Crisi, fallimenti cresciuti del 40% "A Natale aumenta il rischio usura"

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vanni-merlin
00lunedì 7 dicembre 2009 19:43
Il dato sulla difficoltà delle imprese nell'analisi trimestrale di Cerved Group
L'allarme della Cgia di Mestre sulle famiglie più esposte allo strozzinaggio sotto le feste
Crisi, fallimenti cresciuti del 40% "A Natale aumenta il rischio usura"



MILANO - Aumentano i fallimenti tra gli imprenditori e cresce il rischio di usura. Sono altri due effetti della crisi che stanno colpendo l'Italia e che sono stati rimarcati da due differenti rilevazioni periodiche.

Fallimenti, +40% Rispetto al terzo trimestre dell'anno scorso, i fallimenti sono aumentati del 40% e i concordati preventivi del 73%. I dati emergono dall'Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa, del Cerved Group. L'indagine, spiega una nota, è basata proprio sull'andamento delle procedure concorsuali. I numeri dicono che nel penultimo trimestre dell'anno sono state aperte 1.735 procedure di fallimento, con una crescita del 40% rispetto allo stesso trimestre del 2008. Il fenomeno ha interessato tutti i settori dell'economia, soprattutto i servizi alle imprese (+58%) e la manifattura (+57%).

L'Emilia Romagna è la regione con la maggior crescita di procedure fallimentari (+115%), seguita da Marche (+80%), Piemonte (+70%), Puglia (+55%), Veneto (+49%) e Lombardia (+45,5%). Quanto al concordato preventivo, nel terzo trimestre 2009 sono state presentate 232 domande di ammissione, con un aumento del 73% rispetto al 2008.

Rischio usura Sul fronte delle famiglie, proprio le difficoltà finanziarie e le particolari esigenze delle festività di fine anno, aumentano il rischio di usura.
L'allarme è dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre che ha calcolato l'indice di usura ricavandolo da una serie di indicatori delle difficoltà economiche: disoccupazione fallimenti, protesti, tassi di interesse applicati, denunce di estorsione e di usura, rapporto tra sofferenze e impieghi registrati negli istituti di credito.



Inquadrare il fenomeno dell'usura solo dal numero delle denunce, sostiene Giuseppe Bertolussi, segretario della Cgia di Mestre, non porta a risultati attendibili, trattandosi di un fenomeno in gran parte sommerso: "Per questo abbiamo messo a confronto otto sottoindicatori per cercare di dimensionare con maggiore fedeltà questa emergenza. Le festività natalizie - conclude Bortolussi - sono il periodo più delicato dell'anno. La necessità di disporre di liquidità per regali e acquisti di Natale spinge molte persone a ricorrere a piccoli prestiti da soggetti poco raccomandabili che trasformano la loro iniziale generosità in un successivo calvario per migliaia e migliaia di ignari cittadini".

L'analisi della Cgia è stata fatta su indicatori regionali in base ai quali il rischio di usura risulta più alto al Sud, in regioni come Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, mentre Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto e Trentino Alto Adige sarebbero quelle meno interessate dalla piaga dello "strozzinaggio".

(7 dicembre 2009)


www.repubblica.it/2009/11/sezioni/economia/crisi-44/fallimenti-usura/fallimenti-us...






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