Mi servono informazioni sui vostri ultras

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Cutro-rosso.blu
00domenica 13 agosto 2006 09:56
mi serve info. sugli ultras empolesi (io sono di Crotone):

voglio sapere il gruppo principale
gli altri gruppi
la politica
simbolo
il settore
amicizie-rivalità

grazie in anticipo
Empoli1920
00mercoledì 16 agosto 2006 16:28
ti rispondo io:

voglio sapere il gruppo principale BLU BOYS
gli altri gruppi IGHLIVANNUCCHI.IT
la politica ESTREMA DESTRA, MOLTI SONO MILITANTI DI F.N.
simbolo PIPPO CHE BASTONA PLUTO
il settore TRIBUNA COPERTA NUMERATA
amicizie-rivalità AMICI: REAL CERRETESE, VINCI - NEMICI: AUDACE GALLUZZO, TAVARNUZZE
Giacomov
00mercoledì 16 agosto 2006 19:16
Re:

Scritto da: Cutro-rosso.blu 13/08/2006 9.56
mi serve info. sugli ultras empolesi (io sono di Crotone):

voglio sapere il gruppo principale
gli altri gruppi
la politica
simbolo
il settore
amicizie-rivalità

grazie in anticipo



Visto che Empoli1920 è in vena di prendere per il culo, ti rispondo io !!!

Gruppo Principale: Desperados e Rangers
Altri Gruppi: Blu Boys, Chicas, Gioventù bugiarda
Politica: Sinistra
Simbolo: Prevalenza il Chè
Settore: Maratona inferiore
Amicizie: Perugia, Parma e Montevarchi
Rivalità: troppe
zeman!
00mercoledì 16 agosto 2006 20:24
esiste un gemellaggio profondo, antico col Como....
poi come dimenticare gli amici di crotone....

[Modificato da zeman! 16/08/2006 20.40]

dabustoarsizioxlempoli
00martedì 22 agosto 2006 14:42
un gemellaggio col como?!?!?!?
zeman!
00martedì 22 agosto 2006 21:11
Re:

Scritto da: dabustoarsizioxlempoli 22/08/2006 14.42
un gemellaggio col como?!?!?!?



Si bastusto col como c’era, credo ci sia ancora un gemellaggio, un gemellaggio che ha avuto una verifica vera sul campo……mi spiego meglio, empoli in c1, guidato da spalletti…..arriva alla finale dei play off, allora era una partita secca……in campo neutro….Modena….si affrontano empoli e como……chi vince va in paradiso….l’empoli dei balesini, esposito,birindelli, bianconi, ma martuscello, baldini,ecc con spalletti allenatore, affronta il como di mister scanziani….con galia in campo….
Beh vincere contava…contava molto, e quando conta possono venire fuori le peggio cose…..……ma a fine partita i tifosi del como inneggiavano all’empoli e gli empolesi al como…..e alla stazione i treni erano vicini, senza ne esercito ne eccesso di polizia……….un vittoria del calcio…..
Una tra le più belle trasferte……una campionato splendido…..ecc.

jurij
00mercoledì 23 agosto 2006 10:22
Re: Re:

Scritto da: zeman! 22/08/2006 21.11


Si bastusto col como c’era, credo ci sia ancora un gemellaggio, un gemellaggio che ha avuto una verifica vera sul campo……mi spiego meglio, empoli in c1, guidato da spalletti…..arriva alla finale dei play off, allora era una partita secca……in campo neutro….Modena….si affrontano empoli e como……chi vince va in paradiso….l’empoli dei balesini, esposito,birindelli, bianconi, ma martuscello, baldini,ecc con spalletti allenatore, affronta il como di mister scanziani….con galia in campo….
Beh vincere contava…contava molto, e quando conta possono venire fuori le peggio cose…..……ma a fine partita i tifosi del como inneggiavano all’empoli e gli empolesi al como…..e alla stazione i treni erano vicini, senza ne esercito ne eccesso di polizia……….un vittoria del calcio…..
Una tra le più belle trasferte……una campionato splendido…..ecc.




