Il Caso Savonarola E Papa Borgia
Diciamo subito che due sono le cose: o si ama la Chiesa Cattolica e si soffre per i suoi peccati....oppure la si odia...non si scappa........a me piace pensare più la prima considerazione in tutta questa vicenda.....
Alessandro Borgia effettivamente non fu mica un santo, il vero dramma della Chiesa sarebbe stato se lo avesse presentato come santo.....e mentre papa Borgia è ricordato nella storia non certo come uomo pio...il Savonarola, frate domenicano, E' STATO RIABILITATO.....ed è ricordato come un santo predicatore......
In entrambi i casi...è forse venuta meno la Chiesa? .......
Premetto anche che questo spazio non vuole assolutamente sostituirsi al giudizio della Chiesa.....questo sia ben chiaro!
Quel che non si vuole comprendere è che la nomina di un papa...non INCLUDE LA NOMINA DI UN SANTO.....perchè santi ci si diventa....
Papa Borgia, ad ogni modo, seppur CONDANNABILE NELLA CONDOTTA non ha mai minato la Chiesa nella dottrina....non ha proclamato dogmi.......non ha legittimato la sua corruzione.....E LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO...Cristo ha mantenuto la sua promessa......nonostante la corruzione di alcuni.....la CHIESA E' ANCORA VIVA E ANCORA CONTINUA A SFORNARE SANTI......
Diventato priore del convento domenicano di S. Marco di Firenze nel 1491, Gerolamo è animato da una fede ardente e guidato da una dottrina severa.
Dopo il dolce Francesco D'Assisi che aveva sedotto Innocenzo III, e prima di Martin Lutero che metterà a disposizione della Riforma la potenza del suo temperamento, anche Savonarola è scandalizzato dalla decadenza degli AMBIENTI del papato..... questa è la prima verità da raccontare senza temere nulla....
Egli rivolge alla sua Chiesa questi rimproveri:
Hai profanato i sacramenti con la simonia.
La tua lussuria ti ha reso una prostituta.
Sei un mostro abominevole.
Hai edificato una casa di tolleranza.
Ti sei trasformata da cima a fondo in una casa infame.
E che cosa fa la prostituta?
Fa segno a tutti i passanti: chiunque ha del danaro entra e fa tutto quello che desidera, mentre chi vuole comportarsi bene viene buttato fuori.
E' così, o Chiesa prostituta, la vergogna di cui ti sei macchiata appare agli occhi dell'intero universo, e il tuo fiato avvelenato è salito fino al cielo.
Le parole sono crude è vero, ma segno tangibile di una situazione che degenererà con Lutero il quale punterà il suo dito accusatorio alla stessa maniera, ma la fine di entrambi così diversa la dice lunga sulla santità di uno e sul divorzio dell'altro..........
Al cospetto della corrotta Roma, egli vuol fare di Firenze, la sua città, una «nuova Gerusalemme», instaurare una contro-società senza corruzione, senza lussuria, senza crimini, una «monarchia» teocratica, il cui re senza corona deve essere Cristo. MA NON VI RIUSCIRA'.....
Lo si scambia per un profeta quando, prima dell'occupazione di Firenze da parte del re di Francia Carlo VIII, egli annuncia l'arrivo del «nuovo Ciro» destinato a rimettere in sesto l'Italia.
La sua popolarità cresce. Egli denuncia il sistema dittatoriale dei Medici che governano la città e reclama la riforma della Costituzione, della giustizia e del fisco. Il palazzo della Signoria cede davanti alla sua intransigenza.
Savonarola instaura a Firenze un severo regime di austerità che durerà quattro anni (1494-1498), vieta il gioco e le feste profane.
Questa dittatura morale, però, finisce per scontentare il popolo, diviso fra gli «arrabbiati» che combattono Savonarola e i suoi amici, chiamati per derisione «piagnoni».
Il vento gira. Il suo scontro diretto con il papa finisce male. Nel 1495, viene accusato di insubordinazione e gli viene vietato di predicare. Roma tenta prima di allontanarlo, poi di acquistarne il silenzio offrendogli un cappello cardinalizio.
Ma Savonarola, con la sua abituale veemenza, risponde al papa:
« Non voglio nessun cappello, nessuna mitria grande o piccola che sia.
Non voglio altro se non ciò che tu hai dato ai tuoi santi: la morte.
Un cappello rosso, un cappello di sangue: questo è ciò che desidero.»
