Posso dire la mia? Ho visto tutte e 10 le parti della conferenza, ma, non me ne voglia il dott. Pattera, nonostante tutto mi trovo d'accordo con il rappresentante del CICAP su quasi tutta la linea!
Come lui dichiara, anch'io mi sento tutt'altro che scettico a priori su quest'argomento, ma per quanto cerchi non riesco a trovare UN singolo argomento che dimostri per lo meno l'esistenza di tale problema. Dal dibattito è emerso che non esiste una definizione di scia chimica, che non è assolutamente vero che le scie di condensazione si formano solo al di sotto di 7000 metri, dei 40°C e sopra il 70% di umidità e che non possono permanere più di 2 minuti, inoltre non si sono riuscite a portare prove concrete di rotte effettivamente anomale da parte degli aerei in questione. Per di più è emerso che non esistono analisi in grado di dimostrare la presenza effettiva di elementi chimici estranei nel terreno o nell'aria a seguito della manifestazione di scie chimiche, visto che i valori rilevati in definitiva sembrano sempre ben al di sotto dei livelli consentiti. Anzi, un geologo presente in sala ha ricordato che alluminio e silicio sono componenti non indifferenti della crosta terrestre, e di conseguenza della polvere presente in atmosfera, dunque al disotto di certi livelli non rappresentano un'anomalia né tantomeno un pericolo.
Al che mi chiedo, cos'è che rende persone tutt'altro che portate alle fantasticherie come Giorgio Pattera e Carlo Rofena così certe dell'esistenza di queste scie?? Che prove ci sono di cui ancora non ho sentito parlare?