Tutto vero quello che dici ma il gemellaggio con il Como dopo quella spendida giornata ha subito un brusco raffreddamento per via dei vari riassetti della curva lariana.
Un ritorno di fiamma l'abbiamo avuto a Como in occasione della loro promozione in A quando applaudimmo la loro invasione di campo che fù ricambiata dalla loro corsa verso la ns. curva ma le distanze tra le due tifoserie erano già abissali e dopo pochi minuti di prove generali per un rinnovamento del gemellaggio capimmo che questo era soltanto un bellissimo ricordo degli anni andati.
Già l'anno seguente dopo pochi mesi da questo episodio alla prima di campionato non ci cagammo di striscio anzi per dire la verità ci furono offese incrociate che riguardavano i gemellati di entrambi.

zeman!
00mercoledì 23 agosto 2006 17:08
si, juri hai ragione, ma secondo me gli episodi da te citati, sono stati marginali, o almeno così voglio pensare.....una bella giornata di sport, un'esempio da tramandare a posteri, non può essere cancellata da due coretti, o forse qualcosa di più, ma soprattutto credo che il tutto sia nato da faide interne al tifo comasco....e questi coretti servivano soprattutto per manifestare un cambio di gerarchie interne......nulla di più,spero...
ho amici a como che ricordano con dolore il risultato sportivo, ma anche con soddisfazione per il dopo...la loro (nostra) manifestazione di civiltà, educazione ecc.
jurij
00mercoledì 23 agosto 2006 17:27
Re:

Scritto da: zeman! 23/08/2006 17.08
si, juri hai ragione, ma secondo me gli episodi da te citati, sono stati marginali, o almeno così voglio pensare.....una bella giornata di sport, un'esempio da tramandare a posteri, non può essere cancellata da due coretti, o forse qualcosa di più, ma soprattutto credo che il tutto sia nato da faide interne al tifo comasco....e questi coretti servivano soprattutto per manifestare un cambio di gerarchie interne......nulla di più,spero...
ho amici a como che ricordano con dolore il risultato sportivo, ma anche con soddisfazione per il dopo...la loro (nostra) manifestazione di civiltà, educazione ecc.



Ma infatti le amicizie personali rimagono anche se in alcuni casi i soggetti in questione non seguono nemmeno più il Como proprio per via dei riassetti della curva lariana del dopo "Fossa"....
Insomma per farla breve l'estremo spostamento a dx della curva comasca ha fatto si che la diffidenza di entrambi crescesse...
Durante l'episodio di riavvicinamento che ho citato molti comaschi giunti sotto al ns. settore ci mostrarono volantini di Forza Nuova con tanto di parole di elogio per tale movimento....(la citta di Como era sotto elezioni amministrative....)

zeman!
00mercoledì 23 agosto 2006 21:29
io voglio essere ottimista.....spero che ...come dire ...che... juri si tratti di una minoranza...rumorosa....ma che sia una minoranza....vedremo....aspettando il como in A, ovviamente!
Alex ven.
00martedì 29 agosto 2006 08:02
Jurij dice bene, è tutto finito coi comaschi. L'ultima volta a Como, quando invasero il campo per festeggiare la promozione portandosi sotto di noi, si trattò solo di un gesto dettato dall'entusiasmo della salita in A. Tant'è vero che con alcuni, attraverso la rete, ci si prese visto che questi facevano il saluto romano.
Purtroppo, anni trascorsi senza incrociarsi, il cambio generazionale e la netta inversione a destra di molte curve che ha investito anche quella di Como, ha fatto si che i contatti si indebolissero.
Solo con alcuni "navigati" di ex Fossa e Ultras son rimasti buonissimi rapporti, ma queste persone, per rendere l'idea, nemmeno frequentano più in modo assiduo la curva comasca.
Tra l'altro, non credo nemmeno che l'ambiente alla stazione di Modena, dopo lo spareggio, fosse poi tanto tranquillo, chi c'era m'ha detto che non tirava un'aria "amichevole".
jurij
00martedì 29 agosto 2006 15:07
Re:

Scritto da: Alex ven. 29/08/2006 8.02
Tra l'altro, non credo nemmeno che l'ambiente alla stazione di Modena, dopo lo spareggio, fosse poi tanto tranquillo, chi c'era m'ha detto che non tirava un'aria "amichevole".



Ho sempre avuto anche io quella sensazione.....
Negli anni si è sempre parlato di comportamento esemplare dei Comaschi ma sotto sotto qualcosa covava e vuoi l'ex gemellaggio, vuoi la ns. netta superiorità numerica, vuoi perchè il Como arrivò a quello spareggio quasi per caso, non successe niente ma l'atmosfera era molto ma molto tesa.
Anzi il ns. ultimo coro mi sembrò una colossale presa di culo e sono convinto che anche loro non piacque molto.....
Sia chiaro lì per lì non ce ne rendemmo troppo conto, troppa era l'euforia e la gioia, ma a sangue freddo ripensandoci a modino....

