Il vostro parere sul romanzo "Io, Cleopatra"?

Qualcuno mi ha regalato un romanzo di questa scrittrice,si tratta di "Io Cleopatra". Non l'ho ancora letto e non conosco questa scrittrice : C'è tra di voi chi sa darmi qualche informazione in proposito ? Grazie

La serie si compone di tre romanzi. A me sono piaciuti molto, anche perchè, leggendo dopo un saggio su Antonio e Clopatra, ho potuto appurare la veridicità di quanto raccontato nei romanzi.
I titoli dei tre romanzi, in ordine di lettura, sono i seguenti:
- La regina e il condottiero
-Il richiamo del Nilo
- Una passione fatale

Francis grazie allora me ne consigli la lettura,possiedo solo quello che ho citato col sottotitolo "il richiamo del nilo". Mi dai anche qualche notizia sull'autrice oltre quella che è nata a Nashville nel 1943 ?

Aspetta, non ho capito: "Io Cleopatra" dove si piazza fra i tre romanzi?
E' corretto leggerlo per primo?
Me lo ha regalato mio padre, ma non sapevo se leggerlo subito o se procurarmi prima tutti quelli della serie.

>L'ordine è questo secondo la pubblicazione :
- La regina e il condottiero
- Io Cleopatra
- Una passione fatale.

No, l'ordine esatto è quello che ho scritto io. Io Cleopatra è il titolo di tutta la serie, e viene riportato in alto in tutti e tre i romanzi.
Ovviamente i romanzi sono da leggere in fila...

Alcune note: Io Cleopatra è la storia di una passione lunga una vita: la grandiosa, avvincente, tragica avventura umana del più grande mito di tutti i tempi viene rievocata da una donna che fin da bambina ha provato attrazione per la regina d'Egitto.
Da quando aveva 14 anni Margaret George ha studiato la figura di CLeopatra, visitando a più riprese i luoghi dove lei visse e amò: L'Egitto, Roma e il Medio Oriente; approfondendo lo studio delle fonti antiche e moderne e dedicando oltre dieci anni alla stesura di questo straordinario romanzo a puntate sulla regina dea guerriera.

ricordo di averli letti; sembrava di essere lì, nei luoghi dove si svolgevano le azioni...

Ti ricordi, Luca, che te li ho inviati per posta, e poi me li hai restituiti?

-francis-, 22/11/2007 14.08:

---

Ti ricordi, Luca, che te li ho inviati per posta, e poi me li hai restituiti?

---

certo che mi ricordo...

Ho capito che dovrò procurarmi gli altri due, l'equivoco sul titoto deriva probabilmente dal fatto che l'unico che possiedo si chiama "Io Cleopatra" sottotitolo il richiamo del nilo, che rappresenta il secondo dei tre romanzi. Non potevo immaginare che gli altri indicati da Francis con precisione portano comunque titolo "io Cleopatra" con i sottotitoli di LA REGINA E IL CONDOTTIERO e UNA PASSIONE FATALE.

Bene, grazie Francis, anche io dovrò procurarmi gli altri due

Il romanzo è piacevolissimo, davvero sembra di vivere con loro.......il tappeto di petali di rosa i triclini le strade di Alessandria !
C'è un però.......le perle di Cleopatra , a meno che non fossero di fiume,forse sono una licenza letteraria ? Poi ancora ...mi pare di sapere che al tempo della regina non fosse ancora conosciuta la seta. Anche questa è una licenza o sono io in errore ?

Aggiungo per quanto riguarda le perle che,ovviamente,il mar rosso in primis e in nilo per quelle di acqua dolce, potevano essere una fonte notevole per il loro reperimento, però chiedo se esistono documentazioni al riguardo. Grazie

Cleopatra viveva ad Alessandria, pertanto sul mar Mediterraneo...
Nell'Antico Egitto non sono mai stati trovati oggetti con delle perle, ma quando visse Cleopatra ormai si era quasi all'epoca della nascita di Cristo...

La precisazione che vivesse ad Alessandria mi pare leggermente pleonastica visto che nel contesto della discussione è questa la città degli eventi che la riguardano nella fase della sua vita con Antonio.
Non mi pare che nel mediterraneo ci siano mai stati pescatori di perle e per questo motivo ho citato il mar rosso. Per quanto riguarda poi la sua epoca dal 69 AC AL 30 AC ....non ho capito se Francis vollesse intendere che le perle erano già note. Mi resta il dubbio circa quelle di fiume perchè molti anni orsono al Louvre mi pare di aver visto in una piccola vetrina una parrucca intrecciata con queste perline. Non ricordo assolutamente chi fosse indicata come proprietaria perchè allora mi colpì molto la raffinatezza dell'oggetto ma purtroppo non il nome della regina.
Mi sono comunque fatta l'idea che citare perle e sete sia stata una libera licenza letteraria di Margareth George.

segnalo, per chi volesse acquistarlo, che la trilogia è stata successivamente riunita in un unico volume che si titola proprio "Io, Cleopatra".

