Il Rinoceronte

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topo1968
00domenica 26 giugno 2005 11:03



Caratteristiche generali

I rinocerontidi sono animali massicci, di dimensione e di peso molto consistenti, caratterizzati da una testa allungata; la regione facciale serve da supporto a uno o due corni, posti uno dietro all'altro; il collo è breve, il corpo è coperto da una pelle molto spessa e corazzata, quasi interamente nuda. Hanno coda piccola, e le zampe appaiono corte e robuste. I 4 piedi sono provvisti di dita munite di zoccoli separati. La bocca è piccola, il labbro superiore allungato nella parte centrale in forma di proboscite o di appendice digitiforme, mentre il labbro inferiore risulta arrotondato o tronco. La pelle forma pieghe poco sporgenti, oppure si divide in placche separate da solchi profondi, rivestiti di pelle più fine e meno rigida. E' inoltre solcata da una rete e presenta una serie di balzi a forma di borchie che le conferiscono l'aspetto di un disegno. Solo il bordo degli orecchi e l'estremità della coda, larga e piatta, sono ornati di peli. I corni, formazioni cutanee, hanno una struttura fibrosa; la base, larga e arrotondata, poggia sulla pelle spessa, senza essere impiantata nell'osso. La dentatura è incompleta. I canini mancano nelle sue mascelle. Attualmente l'area di distribuzione dei rinoceronti si limita all'Asia meridionale e a una parte dell'Africa, mentre un tempo era molto più vasta e comprendeva gran parte dell'Europa, compresa l'Europa occidentale.Tra le specie ormai estinte, va ricordato il rinoceronte lanoso provvisto di 2 corni e di un setto nasale osseo. Tutti i rinoceronti rivelano abitudini, comportamento e alimentazione simili. Abitano nelle regioni molto ricche di acqua, paludi, bordi di pascoli fertili, boschi attraversati da ruscelli. Una volta al giorno si ripuliscono e si rotolano nel limo: i bagni di fango sono indispensabili poichè la loro pelle è sensibile alla puntura degli insetti, soprattutto dei tafani, da cui cercano di proteggersi procurandosi una corazza di fango secco. Essi sono attivi soprattutto di notte, in quanto il clima molto caldo li disturba e perciò trascorrono il pomeriggio a dormire in un luogo boscoso. Il rinoceronte mangia i rami degli alberi e tutti i vegetali duri, come cardi, ginestre, canne e simili. Ma all'occasione, non rifiutano alimenti più delicati. I rinoceronti causano gravi danni alle piantagioni, poichè il loro stomaco, lungo m 1,70 e largo cm 75, richiede una grande quantità di cibo per riempirsi. Il rinoceronte cammina lentamente a passi pesanti. Il senso più fine di questo animale è l'udito, seguito dall'odorato, poi dal tatto. La vista invece è poco sviluppata. Esso è irascibile, che va in collera per un nonnulla. La stagione degli amori comincia sempre con combattimenti accaniti fra due maschi furiosi. La gestazione dura 17 o 18 mesi. Allo scadere di questo periodo la femmina partorisce un solo piccolo, che misura un metro di lunghezza e pesa da 25 a 70 chilogrammi. Il piccolo nasce con gli occhi aperti, la pelle sprovvista di peli e un rudimento di corno. La madre allatta il piccolo per quasi 2 anni, lo circonda di cure e lo difende da ogni pericolo. Man mano che il giovane cresce il corno si inclina verso l'indietro. La durata della vita di un rinoceronte può durare più di 50 anni.
topo1968
00domenica 26 giugno 2005 11:06
Dal WWF in Svizzera altre notizie
Rinoceronte

Perdere la vita per un corno: il destino dei rinoceronti
Dopo gli elefanti, i rinoceronti (Rhinocerotidae) sono i più grandi mammiferi attualmente esistenti sulla terraferma. Delle numerose specie che popolavano il nostro pianeta in epoca preistorica, oggi ne rimangono solo cinque, concentrate prevalentemente in Africa (nella savana e nelle zone di transizione) e in Asia (nelle foreste tropicali). Tutte e cinque sono a rischio di estinzione, e per il rinoceronte di Giava, di Sumatra e il rinoceronte nero la situazione è quasi disperata.