[Modificato da jurij 29/08/2006 15.45]

+micio+
00martedì 29 agosto 2006 19:23
Io sinceramente a Modena mi ricordo tutto abbastanza tranquillo, sia dentro lo stadio che alla stazione, anzi mi ricordo che il loro treno era due binari piu' in la dei nostri e non ci fu assolutamente niente, e badate bene se c'era astio o qulacosa con diverse migliaia di persone in una stazione ti immagini che non succedeva qualcosa, poi attenzione son già passati 10 anni da quello splendido spareggio, allora c'era il rispetto tra due tifoserie ex gemellate, adesso 10 anni dopo con la loro curva passata a destra è chiaro che i rapporti potrebbero essere in caso di reincontro piu' freddini, anche se non credo ci sarebbe ttuta sta' rivalita, penso piuttosto a indifferenza.
Max73
Alex ven.
00mercoledì 30 agosto 2006 08:10
Io, a riguardo, ricordo solo che, quando arrivai a Como quell'anno che loro fecero l'invasione a fine gara per festeggiare, appena giunto sotto lo stadio, essendo arrivato largamente in anticipo, mi portai con un amico a bivaccare nei giardini che costeggiano il lago, a bere. Da lontano scorgo una faccia conosciuta che ci viene incontro, era uno dei vecchi Ultras Como con fidanzata che, riconoscendoci, s'è avvicinato subito facendoci un sacco di feste. Subito ci si mise a parlare e lui stesso si lamentava di come la curva a Como fosse cambiata totalmente, a punto tale da demotivarlo completamente. Ricordava con nostalgia i tempi del gemellaggio ma, testuali parole: "..ragazzi io mi scuso fin d'ora se qualcosa andrà storto, purtroppo questa non è più la vecchia curva del Como che, per voi, ha sempre avuto un enorme rispetto. Per quanto mi riguarda, e parlo anche a nome dei miei vecchi compagni di curva, con voi è sempre come prima".
jurij
00mercoledì 30 agosto 2006 10:34
Re:

Scritto da: +micio+ 29/08/2006 19.23
Io sinceramente a Modena mi ricordo tutto abbastanza tranquillo, sia dentro lo stadio che alla stazione, anzi mi ricordo che il loro treno era due binari piu' in la dei nostri e non ci fu assolutamente niente, e badate bene se c'era astio o qulacosa con diverse migliaia di persone in una stazione ti immagini che non succedeva qualcosa, poi attenzione son già passati 10 anni da quello splendido spareggio, allora c'era il rispetto tra due tifoserie ex gemellate, adesso 10 anni dopo con la loro curva passata a destra è chiaro che i rapporti potrebbero essere in caso di reincontro piu' freddini, anche se non credo ci sarebbe ttuta sta' rivalita, penso piuttosto a indifferenza.
Max73



Certo Micio che è stato tutto tranquillo, nessuno lo mette in dubbio, anzi io ho parlato di comportamento esemplare dei Comaschi ma l'impressione e ripeto l'impressione fù di una tregua forzata ma non voluta fino in fondo.
Ti ripeto queste cose le ho elaborate dopo perchè a caldo talmente ero euforico che mai mi sarei potuto soffermare a pensare qualcosa di negativo ma quelle facce sul treno comasco covavano anche dell'altro oltre la sacrosanta delusione.

Tutto questo secondo la mia personalissima opinione, ci mancherebbe, quello che è successo dopo non è stato certo una diretta conseguenza di quella giornata ma di sicuro ha raffreddato un pò gli animi prima che la politica facesse il resto.
Alex ven.
00mercoledì 30 agosto 2006 12:13
...aggiungo, lo stesso anno della loro invasione di campo a Como, all'andata, quando si perse in casa 1-0, è girata voce, poi confermatami da alcuni, che quel giorno un gruppetto di Como era partito con intenzioni tutt'altro che tranquille per Empoli, poi furono fermati dagli elmetti a Firenze, non so il motivo, e non giunsero ad Empoli, segno che per loro era tutto finito, e poi diciamola tutta, chi si ricorda, quel giorno ad ogni nostro coro si sentivano ben distintamente dei fischi da parte loro, quindi...........è stato bello ma è finito, almeno, da parte mia è così.

