Monfalcone Q.121

Pagine: [1], 2, 3, 4
Liviones
00giovedì 16 settembre 2010 13:28
lavori in corso
Trincee ripulite, e una ricostruzione per scopi didattici ( così mi è stato riferito )













La vecchia trincea





Una chicca.....!!!!!!!









Klainer Pal e S.Stock









Vecchia trincea

-Nico77-
00giovedì 16 settembre 2010 13:44
[SM=g7348] [SM=g7348]
grazie ciao..
kleiner pal
00giovedì 16 settembre 2010 13:45
Si, il lavoro è a scopo didattico, e ben poco invasivo nel complesso.
Inoltre il tutto è facilmente asportabile senza effetti collaterali. E' una zona già fortemente alterata dai lavori dell'esercito italiano negli anni 50 per le postazioni della guerra fredda, che proprio in zona insistono su tanti pezzi di trincea, riutilizzando anche numerose caverne.
E senza realizzazione della zona didattica, e contributi conseguenti, anche gli altri lavori non sarebbero stati possibili, esempio la riscoperta di Villa Boston.
Infatti il problema principale di questi parchi tematici è la ricerca di contributi sicuri ogni anno, almeno per i lavori di manutenzione.
Gira60
00giovedì 16 settembre 2010 14:35
Sarò anche "fissato"...tutto discretamente ben fatto..ma perchè devono per forza usare il cemento ???? anche se non ricostruivano il parapetto della scala forse cambiava qualcosa nel capire che quelli erano i gradini di una trincea ???

la mia è solo una domanda .....

ciao
lemberg
00giovedì 16 settembre 2010 14:54
Penso che il muretto rifatto (come era e dove era) serva a rendere sicuro il passaggio. Il Parco tematico è un luogo dove è stata spesa fatica ricerca e conoscenza... a differneza di altri luoghi!

Lemberg
Liviones
00giovedì 16 settembre 2010 15:15
Sono d'accordo con Gira, per secoli abbiamo usato i muri a secco, perchè usare il cemento che a " mio " giudizio, rovina quello di buono che è stato fatto!!! O forse è più facile....?
kleiner pal
00giovedì 16 settembre 2010 15:56
Sopra le scalette e sopra la galleria a fianco verrà riposizionato il blocco di cemento originale del tetto del bunker osservatorio, del peso di svariati quintali, e il muretto originale, di cemento, non era ricostruibile con i pezzi a disposizione.
D'altra parte di cemento "moderno" su quota 121 praticamente non ce n'è.

Sai qual'è il problema? Che sembra tutto troppo "nuovo", ma all'epoca era tutto nuovo.

Un anno e il legno avrà la sua patina.

Il problema piuttosto è un'altro... il prossimo anno ci saranno i fondi per la manutenzione?

Ho visto tanti lavori da rifare, invasi dal verde.
remida72
00giovedì 16 settembre 2010 16:32
E siamo sempre alle solite...
44° sul Lemerle
00giovedì 16 settembre 2010 17:55
per i sacchi di terra mi sembra, finalmente, sia stato usato tessuto e non plastica come purtroppo in moltissimi altri casi
kleiner pal
00giovedì 16 settembre 2010 18:40
Sacchi di iuta, come quelli veri, 1 euro cadauno...

Basta volerli cercare e si trovano.

Imbevuti nel verderame per eliminare i batteri, riempiti di sassi e terra e poi cosparsi di carbolineo... vediamo quanto durano.

E' difficile ricreare un ambiente che era destinato alla distruzione e al rimaneggiamento continuo in maniera il più possibile fedele.
.marcoma.
00martedì 21 settembre 2010 22:47
lavori in corso
Intanto ringrazio Roberto-Kleiner Pal per i commenti positivi al lavoro che stiamo svolgendo; tra l'altro il giorno stesso eravamo anche in diretta telefonica cantiere-ufficio :( per le prime considerazioni sui metodi di ricostruzione utilizzati.
Metodi che uniti a fatica ricerca e conoscenza, per citare Roberto-Lemberg, ci hanno consentito di vincere il bando regionale e finanziare l'intervento così ben documentato da Liviones.
Anche il cemento utilizzato, poco per la verità, rientra nel progetto in quanto per garantire l'accesso in sicurezza ai siti e la loro fruibilità a TUTTI questi vanno consolidati, ovviamente senza esagerare con l'impiego. Impiego verificato e approvato dalla Soprintendenza sulla base dei computi allegati alla documentazione di progetto che ricordo è opera di Silvo Stok in quanto architetto (figura indispensabile in ogni intervento di recupero che si vuole condurre a norma di legge). Last but not least la ricostruzione, si basa su documentazione originale ed è del tipo "reversibile" per cui si può ritornare allo stato di fatto iniziale senza grandi complicazioni ed anche questi sono metodi che vanno o meglio andrebbero seguiti negli interventi ricostruttivi dei siti.
Spero di aver risposto alle diverse domande, anche se preferirei farlo durante una visita al parco tematico GG di Monfalcone.