La macchina infernale è ormai in moto. Nel maggio del 1497, Savonarola viene scomunicato per disobbedienza (una disobbedienza mai provata dal momento che il Savonarola terminò le sue prediche pubbliche e sempre si chinò davanti al papa). Firma la sua ultima lettera indirizzata al papa con queste parole: «Servitore inutile di Cristo».
Il 18 febbraio dell'anno successivo, predica per l'ultima volta nel duomo di San Marco.
Nel corso dello stesso mese viene arrestato con altri due frati, Silvestro da Firenze e Domenico da Pescia.
La Signoria riceve il 12 aprile un breve del papa che l'autorizza ad agire contro Savonarola e i suoi compagni.
Il 22 maggio, viene condannato a morte con gli altri due frati da un tribunale civile alla presenza di due delegati ecclesiastici. Gerolamo, Silvestro e Domenico vengono strangolati e poi bruciati il 23 maggio 1498.
La riabilitazione di Gerolamo Savonarola da parte della Chiesa cattolica è in corso; questo è indicativo del cammino di pentimento che il papa Giovanni Paolo II ha voluto far percorrere alla Chiesa.
Da una predica del Savonarola emerge questo TRISTE QUADRO......
< ....I preti ci riempiono le orecchie di Aristotele, Platone, Virgilio e Petrarca, e non si preoccupano della salvezza delle anime.
Perché tanti libri in luogo di quello che nella sua unicità racchiude la legge e la vita? (si osservi, oltre alle accuse...come i rimproveri di Savonarolo sono anche di una attualità sconvolgente )
Cristiani, voi dovreste avere sempre con voi il Vangelo; non intendo dire il libro, ma il suo spirito. [...]
La carità cristiana non abita nei libri.
I veri libri di Cristo sono gli apostoli e i santi, e la vera vita consiste nell'imitazione della Sua vita.
In questi periodo, invece, quegli uomini sono diventati libri del diavolo.
Essi parlano contro l'orgoglio e l'ambizione, ma vi ci sono immersi fino alle orecchie. Predicano la castità e mantengono delle amanti.
Esigono l'osservanza del digiuno e vivono nel lusso. [...]
I prelati [= i membri dell'alto clero] si rinchiudono nella loro dignità e disprezzano gli altri; pretendono che ci si inchini davanti a loro; essi vogliono occupare le prime cattedre [= posti] nelle scuole e le chiese italiane.
Amano che si vada loro incontro, il mattino, al mercato, che li si saluti con l'appellativo di «maestro» [...]
Non pensano ad altro che alla terra ed alle cose terrene; delle anime non si preoccupano minimamente.
Nei primi periodi della Chiesa, i calici [= quelli del vino della messa] erano di legno ed i prelati d'oro; oggi invece, la Chiesa ha calici d'oro e prelati di legno.
Oggi, la Chiesa cattolica, non solo ha riabilitato il monaco contestatore, ma si propone altresì di elevarlo agli onori degli altari.
Chi ha detto che il dissenso e la contestazione devono essere banditi dalla Chiesa?
Gli eventi della storia dimostrano, ancora una volta, che quando essi sono fondati sulla verità costituiscono il suo più idoneo strumento di purificazione.....
Purificazione di cui la Chiesa non cessa di aver bisogno. Gesù del resto aveva messo in guardia i suoi, non ha promesso uomini santi, ma uomini che avrebbero e dovranno CONQUISTARSI LA SANTITA', perchè la Chiesa, quale Progetto, la guida lo Spirito Santo, gli uomini posti visibilmente alla guida, non nascono santi....La Chiesa è in continuo cammino ed in continua TRASFORMAZIONE, alla ricerca della SUA SANTITA' VISIBILE.....la Chiesa NON crollerà mai...e non crollerebbe per un Papa immorale, ma semmai per le membra se fossero TUTTE CONTRO LA RICERCA DELLA SANTITA'....perchè la Chiesa diventa INFALLIBILE soprattutto in riflesso delle SUE MEMBRA......e non in una singola persona.....Va così specificato che Papa Borgia non è stato affatto quel "cattivone" di cui lo si accusa, ma che la questione Savonarola ruota attorno alla borghesia del suo tempo.....la quale rifiutò il Savonarola stesso alimentando la sua condanna.....
Savonarola e poi Lutero...entrambi comunque denunciarono una grave realtà....e forse grazie proprio a talune denuncie la Chiesa HA POTUTO RIFIORIRE attraverso il Concilio di Trento e con san Pio V ed altri Pontefici appunto, veramente lungimiranti contro quella corruzione.....come oggi respira la Chiesa attraverso il vento del Concilio Vaticano II....