[Modificato da Alex ven. 30/08/2006 12.14]

deboradeby
00lunedì 4 settembre 2006 12:21
ciao,
io invece (sono di lecce)mi piacerebbe sapere qual è il rapporto che avete con gli altri tifosi toscani di serie A: fiorentini livornesi e senesi...
la storia è piena di battaglie tra toscanacci
non penso che andiate d'amore e d'accordo, o no?
zeman!
00lunedì 4 settembre 2006 13:03
debora, senza H....allora per rimanere in tema storico, in un derby sentito col siena,molto sentito, fu messo uno striscione che ricordava la battaglia di montaperti,con la data e la frase :
"12xx, noi si tifava per l'arbitro".....
beh in toscana ci sono molte squadre.... diciamo che c'è avversione con pisa,siena,arezzo,invece c' amicizia con il montevarchi e a seguire il livorno, in passato c'era indifferenza con la fiorentina,ma oggi si tende sempre all'inimicizia....
è nel nostro indole essere campanilistici, e non solo tra città vicine, ma anche tra frazioni dello stesso comune....le contradee.....siamo fieri della nostra storia, anche se spesso si dimentica( 12XX....)

come va i' lecce?

[Modificato da zeman! 04/09/2006 13.06]

deboradeby
00lunedì 4 settembre 2006 13:25
a lecce siamo nauseati della fine a tarallucci e vino del calcioscandalo, ma fieri della nostra "pulizia" e di avere uno come zeman a garantircela. contro tutto e tutti..
Ma montaperti che è? pensavo che coi fiorentini ce l'aveste più che coi senesi. Dei pisani son "nemica" anch'io, Lucarelli faceva una testa...
zeman!
00lunedì 4 settembre 2006 13:28
La battaglia di Montaperti si svolse a Montaperti (Siena) il 4 settembre 1260 tra Firenze e Siena.

Antefatti
Dopo l'anno 1000, le città di Firenze e di Siena erano cresciute grazie alle attività mercantili e commerciali. I banchieri e i mercanti delle due città attraversavano l'Europa arricchendosi. Firenze era facilitata dalla via d'acqua dell'Arno, Siena dalla sua posizione lungo la via Francigena, percorsa dai numerosi pellegrini diretti a Roma e dai traffici che dalla città eterna si dirigevano verso il cuore del Sacro Romano Impero. Era lo sviluppo dell'era mercantile.

Ovviamente, gli interessi delle due città erano da tempo in conflitto, sia per questioni economiche che di pura egemonia sul territorio. Nella prima metà del XIII secolo, i confini fiorentini si spingevano a sud fin quasi a Siena.

La rivalità economica si traduceva in una rivalità politica. A Firenze avevano la supremazia i guelfi, che sostenevano la supremazia del Papa, mentre a Siena il partito predominante era quello ghibellino, alleato dell'Imperatore, in questo periodo il re di Sicilia Manfredi di Svevia, figlio naturale di Federico II.

Nel 1251 i senesi si erano legati ai ghibellini di Firenze in un patto di reciproca assistenza.

Nella guerra del 1255 Siena aveva avuto la peggio e aveva dovuto sottoscrivere un impegno a non ospitare alcun esiliato dalle città di Firenze, Montepulciano e Montalcino.

Il casus belli fu l'accoglienza data nel 1258 da Siena ai ghibellini di Firenze, esiliati dopo una tentata rivolta contro i guelfi al potere. Tra questi fuoriusciti ricordiamo il nome di Farinata degli Uberti, citato da Dante nella Divina Commedia.

A questo esilio era seguito l'assassinio di Tesauro Beccharia, Arcivescovo di Vallombrosa, accusato di complottare con i ghibellini allo scopo di farli rientrare a Firenze.

All'inizio della nuova guerra, il teatro delle operazioni fu soprattutto la Maremma dove i guelfi riuscirono a fomentare rivolte dei comuni di Grosseto, Montiano, Montemassi. Quest'ultimo sarà nei secoli teatro di operazioni militari senesi, ricordate nel famoso affresco del Palazzo Pubblico, "Guidoriccio da Fogliano all'assedio di Montemassi" (l'assedio fu dovuto ad una nuova rivolta contro Siena nel 1328).