Marco Mantini

PS: La manutenzione successiva o meglio lo sfalcio del verde è un punto dolente principalmente per due motivi: a bassa quota la vegetazione è sempre un problema, acuito dal fatto che il verde cresce in modo esponenziale a causa degli inverni sempre più miti; sfalci costanti condotti dalle due alle quattro volte all'anno sono costosi in un momento di vacche magre come questo. Si rimedia con interventi di minima che consentono di mantenere i siti se non a prato inglese almeno dignitosi ed accessibli nei periodi di maggiore afflusso (questo vale per i visitatori; un pò di verde non ha mai fermato gli appassionati...).
Liviones
00mercoledì 22 settembre 2010 11:06
X marcoma
Per la manutenzione ( taglio del verde ) ci sono dei problemi con eventuali volontari? Ovvio parlo da ignorante riguardo leggi,regolamenti ecc. ecc.
v980144
00mercoledì 22 settembre 2010 12:56
grazie Marco
per le spiegazioni e la disponibilità...
mi fa piacere rivedeerti da queste parti e derimere subito la questione...
almeno così le immagini sono corredate da una reale spiegazione
dello stato dei recuperi...e nn sono solo fonte di polemica...

cosa che auguro avvenga sempre meno...


Spero di aver risposto alle diverse domande, anche se preferirei farlo durante una visita al parco tematico GG di Monfalcone.



e visto che rimbalzano le "voci di elezioni"...
mi sai che hai "vinto" una bella candidatura a GUIDA
sulle alture di Monfalcone per una delle prossime
escursioni di cimeetrincee, magari nel prossimo gen-feb!

sempre che accetti, ma visto che sei uno dei fautori del
recupero della zona, chi meglio di te, può farci tornare
indietro nel tempo??

fede
kleiner pal
00mercoledì 22 settembre 2010 12:57
Il problema principale per la manutenzione sono i volontari... troppo numerosi... purtroppo.
Mauro A.
00mercoledì 22 settembre 2010 15:25
Ringrazio per l'intervento da parte di Marco che ha posto ulteriore chiarezza sui lavori, gia' in buona parte spiegati bene da Kleiner Pal, e ben fotografati da Livio posso aggiungere anch'io, confermando quello scritto da Fede che sarebbe bello e sopratutto interessante che una delle prossime escursioni di Cime possa essere fatta proprio su quei luoghi, a lavori finiti.

Un Salutone

Mauro
Max D.K.
00mercoledì 22 settembre 2010 16:12
In parte sono d'accordo con Daniele quando chiede se era necessario rifare il muretto in cemento "moderno", ma penso che questo serva per dimostrare come era fatta la tincea in origine.
Penso che al giorno d'oggi si poteva fare anche un simil-cemento d'epoca, ma sarebbe stato un falso storico del tutto inacettabile.
A mio parre dovrebbero dipingere le parti fatte in cemento moderno con un colore sgargiante in modo che distacchi completamente dal resto dell'opera, e dovrebbero mettere dei cartelli che spieghino perchè quel pezzo di trincea è così dipinto.

Saluti.

lemberg
00mercoledì 22 settembre 2010 17:44
La metodologia di "ricostruzione" raccomandata anche dalla celebre legge è proprio quella applicata: riconoscimento a vista delle parto rifatte e loro eventuale possibile demolizione per tornare all'orgiginale. Proprio come fatto a Q 121.

Lemberg
kleiner pal
00mercoledì 22 settembre 2010 19:46
Ripeto, se fossero stati disponibili tutti i pezzi del muro originale, e se fosse stato possibile a livello di statica, sarebbe stato ricostruito l'originale.

