(mentre ti cerco, Signora)
Ardente,
gioiosa,
ridente,
allegra,
femminile,
donna e madre,
vergine e viandante,
pellegrina e sorella,
desiderosa di conoscenza e di bellezza,
anelante di armonia e di luce,
così mi sento quando mi accosto ai misteri della Antica Madre,
dea o signora,
che importa?
Ella vive dentro di me,
nel mio sangue ardente,
nella mia anima ancestrale,
nel mio ventre oscuro,
nel mio utero che genera vita...
Se Lei è il male,
perché io sono felice
al solo pensiero di trovarla dentro di me
nella terra gravida di vita che è mia madre da sempre
e nella perfetta armonia che mi circonda?
Non so come rispondermi.
Non so nemmeno se voglio farlo.
Dovrei dire addio alla sua voce,
al suo richiamo che mi porta via con sè,
nella quieta silente armonia di tutto ciò che esiste?
Ma lo voglio?
Voglio dirle addio per sempre e vivere a metà?
E questa vita divisa da me stessa?
Voglio chiudere gli occhi,
lasciar cantare l'anima,
aspirare l'odore di mia madre
e lasciarmi cullare dalla sua luminosa bellezza.
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nota per le fanciulle guardiane dell'Isola
:
se non sono consone alle scelte dell'Isola per qualche motivo questi miei scritti, perché magari qui ci devono essere messi solo inni alla Madre e non le mie riflessioni mentre cammino ...
togliete tutto senza problemi!