Nel 1259 Siena ottiene l'appoggio di re Manfredi, che fornì alcune compagnie di cavalieri tedeschi comandati dal Conte Giordano D'Anglano, cugino del Re di Napoli. L'offerta fu di cento cavalieri, e stava per essere ritenuta non adeguata dagli ambasciatori senesi. Ma questi, su consiglio di Farinata degli Uberti, accettarono. L'idea era che, una volta che le bandiere di re Manfredi fossero state coinvolte nello scontro, questi sarebbe stato costretto a inviare ulteriori rinforzi.

Nei primi mesi del 1260 le truppe tedesche piegano la resistenza dei comuni maremmani.

Questo suscitò la reazione della lega guelfa, guidata da Firenze, che fece muovere un esercito di trenta-trentacinquemila uomini a difesa dei comuni riconquistati dai ghibellini senesi. L'esercito guelfo si accampò alle porte di Siena, nei pressi di Santa Petronilla, nella zona nord vicina alla Porta Camollìa, attuando un assedio il 18 maggio. I cavalieri tedeschi e quelli senesi attaccarono l'accampamento nello stesso giorno e le operazioni si protrassero fino al 20 maggio. I cronisti delle due parti descrivono in modo diametralmente opposto l'esito dei combattimenti, a seconda dello schieramenti per cui parteggiavano.

Il 20 maggio i guelfi interrompono l'assedio e mentre una parte prosegue il cammino verso la Maremma, il grosso ritorna a Firenze.

Durante le operazioni del 18 maggio, tutti i cavalieri tedeschi furono uccisi e le insegne di re Manfredi trascinate nel fango dai fiorentini ed esposte al ludibrio pubblico nella città guelfa. Questo spinse re Manfredi ad inviare in luglio ulteriori e più consistenti aiuti a Siena, nel numero di ottocento cavalieri. Aiuti arrivarono da Pisa e dagli altri ghibellini toscani.

Questo dà ulteriore respiro ai senesi, che riconquistano Montepulciano e Montalcino, stazione strategica a sud, sulla via Francigena.

La battaglia
La lega guelfa comprendeva, oltre a Firenze, Bologna, Prato, Lucca,Orvieto, San Gimignano, San Miniato, Volterra e Colle Val d'Elsa. Il suo esercito si muove di nuovo verso Siena, con la giustificazione della necessità di riconquistare Montepulciano e Montalcino. Per quanto consigliati altrimenti da Tegghiaio Aldobrandi degli Adimari, i comandanti fecero passare l'esercito alle porte di Siena anche perché desiderosi di rivalsa dopo la scaramuccia di maggio e si accampano nelle vicinanze del fiume Arbia, a Montaperti, il 2 settembre 1260. In tale giorno gli ambasciatori guelfi consegnarono un ultimatum al Consiglio dei Ventiquattro, il governo di Siena, che fu respinto, seppure con qualche incertezza di una parte favorevole alla trattativa.

Per meglio motivare i cavalieri tedeschi, fu deliberato di corrispondergli una doppia paga grazie ai fondi forniti da Salimbeno de' Salimbeni (la cui famiglia fonderà nel 1472 la banca Monte dei Paschi).

Le cronache indicano in trentamila fanti e tremila cavalieri le forze della lega guelfa. Le forze ghibelline ammontavano a ventimila unità, composte da ottomila fanti senesi, tremila pisani e duemila fanti di re Manfredi. A loro, si aggiungevano i fuorisciti fiorentini, i bonizzesi, nonostante in quel momento Poggiobonizio fosse occupato dai fiorentini, e i cavalieri tedeschi.

Nello stesso giorno, la città, in solenne processione guidata da Buonaguida Lucari, fu dedicata alla Madonna in cambio della sua protezione durante la battaglia. A quel tempo, nella Cattedrale di Siena era conservata sull'altare maggiore la Madonna dagli Occhi Grossi, attualmente esposta presso la Pinacoteca Nazionale di Siena.

Il 3 settembre l'esercito senese-ghibellino guidato da Provenzano Salvani uscì da Porta Pispini, diretto al Poggio delle Repole, in prossimità dell'accampamento guelfo, che si era spostato nel frattempo sul Poggio delle Cortine da dove poteva controllare i movimenti dei ghibellini. Una leggenda narra che i senesi fecero sfilare il proprio esercito per tre volte davanti all'esercito guelfo, cambiando ogni volta i vestiti con i colori dei terzi di Siena cercando di far credere che le proprie forze fossero tre volte più numerose di quello che fossero in realtà.

