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7 maggio 2007
Francia : fallisce perquisizione, magistrati restano fuori dall'Eliseo
di Giulia Alliani
Fabienne Pous et Michèle Ganascia, i due magistrati francesi che indagano su presunte pressioni politiche relative alla morte del giudice Borrel, avvenuta nel 1995 a Gibuti, hanno tentato invano di effettuare una perquisizione all'Eliseo il 2 maggio scorso.
All'Eliseo i magistrati volevano perquisire gli uffici che curano i rapporti con l'Africa. L'Eliseo, dal punto di vista giuridico, e' considerato zona militare, e quindi i magistrati, sulla base di un articolo del Codice di Procedura Penale (1), avevano fatto domanda al governatore militare di Parigi, Xavier de Zuchowicz, perche' fosse garantito loro l'accesso al palazzo presidenziale.
I magistrati, accompagnati dai cancellieri, hanno atteso all'ingresso per circa un'ora e mezza ma, alla fine, non e' stato loro consentito di procedere sulla base dell'articolo 67 della Costituzione francese (2), secondo cui il Presidente della Repubblica, nel corso del suo mandato, non puo' essere oggetto di richieste di testimonianza, di indagini, di perquisizioni o di ispezioni. Nel corso dell'indagine, che deve anche verificare se vi siano state pressioni politiche, sono gia' stati perquisiti i ministeri degli esteri e della giustizia.
Sul caso, il quotidiano "Le Figaro" ha chiesto il parere di due giuristi. Secondo Bertrand Mathieu, professore a Parigi I (Pantheon-Sorbonne), e presidente dell'"Association francaise de Droit constitutionnel", il nuovo articolo 67 della Costituzione e' stato scritto proprio per evitare tutto cio' che puo' costituire una forma di costrizione sul presidente della Repubblica, e sulla sua attivita', nel corso del mandato. Ne deriverebbe quindi il diritto di negare l'accesso ai magistrati all'Eliseo.
Di diverso avviso Michel Tropper, professore emerito di Diritto Costituzionale a Parigi X (Nanterre), secondo cui l'argomento invocato dall'Eliseo non ha nulla a che vedere con l'azione dei giudici del 2 maggio scorso: l'articolo 67 della Costituzione protegge il capo dello Stato durante l'esercizio delle sue funzioni, ma cio' non costituisce ostacolo a che i giudici effettuino atti di istruzione a riguardo di funzionari della Repubblica. I magistrati potrebbero quindi effettuare perquisizioni e rivolgere domande all'interno degli uffici dell'Eliseo che curano i rapporti con l'Africa.
NOTE
(1)
- Articolo 698-3 del Code de procédure pénale :
«Lorsque le procureur de la République, le juge d'instruction et les officiers de police judiciaire sont amenés, soit à constater des infractions dans les établissements militaires, soit à rechercher, en ces mêmes lieux, des personnes ou des objets relatifs à ces infractions, ils doivent adresser à l'autorité militaire des réquisitions tendant à obtenir l'entrée dans ces établissements.»
«Les réquisitions doivent, sauf nécessité, préciser la nature et les motifs des investigations jugées nécessaires. L'autorité militaire est tenue de s'y soumettre et se fait représenter aux opérations.»
«Le procureur de la République, le juge d'instruction et les officiers de police judiciaire veillent, en liaison avec le représentant qualifié de l'autorité militaire, au respect des prescriptions relatives au secret militaire. Le représentant de l'autorité militaire est tenu au respect du secret de l'enquête et de l'instruction.»
(2)
- Articolo 67 della Costituzione francese del 4 ottobre 1958:
«Le Président de la République ne peut, durant son mandat et devant aucune juridiction ou autorité administrative française, être requis de témoigner non plus que faire l’objet d’une action, d’un acte d’information, d’instruction ou de poursuite. Tout délai de prescription ou de forclusion est suspendu.»
«Les instances et procédures auxquelles il est ainsi fait obstacle peuvent être reprises ou engagées contre lui à l’expiration d’un délai d’un mois suivant la cessation des fonctions.»