Attualmente l’Africa ospita due specie della famiglia dei Rinocerotidi, il rinoceronte nero (Diceros bicornis) e il rinoceronte bianco (Ceratotherium simum). Contrariamente a quanto fa pensare il nome, la pelle di entrambi è del medesimo colore, grigio; l’apparente diversità di colorazione è dovuta semplicemente al fango in cui sguazzano questi possenti animali, che può essere scuro oppure calcareo, biancastro. Il rinoceronte bianco può raggiungere il ragguardevole peso di 2700 chili. È la specie che ha sviluppato la forma di vita sociale più complessa: mentre le altre varietà di rinoceronte sono perlopiù solitarie, il Ceratotherium simum vive in gruppi che possono raggiungere i 14 elementi.

Le varietà di Rinocerotidi che popolano l’Asia sono tre: il rinoceronte di Sumatra, il rinoceronte di Giava e il rinoceronte indiano. A differenza dei loro parenti africani, che vivono prevalentemente nella savana, i rinoceronti asiatici si rifugiano nelle foreste tropicali. La specie originaria di Sumatra è la più minuta, un esemplare pesa mediamente “solo” 600-900 kg.

Perdere la vita per un corno

Tanto in Asia quanto in Africa, i rinoceronti sono a rischio di estinzione. I motivi sono essenzialmente due: la distruzione dei rispettivi habitat e il bracconaggio. Il rinoceronte è una preda ambita soprattutto per i suoi corni, che vengono utilizzati dalla medicina asiatica tradizionale come rimedio per svariate malattie. Anche lo Yemen importa i corni per farne manici di pugnale. Il risultato: oggi sono rimasti solo 300 rinoceronti di Sumatra e 70 di Giava, mentre per due sottospecie del rinoceronte nero la situazione è disperata: ne sopravvivono solo un paio di esemplari.

Il WWF è una delle poche organizzazioni impegnate nella salvaguardia delle specie di rinoceronte minacciate. Opera su più fronti, promuovendo il consolidamento delle aree protette da un lato e contrastando l’abbattimento abusivo delle foreste e il traffico illegale di corni dall’altro.

