche dopo aver lasciato il gruppo: rimane una dipendenza psicologica che rende difficile manifestare una completa autonomia decisionale e di pensiero...

Achille
gabriele traggiai
00lunedì 19 novembre 2007 14:34
Achille Scrive:


Interessante, vero? Hassan parla genericamente dei culti distruttivi, ma le sue parole sembrano descrivere proprio i TdG.
E' difficile liberarsi da questi condizionamenti, anche dopo aver lasciato il gruppo: rimane una dipendenza psicologica che rende difficile manifestare una completa autonomia decisionale e di pensiero...

Achille




E' proprio così! La maggior parte dei fuori-usciti fatica a riprendere l'autonomia mentale. Spesso chi esce, senza cognizione di causa, continua a ragionare da TDG e non si rende conto del fatto che le sue decisioni erano artatamente guidate.

Ho sentito degli EX, dopo aver parlato loro del condizionamento mentale, rifiutare l'idea di essere stati manipolati. Per loro è un'eventualità non calcolabile. Anzi, ho visto un EX TDG irritarsi non poco all'accennio dell'argomento.

ciao
Gabry
Maya88m
00lunedì 19 novembre 2007 15:12
Purtroppo mi rendo conto che la mia capacità "critica", molto sviluppata fino all'età di 13 anni è stata atrofizzata dal mio ingresso nella congregazione. Le mie insegnanti mi definivano "una contestatrice" e all'inizio degli anni 70 non era proprio un complimento, ma lo consideravo un pregio! E poi..... l'adeguamento e l'appiattimento! [SM=g27812]

Ad un certo punto diventa difficile avere idee proprie senza il filtro del pensiero delle "pubblicazioni dello schiavo".

Se te ne rendi conto allora sei salvo...o almeno "illuminato"!
Da lì in poi ti si apre il cuore...e magari anche la mente!
Con l'aiuto di qualche amico ho re-imparato a esprimere liberamente quello che penso anche se non popolare, a non considerare le opinioni contrarie come un affronto personale da "lavare nel sangue"!
Almeno ci provo da qualche anno......
ora leggo romanzi, gialli, manuali di sopravvivenza, testi di psicologia, giornali, filosofie alternative e tutto quanto mi viene in mente.......ricette di cucina e lavori di uncinetto compresi, e più erano tabù per ta WT e più me li godo! [SM=x570889]

Si vede che la contestatrice non era morta del tutto!
Poter scegliere è un bene prezioso da difendere a tutti i costi!
Speriamo che la consapevolezza.............avanzi!

Maya
Achille Lorenzi
00sabato 24 novembre 2007 08:25
A proposito di impegni incessanti, che non lasciano il tempo a "distrazioni" che non siano di carattere "spirituale", ecco un disegno pubblicato in una vecchia rivista:

Alcesti80
00sabato 24 novembre 2007 12:25
Io devo ringraziare i miei genitori che sono semore stati molto aperti e critici nei confronti della wt pur facendovi parte, ho sempre potuto frequenare chi volevo, leggere tutto ciò che mi veniva in testa e ascoltare il rock più duro senza che questo causasse tragedie familiari (non per niente ormai siamo tutti inattivi).
Purtroppo per tanto tempo mi sono lasciata influenzare da parenti zelanti e amicizie troppo pressanti.
Ho sempre letto cmq più romanzi saggi...che la torre di guardia.
Sapete cosa ha fatto scattare la molla della ribellione ad una come me per natura mite?
Mi sono resa conto chela mia fede non aveva nulla di emozionale, era tutto un fare fare fare ed un sentirmi in colpa stop.
La religione doveva avere qualcosa di mistico e sentimentale coa che non avevo mai avvertito tra i tdg. Ora sono allo sbando dalpunto di vista della fede, ma...forse è anche questo un punto di partenza.
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