Palmi (RC)

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vanni-merlin
00giovedì 30 marzo 2006 00:08
Palmi




All'etsremità meridionale della Calabria tirrenica, difronte alle Isole Eolie, è situata Palmi, che, con l'ordinata geometria delle sue case, dei suoi viali e delle sue piazze, si allarga sul piano di un esteso terrazzo inciso sul fianco settentrionale del monte Sant'Elia, che dell'Aspromonte è il contrafforte più avanzato sul mare. Qui le pendici del Sant'Elia sfumano in una serie di colline, che si dilungano fino alla foce del Petrace, presso Gioia Tauro. Mentre kungo il mare le colline formano un lungo ciglione che è come una balconata ariora sul Tirreno; verso l'interno si fondono in una pianura ondulata che è, appunto, la Piana di Palmi, la più fertile e popolosa pianura di Calabria.
Per la posizione in cui è posta: di essere cioè, a mezza costa tra le spiagge sabbiose di Tauriana, le scogliere di Roccaglioso e della Marinella e la spalliera spallosa del Sant'Elia, Palmi ha il privilegio di essere città di mare e di colle e goderne, perciò, il duplice beneficio influsso.

La bellezza del luogo è resa ancora più attraente dalla varia e ricca vegetazione, in cui, accanto a rigogliose palme ed a giardini di aranci, assumono mole e forme inusitate gli ulivi: quegli ulivi che Maxime du Camp, venuto a Palmi nel 1860, al seguito della spedizione dei Mille, definì più belli degli ulivi di Smirne o dell'Attica.

Ma non è soltanto Palmi un luogo di bellezze naturali; essa è anche una città in cui la storia ha avuto svolgimenti interessanti fin da quanto è stata fondata, nel X secolo, dai profughi di Tauriana, scampati ai saccheggi ed alla distruzione della loro città. Dapprima è stato uno sviluppo lento, perchè, durante il Medioevo, la trama della storia, in queste contrade dell'estrema Italia peninsulare, si svolgeva nei borghi e nelle cittadine fortificate dell'interno; poi, a poco a poco, ma più specialmente dopo il XV secolo, la vita ed i traffici rifluirono verso la costa e così Palmi cominciò ad ingrandirsi, diventando un centro attivo di commerci e di industrie. Queste funzioni decaddero sul finire del XVIII secolo, in seguito al terremoto del 1783, quando le filande della seta non furono più rifatte ed i depositi dell'olio furono trasferiti e ricostruiti a Gioia. Dopo di allora subentrarono funzioni politico-amministrative, quando Palmi fu elevata, nel 1816, a capoluogo di distretto (Circondario). Fu questo un fatto che diede alla città un primato soprattutto di ordine culturale e spirituale, potenziato dall'essere Palmi sede di importanti uffici giudiziari, di organi amministrativi, di istituti scolastici, di musei e biblioteche. Ciò agevolò la formazione di una larghissima classe di professionisti, che diedero a Palmi decoro e nomea di città colta ed intellettuale. Tale nomea ha avuto ed ha larghe risonanze anche in campo nazionale, ove si ponga mente che qui ebbero i natali uomini illustri nella cultura, nelle lettere, nelle arti».
(Luigi Laquaniti)




da: www.i-2000net.it/palmi/storia/index.html

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