Meglio gioventù film del 2005

Secondo critico NYT Scott

Il film del 2005 che ha più colpito l'autorevole critico del "New York Times" A.O. Scott è "La meglio gioventù" di Marco Tullio Giordana. Lo ha scritto il giornalista in un articolo dal titolo "Roma in sei ore e 40 anni", che riassume il contenuto della pellicola. Secondo Scott "questo film ritorna alla tradizione della cinematografia politicamente astuta esemplificata da maestri come Luchino Visconti e Bernardo Bertolucci".

Insomma una bella soddisfazione per Giordana, gli attori (tra cui Luigi lo Cascio, Maya Sansa, Alessio Boni, Sonia Bergamasco, Adriana Asti, Fabrizio Gifuni, e Jasmine Trinca) nonch‚ per il cinema italiano di qualità, peraltro attualmente mortificato dalla mancanza di interesse da parte del governo. Nella speciale classifica di Scott, che comprende i film dell'anno che probabilmente lasceranno il segno, vengono citati anche: "La nina santa" della regista argentina Lucrecia Martel; "Misterius Skin" di Gregg Haraki; "Munich" di Spielberg, non ancora uscito in Italia; "Goog Night and Good Luck" di George Clooney; "A History of Violence" di Cronemberg"; "Brokeback Mountain, film di Ang Lee in uscita a breve in Italia e che racconta la storia d'amore gay tra due cow boy; "Broken Flowers" di Jim Jarmush con Bill Murray.

E' citato anche un altro regista italiano, Marco Bellocchio, per "Buongiorno notte", il film del 2003 su Moro evidentemente uscito quest'anno negli Usa. Insomma, "La meglio gioventù" è incluso in una lista piuttosto prestigiosa. Il critico avverte che la sua è una scelta del tutto arbitraria e personale. Ma il quarantenne A.O. Scott non è uno qualunque: laureato ad Harvard è critico cinematografico al "NY Times" dal gennaio 2000; prima era stato redattore culturale per il domenicale di "Newsday" nonch‚ collaboratore di "Slate" e "The New York Review of Books". Insomma, il suo giudizio conta.





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