Gli animali del caos [all'attenzione di Leia]

Lora.Arbor
01venerdì 15 gennaio 2016 00:57
RIASSUNTO: Dopo la richiesta a Vronol,da parte del Ductor , della prova da superare per scalare le cariche caotiche, che coinvolgono suo malgrado Svetlana, proprio l'adepto e la donna si ritrovano in bettola e sugellano il loro legame con un dono da parte del caotico di un guinzaglio. Con questo, la loro alleanza inizia.

artigianidiavalon.forum_free.it/?t=71964873#lastpost


ROLE:

SVETLANA_ VOLKOV[stanza->sala]Ricorsivo il tempo che la accoglie in quel luogo che ormai è sua casa. Adesso si è abituata al lieve chiacchiericcio che sale dal salone comune, e che le concilia il sonno, alle travi che scricchiolano violente la notte, che le fanno aprire un occhio, ai ratti che passano squittendo, forma di vita che riesce a passare in tutti gli anfratti, sentire tutti i discorsi, vedere tutti gli amanti, cibarsi di tutto quello che trovano ed ovunque si trovi. E proprio in quel frangente ne passa uno, rapido come ombra, ed ella sorride, togliendo al viso chiaro quel suo perenne distacco da tutto. Distoglie da lui i chiari occhi, mentre un ciuffo scuro le carezza le guance in quel movimento. Un sospiro rapido,mentre inspira con il naso l'odor della stanza. Ancora quasi le par di sentirlo, quell'odore dolciastro ed acre assieme, che fa tornar in mente ricordi che sembrano così vividi da essere ripercorsi tutte le volte nei dettagli.Chiuderebbe le palpebre per ricordare meglio quello che è successo in una sera come tante, quel coinvolgimento, quel finale a sopresa....e che sorpresa. Qualcosa che forse nel profondo abisso è stata smossa, dopo anni. Quell'essere tremendamente a suo agio con uno sconosciuto, in quel frangente particolare che l'ha fatta sentire così se stessa, da quasi non riconoscersi dopo una vita passata nel distacco e nell'indifferenza. Riapre gli occhi, tremando appena al ricordo, e si allaccia la camicia, vestendosi. I pantaloni comodi, la camicia chiara, il crine libero. E via, la strada verso la comune viene presa. Di nuovo. La porta si chiude dietro a se, mentre discende le scale, rapida come se qualcuno le corresse dietro. Solo la voglia quasi di sfuggire da un ricordo, forse per ricapitarci dentro. Rimane comunque ferrea nella sua iniziale decisione. E questo, non è per lei altro che un diversivo, un giocare interessante, molto interessante. Fa capolino nella sala che fortunatamente è deserta. Rapida transita dal bancone, alza due dita unite della mano destra, senza parlare, e si accomoda in un tavolo. La carezza solo il rossore del camino, che alla sua sinistra scoppietta felice. Giusto il tempo di sedersi, ed ecco il vino speziato caldo giungere a lei.

VRONOL  [Vicolo/strada esterna] Viscido come l'ultimo dei serpenti serpeggi senza sonaglio nell'anonimato di un cappuccio celato in volto e vestiario dal colore sfuggente , scuro. Dal vialone accanto al comune sbuchi dal vicolo accennando un semicerchio perfetto non degnando di uno sguardo la retrovia alle tue spalle. Il silenzio inesorabile verrà scalfito dal milite rintocco del cuoio  del tacco sotto i quadrati ciotoli, la direzione è quella di “casa” come quel sudicio abbeveratoio per porci che è la bettola. Guardingo volterai il capo più volte sia alla tua mancina che alla destra procedendo in direzione dell'uscio ormai lontano soltanto un paio di metri, cerchi la fioca luce delle fiaccole animale dal sangue caldo, lei dopo quella notte  sarà ancora lì ad aspettarti? Ritorni dal niente per scaturire dissesto, un terremoto necessario per il bene di tutti. L'arto mancino superiore si tenderà di fronte al porticciolo scoprendosi al freddo gelido mentre dal buio i suoi occhi si abitueranno a piccoli istanti alla luce che filtrerà dal varco creato alla pressione. l'emblema del veleno del padre trasmesso in carne dal figlio, farà il suo avvento nel salone comune investito dal calore del fuoco opposto alla sua direzione frontale, rilascerai chiudere dietro di te l'uscio con poco accorgimento seguendolo con lo sguardo mentre celato ancora dall'imposizione statuaria osserverai chi possa esserci a quest'ora di notte se non lei, la prescelta dal dente d'infero. 


