La sacralità del femminile

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lilith63
00sabato 21 gennaio 2012 19:47
OloFem, la Via Femminile
Oggi sono stata ad un incontro con la dott.ssa Simona Oberhammer, l'autrice del libro OloFem, la Via Femminile (non mi sembra che ne abbiate già parlato, ma io sono appena arrivata sull'Isola, se non fosse così me se scuso.) La dott.ssa che prima di essere una scrittrice è naturopata e ricercatrice, tiene conferenze e corsi davvero interessanti.
Questo di oggi era incentrato sulla Sacralità del femminile e
sulla capacità di affrancarsi dalla parametrizzazione del linguaggio e dal pensiero prettamente maschile che correntemente usiamo anche per pensare a noi come donne, compreso tutti i concetti sempre maschili legati al Dio.
cito dalla sua presentazione:
Dentro ogni donna c'è una forza speciale:il femminile sacro.Poche però lo conoscono e lo utilizzano.
Ma quando scopriamo il femminile sacro - la presenza della Dea dentro di noi - tutto diventa più facile e gioioso:
acquistiamo una visione nuova della vita,
risvegliamo i nostri poteri, impariamo ad amare intensamente.
"e' proprio nell'anima femminile che nasce la forza indistruttibile delle donne: perchè qui abita la donna che sa,
qui ci sono le risposte ai dubbi della vita e gli stimoli al'esistenza..." dal libro OloFem.
acuni concetti:
- Entrare in contatto con il nostro corpo e risvegliare la nostra anima femminile
- La Madre Terra, il ritorno al sapere antico
- la Terra come simbolo della spiritualità femminile, il cielo per quella maschile
- L'uso del linguaggio e il significato delle parole
- ritrovare il piacere di stare con le altre donne, trasferirsi informazioni, sensazioni e insegnamenti...
la Oberhammer, come spesso capita, ha intrapreso un suo percorso con ua Maestra che le ha trasferito parte delle sue conoscenze, come le nostre nonne e le nostre madri... quando il sapere passa da donna a donna...
E' proprio vero: quando l'allievo è pronto, il maestro arriva...
Artemisianelbosco
00domenica 22 gennaio 2012 10:16
Mi sembra molto interessante Lilith: anche perchè spesso sappiamo che è questa la vita da prendere (ritrovare la Madre dentro di noi), ma soprattutto all inizio della Cerca non sappiamo bene come e dove trovarla..
Mi interesserebbe sapere bene cosa hai sentito tu durante l'incontro, per farmi un idea sul tipo di approccio della dottoressa!

lilith63
00domenica 22 gennaio 2012 18:31
Devo dire che durante l'incontro, condotto in maniera molto serena e senza intenzione indottrinante (direi in modo e con voce quasi materna, ho avuto l'impressione che la dottoressa volesse soprattutto condividere con noi le sue esperienze ed il suo percorso di donna, dopodichè aprirci alla consapevolezza dei nostri corpo, dei nostri organi, insomma del nostro essere femminili, parte di qualcosa di sacro.
Nulla di assolutamente nuovo pr me, per carità, ma con un paio di concetti interessanti e ben esplicati.
Bella la contrapposizione spiritualità maschile lineare,situata simbolicamente nel cielo e quella femminile, circolare nella Terra, con tutta la terminologia che e è associata.
Il legame inprescindibile della Donna con la Terra e la Natura con i suoi cicli, fertile, madre, che nutre, protegge e fa crescere i suoi figli. Poi tutte le rappresentazioni ancestrali della Dea e della figura femminile che la rappresentava, con le caratteristiche così tanto enfatizzate d renderla pura simbologia.
Le differenze delle socetà più antiche tipicamente Matriarcali e quelle più recenti decisamente Patriarcali, più dedite alle guerre e alle violenze.
Il rapporo degli uominicon la spiritualità che sentono come qualcosa di molto lontano da sè mentre le donne lo vivono come qualcosa di quotidiano, molto vicino.
Una cosa che mi ha colpito è che veramente noi donne abbiamo fatto l'abitudine a percepirci e pensarci sempre secondo parmetri maschili.
e non solo quando tendiamo a essere competitive o a sentirci inadeguate, ma anche nel dare giudizi, o nel lavoro.
O cosa ancora più grave, quando insegnamo ai nostri figli, che poi saranno gli uomini (nel senso di "Maschi") di domani.
Tocca a noi educare su che cosa siamo veramente, che cosa sentiamo, come vogliamo essere percepite.
Lungi da me fare del femminismo, ma devo riconoscere che se una prima liberazione (qulla ben nota) ci ha permesso di farci "considerare persone" era diretta soprattutto agli uomini, ora ce ne vorrebbe una seconda rivolta alle donne per acquisire consapevolezza di quella forza immensa che abbiamo, di quella magia, ed esserne orgogliose.

mausci
00lunedì 27 febbraio 2012 14:46
faccio una battuta...fanne pure di femminismo, che va sempre bene! :D :D a parte gli scherzi, sono molto incuriosita dall'argomento, ovviamente come tutte noi qui, e mi piace il fatto che l'autrice provi ad affrontare l'argomento del Femminino in modo olistico, senza focalizzarsi maggiormente su uno od un altro aspetto (archeomitologico, fisiologico, politico, linguistico, sociale eccetera). Non è facile, e molte persone facendo così rischiano di cadere nel "so un po' di tutto, ma non so niente davvero bene". Da come parli di questa donna invece,si capisce che ha approfondito intensamente tutti gli ambiti della femminilità. Perciò questo suo affrontare l'argomento in modo generale abbracciandone tutte le varie sfaccettature, è la dimostrazione che più si va avanti a studiare un argomento alla volta, più si capisce, si intuisce, che tutti gli argomenti si uniscono nel Gran Calderone.. ;) è molto stimolante secondo me :)
Danae_88
00giovedì 1 marzo 2012 09:46

Lungi da me fare del femminismo, ma devo riconoscere che se una prima liberazione (qulla ben nota) ci ha permesso di farci "considerare persone" era diretta soprattutto agli uomini, ora ce ne vorrebbe una seconda rivolta alle donne per acquisire consapevolezza di quella forza immensa che abbiamo, di quella magia, ed esserne orgogliose.


Ben detto!!! [SM=g27819] [SM=g27838] aggiungerei che non solo fra donne e in se stesse bisognerebbe riconoscere qualcosa di più, ma anche fra donna e uomo. Avvento lontanissimo e forse impossibile, ma spero sempre anche dopo una fine un ritorno "all'età dell'oro", intesa come ritorno alla comprensione reciproca e spontanea, naturalezza, libertà e amore incondizionato, fusione di maschile e femminile.





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