Nonostante il quadro sia drammatico, è ancora possibile sperare. Verso la fine del XIX secolo sembrava che il rinoceronte bianco fosse irrimediabilmente votato all’estinzione, invece oggi se ne contano 11 000 esemplari. Anche gli effettivi di rinoceronte nero hanno registrato un discreto aumento rispetto alla metà degli anni ’90, passando da 2400 a 3600 unità.
BeatAurora
00lunedì 27 giugno 2005 01:20
Grazie Topo per averci dato queste bellissime informazioni...se pensiamo che questi enormi pachidermi con una corazza da paura e quel corno che é la loro forza ma nello stesso tempo il loro punto debole...[SM=g27816]
topo1968
00martedì 28 giugno 2005 10:38
Altre Notizie sul Rinoceronte
CARATTERISTICHE:
Ciò che appare più evidente in questa specie, oltre alla mole, è sicuramente il corno o le corna
sul muso. Entrambe le specie africane e il rinoceronte di Sumatra possiedono due corna (di cui
uno più sviluppato), mentre le altre specie asiatiche ne hanno uno all’estremità del naso.
Le robuste zampe sostengo un peso notevole, che può variare dagli 800 kg (per 250-315 cm di
lunghezza) del rinoceronte di Sumatra ai 2300 kg del rinoceronte bianco (per 370-400 cm di
lunghezza).
Il rinoceronte bianco presenta un evidente gobba dietro il collo, contenente i legamenti per
sostenere la pesantissima testa.
I maschi dei rinoceronti bianco ed indiano sono molto più grandi delle femmine, mentre nelle
altre specie non c’è un’evidente differenza tra i due sessi.
Il rinoceronte bianco e nero si differenziano soprattutto per la conformazione delle labbra e del
cranio: nel primo il cranio è più allungato e permette di strappare l’erba, nel secondo il labbro
superiore è prensile e gli permette di mangiare le estremità delle piante. In realtà le due specie
presentano colorazioni simili, il nome rinoceronte nero è originato dal fatto che, in alcune
zone, ha assunto un colore leggermente più scuro per il tipo di terreno nel quale vive.
La vista del rinoceronte è scadente, tanto da non riuscire a distinguere una persona ferma a 30
m; inoltre gli occhi sono posti lateralmente e, quindi, prima osserva con un occhio e poi con
l’altro. L’udito è buono e riesce a percepire anche il suono più basso.
Una peculiarità, che lo accomuna all’elefante, è l’assenza dei testicoli all’esterno. Il pene è
rivolto all’indietro, e così l’urina è diretta all’indietro in entrambi i sessi. La femmina possiede
due mammelle tra le zampe posteriori.
VITA ED ABITUDINI:
Tutti i rinoceronti sono erbivori, e necessitano di una gran quantità di foglie ogni giorno.
Dipendono anche dall’acqua dove quotidianamente si dissetano e sguazzano nel fango, ma nel
caso in cui l’acqua scarseggi possono resistere anche 5 giorni senza bere. Il fango è
estremamente utile per proteggere la pelle dagli insetti.
La femmina è in grado di accoppiarsi dai 5 anni, anche se il primo parto giunge dopo 1-3 anni.
Nasce un unico piccolo, e si devono attendere altri 2-4 anni per un'altra gravidanza. Le
femmine si isolano per partorire. Alla nascita il piccolo è appena il 4% del peso della madre,
oscillando dai 40 ai 65 kg. Dopo circa 3 giorni il neonato è in grado di seguire la madre, la quale
è estremamente attenta e protettiva. Generalmente il piccolo rinoceronte cammina davanti alla
madre, eccetto che nel rinoceronte nero nel quale il piccoli insegue la madre. Gli accoppiamenti
si concentrano nel periodo delle piogge, cosicché le nascite avvengono dalla fine del periodo
delle piogge sino a metà della stagione secca.
Il rinoceronte è una specie solitamente solitaria, eccetto che nel periodo degli accoppiamenti e
quando la madre cresce il figlio. Tra le cinque specie, il rinoceronte bianco presenta la maggior
socialità: i giovani maschi, talvolta, creano dei gruppi e le femmine possono accettare di essere
accompagnate da maschi immaturi. Al massimo il gruppo può essere costituito da 7 individui.
Il rinoceronte ha la fama di una specie aggressiva, in realtà esso si difende caricando se
disturbato e minacciato. Il più grande fra i rinoceronti, il rinoceronte bianco, è anche il più
inoffensivo; spesso gli individui di questa specie si pongono in formazione di controllo,
ponendo la schiena una vicina all’altra e osservando l’orizzonte: questo sistema da un lato è utile
per difendersi dall’attacco di alcuni Carnivori, come la iena o il leone, dall’altro rende gli animali
vulnerabili ai cacciatori.
Se non disturbato il rinoceronte può essere un animale rumoroso, emettendo sbuffi, squittii,
ruggiti.
DOVE E’ POSSIBILE INCONTRARE IL RINOCERONTE:
In Africa possiamo ammirare i rinoceronti nero e bianco; le altre specie possono essere
osservate nel sud-est asiatico.
CURIOSITA’:Il rinoceronte è stato minacciato dall’uomo per lungo tempo. Tutte le specie di rinoceronte
sono a rischio di estinzione: la ragione è l’infondata credenza che le corna, il sangue e la pelle
abbiano un qualche potere afrodisiaco e curativo.
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