SVETLANA_VOLKOV[tavolo] Le labbra rubinee accoglieranno il rosso vermiglio bollente, che scende come calda cascata ad alimentare la fiamma dello stomaco.Una lieve vampa di calore la pervade, dal basso verso l'alto, ed ella chiude un secondo gli occhi, riaprendoli proprio su di lui, che entra alla bettola.scultorea sfinge andrebbe ad osservare quello che lui fa, i gesti, le movenze. Non lo invita a sedersi, ma sol inizia a pensare a quale sia la sua prossima mossa per portarla nella casa dei caotici guidati dalla donna che furba, e scaltra, l'ha cacciata in questo gioco, che ella ha intenzione di giocare fino in fondo. Sorride appena, mentre torna a guardar nuovamente il boccale tra le sue mani. Con se non ha armi, non ha nulla, se non quel boccale. E mentre una parte di se vorrebbe che lui la portasse nuovamente di sopra, la rapisse, e la usasse ancora, come han fatto altri prima di lui, ma non in quella maniera....un altra parte vorrebbe la sua testa, per essere lei stessa a prendere il suo posto nelle fila caotiche.


VRONOL  [ Sala comune ] La bellezza è un canone che non ti appartiene, fai del tuo modo di comportarti l'impronta distintiva che lasci il ricordo nella tua assenza. Macabro istinto predatorio hai fatto tua una sconosciuta dopo averla vista per pochi istanti, non vezzo ma passione, carnale assaggio predatorio che naturalmente pervade la tua bestia dannata. sarai diretto verso i tavoli in direzione di colei che non trasmette l'emozione di un'anonimo, è possibile che cerchi proprio il ragno artefice della tela dove lei è stata intrappolata. porterai entrambi le mani al cappuccio mentre il tuo moto sarà attento ed elegante lasciando la giusta distanza tra un passo e l'altro, la maschera ricade sulle spalle rivelando l'identità dell'umanoide che dipinto in volto da un ghigno rintoccherà MIa ossessione, era tempo che i miei occhi non si poggiavano su carne così ardente. un regalo porta il tuo nome, prezioso quanto l'animale che ha il coraggio, il dono, l'arditezza di indossare pregiato elemento. ''cercherai l'attenzione della tua interlocutrice avanzando nuovamente in sua direzione accorciando la distanza che vi frappone al  rasentando il metro scarso. sarai piazzato nei 90 chili di allenata carne mentre ti muoverai con lo sfarzo di un rampollo decaduto. Nuovamente cercherai comunicazione con l'unica presente '' non ho intenzione di scattare al comando di qualcuno quindi sappi che non perchè mi è stato ordinato tu sei ancora qui....'' riprenderai il silenzio cercando di accomodarti in pozione frontale alla donna

SVETLANA_VOLKOV  [tavolo]Getterebbe i cerulei negli scuri di lui come saette. Penetranti e sornioni, attenderebbero le sue parole e la sua presenza al tavolo. Soppeserebbe come divinità nel momento del trapasso ogni singola sua parola. Una donna vezzosa si concentrerebbe sui regali, ma si sa, ad ogni regalo, un uomo vuole qualcosa in cambio. Difficile vi sia qualcosa di assolutamente neutro, soprattutto  tra individui come loro. Una nota di molto le aggrada, il non voler scattare al comando di qualcuno. Cosa che anche lei non è intenzionata di certo a fare. Attenderebbe che esso si sieda in fronte a lei, senza mai mollarlo con lo sguardo, lasciando le braccia posate al tavolo alzerebbe le gambe, scivolando sul tavolo stesso in direzione dell'adepto. Il busto si poserebbe intero sul pianale,  mentre il viso e le sue labbra sfiorerebbero quelle di lui, virando all'ultimo vicino all'oto. La voce calda, soffusa come velluto '' E per cosa...siete...ancora ...qui....per convincermi a seguirvi di nuovo tra le lenzuola?* sogghignerebbe appena, cercando di mordicchiare lieve il lobo dell'uomo, prima di ritirarsi nella posizione composta sulla panca, lasciando libero nuovamente il tavolo.  Sa bene che la riuscita della missione dell'uomo, non dipende dalla sua vita, poichè anche da morta, essa vale comunque, ed il gioco che sta facendo è pericoloso, molto. Ma ci sono giochi, che vale la pena giocare, e fino in fondo.


