L'Inno a Dio dell'Ultima Cena

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Stefaniskos
00domenica 27 gennaio 2008 00:14
By Anael
salve giovini!
Sono qui oggi..emmh..aspettate non ricordo ..ah si ..
Oggi..saranno state le due..mi reco ad un bar per fare il mio pranzo quotidiano..in sicilia..soprattutto a catania..stanno circolando delle tovagliette in carta con tante notizie interessanti e diverse pubblicità..bene..mentre mi accingevo a mangiare le mie crepes spianci e besciamella..ecco che noto una notizia messa appena nell'angolo..che parlava di un certo GianMario Pala e dell'"ultima cena" di Leonardo da Vinci (non mia )..
che dire?..mi sono venuti i brividi..ricercando su internet ho ritrovato quest'articolo..forse risulterà noioso a qualcuno..e certamente finirà "al fondo"..ma meglio tentare no? ..il genio di Leonardo è quantomai attuale e misterioso..

Nell'Ultima cena di Leonardo si cela un inno a Dio, con tanto di musica e parole dal significato teologico profondo. La clamorosa scoperta è di un musicista ed esperto informatico ozierese: Gian Mario Pala, che rivela la notizia solo dopo aver depositato i diritti alla Siae e presso un notaio. Non solo, uno studio legale romano è già al lavoro per vagliare diverse offerte per la pubblicazione di un libro completo di cd. Proprio ieri l'avvocato ha confermato che sono due le case editrici di livello nazionale che si sono fatte avanti e nel frattempo ci sono già contatti per la registrazione di un documentario. Non è stato facile arrivare a questo punto, molti erano infatti i dubbi e le diffidenze anche in considerazione del polverone sollevato dal Codice da Vinci di Dan Brown.

LA STORIA. Tutto nasce quattro anni fa quando Gian Mario lavora nella biblioteca comunale di Ozieri e sente parlare di una partitura musicale nascosta nel famoso cenacolo vinciano. Ma la svolta si ha l'anno successivo: il musicista incontra Loredana Mazzarella, pittrice e laureata all'Accademia, con la quale si sposa ed ha un figlio. Si trasferisce quindi a Galatone, in provincia di Lecce, e qui i due iniziano ad approfondire quella che era stata una semplice intuizione. «Abbiamo analizzato il capolavoro di Leonardo e il risultato è stato sorprendente. Nel tavolo, in particolare nella tovaglia, dell'Ultima cena è celato un pentagramma che ribaltato sui personaggi del dipinto rivela un rigo musicale».

LO STUDIO. Le coincidenze sono troppe come ad esempio il fatto che l'ultimo rigo passa sulle orecchie di tutti gli apostoli. Gian Mario individua la chiave di lettura, segue un filo logico, scova le note ad una ad una e ricostruisce la melodia. Una sorta di requiem a dodici misure. La musica viene sintetizzata e interpretata con il computer simulando l'organo a canne: il risultato lascia di stucco. «Mi sono trovato ad eseguire una musica celestiale, che dà i brividi. Non ho dormito per notti intere», confida il musicista. A questo punto si cercano le conferme, la scoperta viene rivelata alla Soprintendenza alle belle arti di Milano che ha sede proprio a Santa Maria delle Grazie dove si trova il cenacolo.

L'ATTESA. La prudenza è d'obbligo. Il primo rilievo è che all'epoca non esisteva il pentagramma e che quindi Leonardo non avrebbe potuto scriverlo. Ma poco dopo un funzionario della stessa soprintendenza invia a Gian Mario Pala la copia di una frase musicale su pentagramma composta di pugno da Leonardo e raccolta nel Codice Windsor. È la conferma che il grande genio rinascimentale ha potuto concepire un'opera che oggi si definirebbe multimediale. E qui si arriva ad un'altra scoperta incredibile. «Unendo le note del rigo - spiega Gian Mario - si ricostruisce una composizione che ritenevo costituita di lettere come fosse una frase».

LA COLLABORAZIONE.
Si rivolge ad alcuni religiosi della zona che lo indirizzano verso padre Luigi Orlando, professore di Sacra Scrittura nella Facoltà Teologica di Bari e alla Pontificia Università Antoniana di Roma. Lo studioso francescano rimane attonito dalla lettura dello scritto: si tratta di ebraico antico, la lingua dell'antico testamento. Sono tutte consonanti che vanno lette da destra verso sinistra e hanno senso compiuto. Il mistero viene quindi svelato e la frase tradotta. «Il significato del testo contestualizzato nell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, si presta a molteplici spiegazioni teologiche, che per ora lasciamo sospese in attesa di ulteriori riscontri», scrive nella nota di commento il religioso. «Anche la frase è un inno a Dio - spiega Gian Mario Pala - e conferma Cristo come redentore dell'umanità. Da quanto ho letto e mi è stato detto questo scritto pone in una altra luce la figura di Leonardo e il suo rapporto con la religione. Ma non chiedetemi di aggiungere altro, ormai è tutto vincolato dai diritti d'autore. Il resto lo leggerete nel lavoro che ho scritto a quattro mani con mia moglie e che a questo punto credo che verrà pubblicato al più presto».

LA SCOPERTA. Per i due coniugi Pala ormai questa scoperta è divenuta una missione. Ha cambiato radicalmente la loro vita e aperto nuovi orizzonti. «Ormai la voce si sta diffondendo e siamo tempestati di richieste di religiosi o studiosi d'arte ansiosi di ascoltare l'inno». A Ozieri nessuno sa ancora niente, tranne i parenti più stretti. Per tutti Gian Mario è il bibliotecario esperto di informatica e il virtuoso batterista appassionato di jazz.

vi lascio..
da amante della musica..dell'arte..e del mistero..
un bacio grande..

..Anael..

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com