Recentemente l'ho fatto leggere alla mia cognatina, Pamela, la quale ne è rimasta affascinata ;)

Rettifico quanto ho scritto prima giacchè dopo alcune ricerche (solo nel web)forse devo concludere che Cleopatra conoscesse davvero le perle e quanto detto da Margareth George potrebbe essere realtà.


..........Le perle come ornamento furono, nell'antichità, indossate tanto dalle donne quanto dagli uomini, ma oltre che come oggetti preziosi con cui ornarsi, furono strumento di ostentazione del lusso,come avvenne per gli imperatori romani Caligola e Nerone,che solevano sciogliere bellissime e costose perle nell'aceto per berle: cosa che fece anche Cleopatra,regina d'Egitto, durante il banchetto offerto per sedurre Antonio..........


In effetti il più antico reperto (escludendo la cina) pare che sia una parte di collana trovata a Pasargade risalente al IV secolo AC appartenuta a principessa persiana.

Ancora un frammento a proposito delle perle citate da Margareth George,che confermerebbe la veridicita di quanto scrive e .....contrariamente a quanto pensavo !

........."Plinio ci racconta, nel capitolo 33 del diciannovesimo volume della sua “Historia Naturalis”, il leggendario aneddoto di Cleopatra che, durante un banchetto offerto a Marco Antonio, apparve ornata di due perle a forma di pera di enormi dimensioni (del valore di oltre 5 milioni di sesterzi cadauna), ottenute per successione dai Re d’Oriente.
Per dimostrare grandezza e volontà al suo ospite, dopo averne disciolta una in una coppa di aceto, bevve il miscuglio che ne risultò. Lucio Plauto impedì a Cleopatra di dissolvere anche il secondo esemplare che, dopo la caduta della regina, fu portato a Roma assieme al suo tesoro. Su ordine di Augusto, l’enorme perla fu poi divisa in due parti che, montate su un paio di orecchini, vennero offerte alla Dea Venere raffigurata in una statua del Pantheon.
Questa leggenda, di cui tra l’altro esistono diverse versioni, è oggi discutibile in alcuni dettagli, anche perchè, per dissolvere una perla di tali dimensioni, sarebbero stati necessari diversi giorni, a meno che non fosse stata precedentemente polverizzata o macerata in un acido adatto."

Facendo ricerche in proposito, ho trovato questa notizia:

---

Presso molte popolazioni antiche d'Africa si stendeva nella tomba uno strato di conchiglie: molti i ritrovamenti in Egitto, prima ancora dell'avvento dei faraoni. Sono state poi le conchiglie del Mar Rosso a fornire per secoli amuleti agli Egiziani

---

è la prima volta che mi ci imbatto... ne sapete nulla?

Facendo qualche ricerca ho scoperto che,almeno una volta,la cina forse non ha detto la primissima parola ! Mi riferisco alla seta e mi chiedo se quella indossata da Cleopatra, secondo M.Geoorge,potesse avere origine da questa :

ARCHEOLOGIA: CNR, A CIPRO SCOPERTA SETA PIU' ANTICA DEL MEDITERRANEO MENO RAFFINATA DI QUELLA CINESE, RISALE AL 1850 A.C.

Roma, 9 ago.- (Adnkronos) - Un'importante scoperta archeologica
smentisce, dopo millenni, il monopolio cinese nel campo della
lavorazione della seta. Arte che nel Mediterraneo, esattamente
nell'isola di Cipro, secondo quanto sostengono alcuni argheologi, era
nota ancor prima che i cinesi la importassero in Europa.

A trovare le tracce della presenza di questa lavorazione
tessile, e' stato il team dell'Istituto per le tecnologie applicate ai
beni culturali del Cnr, diretto da Maria Rosaria Belgiorno. In
Particolare, gli archeologi del Cnr hanno scoperto nel sito
archeologico di Pyrgos-Mavroraki alcune fibre di 'seta tortricida'
risalenti al 1850 a. C. e che attesterebbero che gia' nel II millennio
a.C. in queste zone si lavorava un filato molto simile alla seta
cinese, anche se meno raffinato. La seta vera e propria, quella del
lepidottero Bombix mori, era infatti prodotta e lavorata solo in Cina,
da cui poi venne portata in Europa solo nel VI secolo d.C.