VRONOL  [tavolo] giunto e ormai messo a tuo agio di fronte all'opposta femminile all'altezza della cintola non nascondi un'arma ma ben sì un pacchetto rosso sanguigno celato dagli indumenti spessi, la postura acquisita dall'essere iracondo è innaturale non volendo piegare o sgualcire il prezioso. poggerai entrambi i gomiti al tavolo violando lo sguardo della tua interlocutrice del tenebro tocco di nero profondo di quello sguardo che ha visto cadere i migliori. Osserverai la provocatrice avvicinarsi e indirizzarti parole che verranno catturate dall'attenzione che in essa stai riponendo, non saranno i rumori delle cucine a distrarti mentre nuovamente intraprenderai verso colei che si è avvicinata “Non ho niente da perdere, cerco alleanza e non sotterfugio, Sei stata scelta come sono stato scelto io ha far parte dell'emblema di riscossione di queste terre. Vergini da coloro che le hanno abbandonate questo territorio reclama nuovi padroni. Tutto è in vendita. '' una breve pausa mentre inarcherai appena la schiena portando la destra a scivolare sotto il manto e cingere quel pacchetto quadrato simmetrico di circa 20 centimetri per lato.   Contenente il regalo che apposta hai aspettato ordinato appositamente per colei che hai conosciuto carnalmente. '' Non ti vedo come una pedina, come i lupi ho fiutato un'essere simile a me, sarà mio interesse avere a cuore l'indirizzo dei nostri affari e cerco una come te che possa essere i miei occhi indiscreti, quel visino nasconde una bandita come me.....'' cercherai la complicità della donna non cercando di mirare alla sua fiducia quanto alla tua dimostrazione di interesse sfoderando alla fine di ogni discorso quel pacchetto rosso posizionandolo innanzi alla donna a metà strada tra te e lei.

SVETLANA_VOLKOV  [tavolo]mai lo lascia con lo sguardo, mai.Come non volesse ne spezzare quel sottile filo che si è creato volente o dolente tra loro, sia per osservarne i gesti. Lui di certo non sa nemmeno cosa voglia dire il suo cognome, poichè nemmeno lo sa....ed alla fine di quel discorso, in cui lei rimane ferma in ascolto, sol sorseggiando ogni tanto il caldo vino, direbbe piegando lievemente di lato le  labbra chiuse '' La lupa....'' chiare le parole anche se lievemente basse di tono....rimarrebbe in silenzio qualche secondo, prima di tornare a tono normale ''Così volete un alleata, per i...nostri....affari dite. Sono curiosa di capire cosa sono, e cono concorde con voi...questo territorio reclama nuovi padroni e movimento.Qui è tutto troppo piatto.'' Fa momentaneamente finta del pacchetto tra loro, che diviene solo all'ultimo, oggetto di domanda. ''E questo?'' chiederebbe andando a toccare con le mani,mollando il boccale, quel rubineo quadrato.


VRONOL  [tavolo] Esplicito e mai in contraddizione farai dell'arte oratoria mezzo di connessione per collegarti a colei che ti degna di attenzione. Aristocratico nel comportamento educato sarai comodo ora sul ligneo che ti sostiene seduto, osserverai colei che hai innanzi assumendo la consueta espressione di chi ha piani poco lindi alla causa del buon cuore. Maligno il   del caotico spezzerà nuovamente il silenzio dopo aver ascoltato lei. “ Con la parola, non si crea un fatto. Questo è quanto di più prezioso ho da offrire per suggellare la nostra alleanza '' esternando con eleganza prendendo una breve pausa che lo porterà a deglutire. '' Ti ho dato dimostrazione che quello che voglio sono solito prendermelo all'istante. sarà mio interesse averti vicina nel nome dell'ombra del ductor Leia. Femmina combattente non sceglie un'altra donna purché essa non valga . Aprilo pure. '' smetterai di parlare proprio come hai iniziato, dal nulla. aspettando che essa possa scartare quanto di più prezioso il pacchetto contiene.

