Pieve di Cadore (BL)

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vanni-merlin
00sabato 1 aprile 2006 10:20
Pieve di Cadore




Pieve di Cadore, "città d'arte" per la ricchezza del suo patrimonio storico, artistico e ambientale, e "città murata del Veneto" per la presenza nel proprio territorio di un sistema difensivo di età moderna (fine del sec. XIX), costituito dalle fortificazioni di Monte Ricco, Batteria Castello e Col Vaccher.

Fin dall'epoca romana, in virtù della sua strategica posizione geografica, Pieve di Cadore assunse e mantenne un ruolo politico, amministrativo, religioso e culturale di riferimento per il Cadore: ne sono oggi testimonianze visibili il quattrocentesco Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore - istituzione secolare di governo dei Cadorini - e la chiesa arcidiaconale di S. Maria Nascente, con i tesori che custodiscono; nonché le antiche residenze del centro storico, molte delle quali delimitano la bella piazza Tiziano, con la statua raffigurante il grande maestro nativo di Pieve. La sua casa natale, monumento nazionale, è anch'essa parte del centro storico, i cui edifici attestano i cambiamenti apportati alla tipologia architettonica tradizionale dalla ricchezza economica conseguente alla dominazione veneziana.

Pieve di Cadore ospita inoltre tre realtà che, per eccezionalità e rilevanza, rafforzano la sua identità di "città d'arte"; e sono il Museo Archeologico, sito nel palazzo della Magnifica Comunità, tra i più importanti del Veneto, con i suoi reperti paleoveneti, romani e celtici provenienti dalle località di Lagole e del centro Cadore; il Museo dell'Occhiale, tra i più ricchi al mondo per la qualità e quantità delle sue raccolte; la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, voluta dalla Magnifica Comunità e dal Comune di Pieve e sostenuta dai più importanti Enti pubblici e privati del Bellunese: una istituzione che ha il compito di promuovere la ricerca e la conoscenza su Tiziano e sul Cadore e inoltre di assumere iniziative culturali.

Tra gli interventi di valorizzazione del locale patrimonio archeologico, vi è la campagna di scavo - tutt'ora in atto - che ha riportato alla luce nell'area del Municipio i resti di una casa romana del II sec. d. C. (scoperta nel 1951) particolarmente interessante poiché sono visibili il sistema di riscaldamento a hipocaustum e la pavimentazione a mosaico a decorazione geometrica. La Chiesa Arcidiaconale - fondata probabilmente nell'XI secolo - dedicata a S. Maria Nascente, è la chiesa madre del Cadore per la quale, tra il 1560/65, Tiziano dipinse la pala di S.Tiziano. Cancellata nel XVIII secolo la sua struttura medievale con il rifacimento che oggi si vede, restano le opere che vi sono custodite a testimoniare il passaggio di più genti e più culture, a dimostrazione di come Pieve, attraverso la sua chiesa, abbia saputo riconoscere e unire le diversità.




da: www.pievedicadore.org/

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