La mattina del 4 settembre l'esercito ghibellino, superato il fiume Arbia, si prepara alla battaglia. Era formato da quattro divisioni, che si posizionarono sul campo di battaglia così da tentare una manovra d'accerchiamento.

La prima divisione, guidata dal conte d'Arras, doveva attaccare i guelfi alle spalle al grido d'invocazione di San Giorgio. La seconda, guidata dal conte Giordano d'Anglano, e la terza, guidata dal senese Aldobrandino Aldobrandeschi, dovevano impegnare frontalmente l'esercito guelfo, nonostante il sole contrario e la pendenza del terreno. La quarta, comandata da Niccolò da Bigozzi, era posta a guardia del carroccio senese.

Un'altra delle leggende relative alla battaglia, ricorda la figura del cavaliere tedesco Gualtieri d'Astimbergh il quale, avendo il privilegio di attaccare per primo, dopo essersi avvicinato lentamente ai nemici, caricò lancia in resta il capitano dei lucchesi che fu trapassato da parte a parte. Dopo aver recuperato la lancia, uccise altri due cavalieri e poi, persa l'arma, si fece largo tra i nemici con la spada. Nelle prime fasi della battaglia, non solo i fanti guelfi ressero ai primi attacchi dei ghibellini, ma contrattaccarono a loro volta. Questo spinse la quarta divisione di Niccolò da Bigozzi a contravvenire agli ordini e intervenire lasciando la difesa del carroccio senese.

Dopo alterne fasi della battaglia, verso il pomeriggio partì un contrattacco dei ghibellino-senesi.

È in questa fase che si verificò l'episodio di Bocca degli Abati. Questi, seppure al fianco dei guelfi fiorentini a causa di complicati interessi e alleanze, era in realtà di parte ghibellina. Alla vista del contrattacco senese, Bocca si avvicinò al portastendardo fiorentino Jacopo de' Pazzi e gli tranciò di netto la mano che reggeva l'insegna. Questo causò un notevole sconcerto tra le fila guelfe. Su quanto questo episodio sia stato importante per l'esito della battaglia, ci sono da secoli opinioni controverse.

Oltre a questo episodio, in questa fase dalle file ghibelline si alzò l'invocazione a San Giorgio, segnale per la prima divisione, quella del conte d'Arras, che attaccò i fiorentini alle spalle. Il conte stesso uccise il comandante generale dei fiorentini Iacopino Rangoni da Modena. È a questo l'inizio della rotta dei guelfo-fiorentini. I ghibellini si lanciarono all'inseguimento e iniziarono "lo strazio e 'l grande scempio che fece l'Arbia colorata in rosso" (Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto X, 85) durato fino all'arrivo della notte. Si calcola che le perdite siano ammontate a diecimila morti e quindicimila prigionieri in campo guelfo, di cui 2500 e 1500 fiorentini, e 600 morti e 400 feriti in campo ghibellino.

Solo al calare della notte i comandanti ghibellini diedero l'ordine di salvare la vita di chi si fosse arreso, uccidendo comunque tutti i fiorentini che fossero stati catturati. Questi ultimi, uditi i comandi della parte avversa, cancellarono dai vestiti i segni di riconoscimento e si mescolarono ai loro alleati per aver salva la vita.

Ancora una leggenda racconda della vivandiera Usilia che, da sola, catturò 36 fiorentini salvandogli allo stesso tempo la vita. Il sacco al campo guelfo permise ai ghibellini di catturare quasi diciottomila animali tra cavalli, buoi e animali da soma.

Le bandiere e gli stendardi dei fiorentini furono presi e lo stesso gonfalone di Firenze fu attaccato alla coda di un asino e trascinato nella polvere.

Dopo la battaglia
Il 13 settembre del 1260 i guelfi fiorentini abbandonarono la loro città e si rifugiarono a Bologna e a Lucca, considerando di non potersi più trattenere a Firenze per paura delle rappresaglie dei ghibellini. A Lucca si rifugiarono anche i guelfi delle altre città partecipanti alla lega sconfitta.

I senesi avanzarono in territorio fiorentino, conquistandone alcuni castelli.

I ghibellini fiorentini fuoriusciti rientrarono nella città dell'Arno il 27 settembre 1260 e si insediarono al governo della città. Tutti i cittadini furono furono fatti giurare fedeltà al re Manfredi. Le torri e le abitazioni dei fiorentini di parte guelfa furono rase al suolo, così come era stato fatto contro i ghibellini nel 1258.

