Una volta ho creato un cartoncino seguendo un esercizio di visualizzazione creativa:
Ne venne fuori un'immagine triplice di Dea, composta da Artemide(lì era l'Arcano Maggiore "La Forza", la fanciulla con il capello che apre le fauci alla fiera), Ecate ("la Luna") e Selene.
Dirvi che da quando sono piccola sono letteralmente affascinata da questa triplice Dea è poco.
Quando in Italia venne fuori Sailor Moon, io ne ero pazza.
Adoravo soprattutto le immagini di Serenity come pricipessa della Luna.
Artemide è l'immagine dell'adolescente.
E' selvaggia e pura nelle sue reazioni non mediate, è la fanciulla che ancora non conosce il mondo maschile, presa com'è dal suo cerchio di compagne, e che lo evita con il disgusto tipico di certe ragazzine preadolescenti(come io lo sono stata un tempo).
E' la donna che vive per sè, con un'attenzione focalizzata che le permette di concentrarsi su ciò che desidera fare, senza smarrirsi emotivamente dietro a quelle che lei percepisce come distrazioni.
E' davvero l'archetipo della Fanciulla.
Nel libro di Jean Shinoda Bolen "Dee dentro la Donna" Artemide è la coscienza focalizzata, è Atlanta che corre fiera nei boschi a caccia di belve feroci, vive la sua vita e non si cura degli uomini.
Mentre invece nelle donne troppo spesso è sviluppato lo spirito di nutrice e crocerossina, e facilmente mettiamo da parte i nostri impegni, le nostre passioni, pur di occuparci degli altri, anche e spesso a sproposito.
Artemide ci chiama alla nostra natura selvaggia, che appartiene a noi sole e ho sentito molte donne mature rimpiangere i tempi della giovinezza in cui sembrava che ci fosse coraggio per affrontare tutto il mondo.
E vive nei boschi perchè il bosco è l'archetipo del limen, della soglia che separa il noto dall'ignoto, la società dal caos.
Il bosco è il selvaggio, è dove i bimbi delle fiabe si smarriscono e incontrano le streghe, è dove ciò si va per propiziarsi un oracolo.
E' dove i principi si smarriscono e incontrano le fate, e dove le donne si smarriscono e incontrano gli spiriti bianchi.
Dovremmo sempre conservare in noi il ricordo della via per il bosco sacro, per il nemeton dove la dea ci attende con le nostre verità.
Credo di amare Artemide perchè incarna lo spirito dell'adolescente che, nonostante tutto, ancora mi anima alla mia veneranda età.