SVETLANA_VOLKOV  femminili. Ma le parole dell'uomo non fanno che dargli ragione. Un sospiro appena mentre si convince di aprire il quadrato, portandolo a se, liberandolo dal fiocco, dal tessuto rosso che lo avvolge, aprendone il coperchio ligneo. Gesti eleganti e pacati, senza foga. E solo una volta visto, la decisione è tutt'altro che facile. Quel sugello diverrà fondamentale per entrambi. Gli occhi gioirebbero della vista di quella che per lei è un opera d'arte. Si limiterebbe a guardarlo, indecisa.Istanti che paiono eterni. Le mani prenderebbero poi il collare, e lo porgerebbero a lui. Sa bene che se esso compisse una mossa falsa, sarebbe per lei facile finirlo nel sonno. E non ci penserebbe nemmeno un istante, come è sicura, faccia altrettanto l'uomo. '' A voi l'onore....Loshil''    sorriderebbe di un ghigno compiaciuto la russa. E di nuovo, che si torni a danzare col fato.


VRONOL  [tavolo] Composto nel muoverti quanto attento ad ogni minimo dettaglio che vi circonda sarai propenso a portare a termine quanto hai scelto per colei che hai innanzi, con la sua volontà o meno. La osservi cercare la riposta a quel pacchetto scarlatto custodito con medita attenzione. Il contenuto inaspettato sarà segno di elogio nei confronti dell'animale al quale viene donato. ti appresti a sganciare l'anello di tenuta che racchiude il collare scarlatto con gli spuntoni armati in difesa di taglienti spuntoni lunghi 5 centimetri, il tutto corredato dal prezioso Adamantio del quale è frutto anche il guinzaglio annesso. una volta slacciato lo rivolgerai al collo della donna sganciato al collare. le tue dita si muoveranno veloci a richiuderne il gancio  spostando successivamente i capelli della donna dietro la sua nuca per chiuderlo. una volta suggellato il prezioso sarai nuovamente a cercare le parole che ti svetteranno imperioso nel contraddistinguerti tiranno. '' io per te sarò protezione, ma tradisci me e diventerò incubo. '' parlerai veloce ma marcando i tuoi sonetti rivelando che la bestia non si è assopita.  spostando successivamente i capelli della donna dietro la sua nuca per chiuderlo. una volta suggellato il prezioso sarai nuovamente a cercare le parole che ti svetteranno imperioso nel contraddistinguerti tiranno. '' io per te sarò protezione, ma tradisci me e diventerò incubo. '' parlerai veloce ma marcando i tuoi sonetti rivelando che la bestia non si è assopita. ''''dovrà essere il sangue a dividere un legame del genere, dovranno morire i porci che ci verranno contro'' Violento rintoccherai a voce alta così che tutti possano sentire, al piano di sopra la voce spiccherà chiara e solenne quanto un'avvertimento. un cenno in direzione della femmina si farà ormai chiaro diretto verso la stanza che lei conosce bene


SVETLANA_VOLKOV  [tavolo->stanza] Si lascia prendere la testa da lui, dopo averle messo qualcosa che è più legante di un anello al dito. Quella sudditanza che lei ha accettato.La lupa al giunzaglio. Sogghigna quando lui la lascia,dopo avergli donato le sue labbra nel terzo occhio, quello che tutto vede e percepisce. E saranno solo compiacenti per lei, come l'idea di assaporare il sangue dei cadaveri, le  parole che pronuncia alla fine, che sono musica all'oto. Si alza anch'essa, richiudendo la scatola e rimanendo con il collare appuntito al collo. Terminerebbe il vino caldo, mentre senza aggiungere altro, andrebbe a spostarsi dal tavolo per seguirlo nei piani superiori. Non occorrono parole, non deve sprecare fiato per spiegare cosa le passa per la testa adesso. Bastano i gesti.  Dopotutto a lei non piace nemmeno chiacchierare, conversare. Staremo a vedere in cosa si è infilata questa volta. I primi gradini andrebbero intrapresi dietro a lui, mentre entrambi, come se da li non fossero mai passati, spariscono alla vista di un futuro avventore che passasse di li, nel buio della fine delle scale...lo stesso buio che li ha messi al mondo e che li cova.
==leia==
00venerdì 15 gennaio 2016 08:55
[SM=g27836] [SM=g27836] Bravi ragazzi
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:55.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com