Alla fine dello stesso mese fu convocata a Empoli una dieta delle città e dei signori della Toscana di parte ghibellina per discutere come rafforzare il ghibellinismo toscano e consolidare nella regione l'autorità del re. Ad Empoli, i rappresentanti di Siena e Pisa sostennero la distruzione di Firenze, alla quale si oppose il ghibellino fiorentino Farinata degli Uberti, salvandola da ulteriori distruzioni.

Dopo Montaperti, il 18 novembre, il papa Alessandro IV scomunicò tutti i sostenitori di re Manfredi in Toscana.

Se da una parte la scomunica in realtà rafforzò il partito ghibellino, che il 28 marzo 1261 si strinse in alleanza contro i guelfi toscani, a lungo termine fu presa a pretesto dai capi guelfi d'Italia e da molti stranieri per non pagare i debiti contratti con i mercanti e i banchieri senesi, con conseguenze serie sull'economia della città.

Il 25 maggio 1261 il papa Alessandro IV moriva e questo sembrava decretare la definitiva vittoria del partito ghibellino su quello guelfo.

In realtà, nel giro di pochi anni la fazione guelfa riprese il potere in Toscana e già nel 1269 Siena subì una grave sconfitta da parte di Firenze nella Battaglia di Colle, durante la quale trovò la morte lo stesso comandante senese Provenzano Salvani.

[Modificato da zeman! 04/09/2006 13.49]

deboradeby
00lunedì 4 settembre 2006 13:35
succinta come spiegazione.. comunque non ho capito perchè tifavate per l'arbitro... sono un po' dura eh!! [SM=g27828]
Alex ven.
00lunedì 4 settembre 2006 13:39
..perchè tra Firenze e Siena non se ne fa una [SM=g27820]:
zeman!
00lunedì 4 settembre 2006 13:44
no, prima non c'era un astio con la fiorentina, anzi per certi versi una sorta di indifferenza, dovuta soprattutto al fatto che prima degli anni ottanta le nostre strade non si erano mai incontrate....anche durante i primi anni di serie a, ci furono manifastazioni di simpatia, che facevano pensare addiruttura ad un futuro gemellaggio.....poi siamo stati anni senza incontrarci, e dopo la nostra vittoria a firenze, dell'empoli di spalletti i rapporti si sono un po' freddati....ma il picco di antipatia è stato toccato l'anno del fallimento della fiorentina, coinciso con noi nuovamente in a .....furono messi cartelli vicino all'ingresso della strada di grande scorrimento pisa,empoli,firenze....che riportavano :" per la serie A, proseguire di 30km," non la presero bene....poi anche una maglietta empolese gli è rimasta un po' su gozzo che riportava "la toscana del pallone siamo noi!".....
ma non sono stati solo questi piccoli sfottò a incrinare un po' il rapporto...dagli anni '80 la curva fiesole cuore del viola è via via cambiata.... ecc.
sino ad arrivare all'ultima partita giocata ad empoli con atti di vandalismo, da parte dei viola, che hanno pagato con la squalifica del campo....ecc.

p.s.Zeman....quello vero, un mito....vi si aspetta in A,almeno io, e soprattutto prendetevi il posto della juve....come godrei che nello spareggio per la A, vedere il lecce che seppelisce di gol la juve [SM=g27828]

quando non si tifa per nessuno.....se i "nemici" si annientano tra loro....evitano la fatica di doverli poi annientare...(un po' la politica che attuava l'impero romano per difendere i suoi confini nel nord....prima che arrivasse attila)

[Modificato da zeman! 04/09/2006 13.48]

punta marina giallorossa
00martedì 22 maggio 2007 03:38
ciao sono un tifoso del ravenna....e vorrei sapere se ci sono dei contrasti tra le due tifoserie.?

CONTADINI SIAMO ARRIVATI..CESENA E RIMINI STESSA GENTE STESSA MERDA
zeman!
00martedì 22 maggio 2007 06:54
Re:

Scritto da: punta marina giallorossa 22/05/2007 3.38
ciao sono un tifoso del ravenna....e vorrei sapere se ci sono dei contrasti tra le due tifoserie.?

CONTADINI SIAMO ARRIVATI..CESENA E RIMINI STESSA GENTE STESSA MERDA



io non ti rispondo, non mi piace il tono, manca un grazie finale e poi le offese gratuite agli altri...
ciao
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