Invece il peso che dovrà sostenere un domani ha portato alla scelta di rifarlo ex novo.
Gira60
00mercoledì 22 settembre 2010 19:48
Grazie per i chiarimenti...la mia domanda sorgeva proprio dal fatto che, almeno dalle foto di Livio...tutto era ben fatto e quel pezzo di cemento appunto "stonava" in mezzo a tutto il resto ......

per Max..ti ringrazio per essere in aprte d'accordo con me, mentre io non sono d'accordo con te...dipingere quel muretto avrebbe solo creato un altro ecomostro come quello di bocchetta campiglia ..ora entrata monumentale [SM=g7366]

ciao
.marcoma.
00mercoledì 22 settembre 2010 22:34
lavori in corso
Rispondo non a caso con lo stesso titolo di ieri perchè l'intervento non è ancora concluso. A fine lavori il muretto rifatto (che forse non arriva a 3 mq, niente rispetto alla superficie recuperata) nemmeno si vedrà perchè la scelta ricostruttiva è finalizzata a...

insomma lo vedrete sul posto se avrete la pazienza di seguire me e Silvo Stok in escursione il prossimo anno...
Ovviamente, come ha scritto KPal, ci avrebbe reso più felici e facilitati poi, l'esistenza dei frammenti originali, cosa non facile da riscontrare in un posto che ha subito in oltre 90 anni diversi interventi distruttivi e ricostruttivi per cui la domanda è : cos'è originale??
Marco M.

PS: dimenticavo i volontari. Presto fatti due conti. Per un intervento di pulizia su un'area come quella di q.121 senza l'ausilio di mezzi meccanici servirebbeo almeno 10 persone in grado di utilizzare bene decespugliatori a filo e a lama e la motosega;
Per fare le cose bene ed in regola andrebbero:
- assicurate;
- tarsportate in sito;
- fornite di indumenti a norma (scarpe da cantiere, tuta, guanti, casco con visiera);
- attrezzate con almeno 5 decespugliatori ed una motosega;
- forniti di carburante e pezzi di ricambio;
- forniti almeno della merenda;
- dirette da persone competenti per evitare di perdere la giornata e, peggio, danni al verde.
Questo oltre all'autorizzazione forestale in caso di interventi su alberi.
Ora il costo d'acquisto degli indumenti e delle attrezzature fa convenire un appalto periodico ad una ditta.
Qualcuno obietterà scrivendo che indumenti ed attrezzature si possono riutilizzare e che quindi la spesa verrebbe sostenuta una tantum.
E' vero. Però trovatemi i volontari che ritornano a tagliare l'erba perchè di questo si tratta; per esperienza diretta in zona (che possono confermare sia K-Pal che Lemberg) si trovano volontari a palate quando c'è da scavare un sito per riportarlo alla luce ed anche questi diminuiscono quando l'intervento è reiterato nel tempo (andare a lavorare di pala e picco per tre, quattro, cinque domeniche di fila diventa pesante, per non parlare poi dei problemini casalinghi...). Figuriamoci quando si tratta di andare a fare giardinaggio, può andare la prima volta ma già la seconda ci si trova in quattro gatti.

Per farla breve si tratta di effettuare un lavoro e non di trascorre qualche ora fuori casa per cui, al momento, vale quello che ho scritto ieri: "Si rimedia con interventi di minima che consentono di mantenere i siti se non a prato inglese almeno dignitosi ed accessibli nei periodi di maggiore afflusso".

Comunque non dispero, magari per la prossima stagione...
Liviones
00domenica 17 ottobre 2010 13:09
Ieri 16-10 rappresentazione per scolaresche sulla Q.121. Il famoso muro in cemento serve per sostenere la copertura del bunker fortificato, in sei pezzi del peso di 18 Tonnellate.





















kleiner pal
00domenica 17 ottobre 2010 15:06
Si può fare di più, ma anche molto di meno. Accontentiamoci?
.marcoma.
00domenica 17 ottobre 2010 16:40
Un grazie a Liviones per le immagini e a tutti coloro chi ieri hanno partecipato all'iniziativa premiando lo sforzo organizzativo che sta dietro all'evento.

