Prete rifiuta di celebrare un funerale

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Delfy87
00lunedì 2 ottobre 2006 15:18
Don Gaetano è stato costretto a lasciare la chiesa scortato dai carabinieri
Lui si difende: "Ordini superiori". E il vescovo lo giustifica: "Ha applicato le norme"
Sulmona, l'assalto dei fedeli al parroco
"Ha rifiutato il funerale a un divorziato"

I parrocchiano di Bagnaturo hanno costretto don Gaetano ad abbandonare la chiesa
SULMONA - La "rivolta" dei fedeli, ieri, ha costretto don Gaetano, ad uscire dalla chiesa di Bagnaturo scortato dai carabinieri. I parrocchiani sono rimasti fuori ad attenderlo, per contestarlo con urla e applausi di scherno. Una scena surreale scatenata dal rifiuto, da parte del prete, di celebrare la messa funebre ad un divorziato.

"Ordini superiori" ha spiegato il parroco ai cronisti, nella concitazione dell'uscita dalla chiesa. Ordine, a quanto pare, del vescovo di Sulmona, monsignor Giuseppe Falco. Con lui, don Gaetano ha concertato l'applicazione, alla lettera, del diritto canonico per quello che si è trasformato ormai in un caso. Certo è che Fernando Scipione, 47 anni, morto d'infarto sul suo tir, durante una trasferta di lavoro a Messina, ieri è stato sepolto senza funerale. Dopo la tragedia, i familiari avevano chiesto di poter fissare il rito funebre, ma il parroco, aveva temporeggiato, inusualmente.

Alcune ore dopo, aveva opposto il diniego con motivazione ufficiale: impossibile, per lui, officiare messa per un divorziato, essendo il defunto venuto meno al sacramento del matrimonio. È stato solo concesso l'uso della chiesa per la veglia funebre. La messa no. La notizia è rimbalzata per i vicoli antichi del borgo suscitando dapprima incredulità, poi sgomento e rabbia.

È stata la seconda moglie di Fernando Scipione a coagulare lo sdegno in rivolta, sino alle soglie della chiesa parrocchiale e a quelle auto dei carabinieri che prendevano in consegna la Punto Fiat di uno spaventato parroco. "Un uomo bravo, onesto e lavoratore come Fernando è stato trattato come una persona indesiderata" ha raccontato la donna in lacrime. "È uno scandalo, se ne deve andare", hanno tuonato in coro altri parrocchiani. "Anche mio padre era divorziato", sottolinea la signora Amalia, un'altra contestatrice "e alla sua morte ha avuto qui il suo giusto funerale".

Il vescovo, interpellato sulla vicenda, ha replicato che don Gaetano "ha applicato le norme, non ha quindi fatto altro che rispettare, in piena autonomia, quanto stabilito dalla nostra religione".

(2 ottobre 2006)
Boypoe
00lunedì 2 ottobre 2006 15:50
Norme?
Nostra religione?
Stabilito?
Da chi?
Io non posso credere che al 2.006 esistano ancora queste cose..allora credo che la maggior parte del genere umano non dovrebbe avere un funerale?
Che storia e' questa?
[SM=x660453]
BeatAurora
00lunedì 2 ottobre 2006 20:58
[SM=x660459] Non ci posso credere....
Trattato come fosse una bestia...anzi "la Bestia"
Io caccerei sia il prete che il vescovo... [SM=x660456]
Z.Cinzia
00lunedì 2 ottobre 2006 23:27
Mammamia ....davvero da non credere! [SM=g27812] [SM=g27818] [SM=g27826]

Ma perchè alcuni preti sono così? [SM=x660454]


Menomale che ne ho conosciuti tanti altri in gamba!!!!! [SM=g27822]




[SM=x660315]
BeatAurora
00martedì 3 ottobre 2006 00:09
Fortunatamente si, esistono anche i Preti che rispettano gli esseri umani...
Lancerei un sassolino a favore del Prete in questione, lui eseguiva gli ordini del Vescovo... [SM=x660456]
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