Per Roberto/Kleiner Pal: cosa intendi con: "Si può fare di più, ma anche molto di meno. Accontentiamoci?"
A leggere i tuoi precedenti interventi su questo post mi sembra che ti stai contraddicendo o no?

Marco
nello69
00domenica 17 ottobre 2010 17:00
Per par condicion non avendo giudicato il recupero del trincerone (zugna) se non prima di averlo visto personalmente farò altrettanto con questo sito.

Gradirei spiegazioni su quell'impianto di apparecchiature elettroniche... [SM=g7071] spero che non simulano voci, spari ecc..

Ciao Nello
kleiner pal
00domenica 17 ottobre 2010 17:04
Per il recupero didattico, ok, per i figuranti si può fare di più.
Feldwache IV
00domenica 17 ottobre 2010 18:57
Rappresentazione interessante, anche le foto.
Complimenti e rispetto per il lavoro e la organizzazione.

Purtroppo i capelli lungi e le suole delle scarpe in gomma, il tascapane portato in modo non coretto [SM=g7347]
Sono anche le cose piccole che sono importanti.

Portare sotto la giubba una camicia autentica, documenti personali d'epoca,...fa tutto parte di una rappresentazione perfetta.

Non per criticare - che e sempre piu facile che il "fare" - ma per dare una idea per una prossima volta.

Feldwache IV
viking-77
00lunedì 18 ottobre 2010 07:29
Mi associo sui capelli lunghi! Inguardabili! Per il resto bisogna premiare anche gli sforzi fatti da chi ha organizzato la rappresentazione e il coinvolgimento della scolaresca! Prossima volta oltre al posto di primo soccorso allestite anche un posto per il barbiere.......(perdonatemi la battuta).
Inoltre vorrei sapere anch io cosa fosse quella piattaforma digitale. Se servisse a riprodurre suoni Nn mi piacerebbe. Meglio usare castagnole! Il botto/vampa/puzzo conferisce molta realtà! Niente a che vedere con una cassa acustica.
lemberg
00lunedì 18 ottobre 2010 09:20
E' bene chiarire.

Cominciamo da Viking: la piattaforma digitale serve a me (lo speaker) e alla musica. Nelle "mie" rievocazioni non ci sono botti e vampe, la guerra è sottaciuta e raccontata. Credo che tu sappia meglio di me com'è quella vera, di ieri, di oggi, di sempre... e non c'è barba di rappresentazione che possa dare l'idea. A mio avviso poi non è quello che chiamo "gioco di guerra" a dare il tono alla rievocazione, ma il livello della didattica.
Ci sono poi i gruppi che fanno del gioco di guerra la bandiera stessa della rievocazione, ma non è quella la mia via.

Lemberg
viking-77
00lunedì 18 ottobre 2010 09:26
Questo mi rincuora! Avevamo giä parlato di come sia sbagliato giocare alla guerra. Perö lemberg, i capelli lunghi no!!!! Poi come detto anche da feldwache, sono solo osservazioni che spero aiutino per la prossima volta! Nn è facile lavorare su queste cose. Soprattutto quando si deve colpire i sentimenti di una scolaresca!
lemberg
00lunedì 18 ottobre 2010 11:13
Cerco di spiegare.
Mi occupo delle rievocazioni per conto di Sentieri di Pace da una decina d'anni, impostandole come ho spiegato prima. Chi sono però i "partecipanti" a queste giornate? da una parte abbiamo gruppi costituiti, come i Grigioverdi del Carso, gruppo storico locale composto TUTTO da appassionati. Poi c'è il gruppo che ruota attorno a SdP (Gruppo rievocazione Monte Sei Busi)composto da persone che SONO di loro rievocatori e indossano uniformi di proprietà e da altri "volontari" che vengono chiamati alla bisogna. E qui arrivano i capelli lunghi eccetera. Va da se che so bene quanto stoni, ma non li posso nemmeno rifiutare. Come vedi sono per lo più ragazzi giovani che magari si appasioneranno e miglioreranno, o come tanti che lo facevano scompariranno attratti da altre cose. Aprrezzo insomma la buona volontà e faccio ... quello che posso, illustrando anche, ma dipende dal pubblico, i problemi legati al mondo della rievocazione storica.

Grazie comunque per i consigli che sono sempre bene accetti! [SM=g7348]

Lemberg
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:29.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com