STREGHERIA: Come Diana generò Aradia

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stregaviolet )O(
00sabato 16 aprile 2005 21:10
tratto dal Vangelo delle Streghe di Leland

"Questo e' il vangelo delle Streghe: Diana amava profondamente suo fratello Lucifero, Dio del Sole e della Luna, Dio della Luce (splendor), cosi' fiero e orgoglioso della propria bellezza che per questo fu cacciato dal Paradiso.
Diana ebbe da suo fratello una figlia, a cui diedero il nome di Aradia (1).

A quei tempi, c'erano molti ricchi e molti poveri sulla terra. I ricchi rendevano schiavi i piu' poveri.
Allora c'erano molti schiavi che venivano trattati crudelmente: in ogni palazzo c'erano torture, in ogni castello c'erano prigionieri. Molti schiavi fuggivano. Si davano alla macchia nelle campagne: percio' divennero ladri e malfattori.
Invece di dormire, di notte tramavano la fuga, rubavano ai loro padroni e poi li assassinavano.
Cosi' abitavano sulle montagne o nelle foreste come rapinatori e assassini: e cio' per evitare la schiavitu'.


Diana disse Un giorno a sua figlia Aradia:

E' vero che tu sei uno spirito,
ma tu sei nata per essere ancora
mortale, e tu devi andare
sulla Terra e fare da maestra
a donne e uomini che avranno
Volonta' di imparare la tua scuola
che sara' composta di stregonerie.

Non devi essere come figlia di Caino
E della razza di quelli che son divenuti,
scellerati e infami a causa dei maltrattamenti,
come Giudei e Zingari,
tutti ladri e briganti,
tu non diventi...

Tu sarai (sempre) la prima strega,
la prima strega venuta al mondo.
Tu insegnerai l'arte di avvelenare
di avvelenare (tutti) i signori,
di farli morti nei loro palazzi.

Di legare lo spirito dell'oppressore;
E dove si trova un contadino ricco e avaro
insegnerai alle streghe tue alunne
come rovinare il suo raccolto
con tempesta, folgore e baleno,
con grandine e vento.

Quando un prete ti fara' del male
del male colle sue benedizioni,
tu gli farai (sempre) un doppio male
col mio nome, il nome di Diana
Regina delle streghe...

Quando i nobili e i preti vi diranno:
"Dovete credere nel Padre,
nel Figlio e in Maria"
rispondetegli sempre:
"Il vostro Dio Padre, suo Figlio e Maria
sono tre diavoli...

Il vero Dio Padre non e' il vostro Dio
io sono venuta
per distruggere la gente cattiva
e la distruggero'...

< e lavorate male e molto
soffrite anche la prigione;
ma pero' avete un'anima
un'anima piu' buona
e nell'altro mondo voi starete bene;
e gli altri male >>



Ora, quando Aradia ebbe imparato a compiere ogni sorta di stregoneria e a distruggere la razza infame degli oppressori, insegno' ai suoi discepoli quest'Arte e disse loro:


Quando io saro' partita da questo mondo,
qualunque cosa avrete bisogno,
una volta al mese, quando la luna
e' piena,
Dovete venire in luogo deserto,
in una selva tutte insieme,
e adorate lo spirito potente della vostra regina
di mia madre Diana, e chi vorra' imparare la stregoneria,
Che ancora non conosce
mia madre le insegnera' tutte le cose sconosciute.
Sarete liberi dalla schiavitu'!
E cosi' diverrete tutti liberi!
E come segno della vostra vera liberta'
uomini e donne nei vostri riti
sarete tutti nudi.
fino a che non sara' morto l'ultimo degli oppressori.
Farete il giuoco del moccolo di Benevento,
e farete poi una cena cosi'."


stregaviolet )O(
00lunedì 18 aprile 2005 19:12
volevo fare una piccola riflessione su come viene vista la Dea nell'ambito della stregheria... il nome della Dea stregonica è Diana e viene identificata cone la regina delle Streghe e con la Luna.. questi aspetti sono molto chiari, mentre nelle altre tradizioni la dea raramente assume un nome che poi mantiene sempre ed è più considerata nelle sue infinite forme..
Diana è la regina delle streghe e traspare tanto il suo amore per le Sue figlie, mentre per chi la disprezza di solito è riservata una brutta fine.. quindi oserei dire che sia piuttosto vendicativa (vedete Diana e i Bambini). Chiede di essere venerata alla luce della Luna e in cambio offre dei doni a chi la ascolta anche se questo particolare non mi piace molto personalmente perchè sembra che i doni che faccia siano quasi una forma di contentino/pagamento per essere venerata... questa è una parte che condivido molto poco..
anche nelle formule del vangelo di Leland si dice quasi sempre "se questa grazia tu mi farai..." e si dice qualcosa che si farebbe se si fosse ascoltati, quasi ad attirare la sua attenzione...
ecco... questo modo di adorarla e di rivolgersi a lei non mi piace... ma sono gusti personali...
voi cosa pensate della figura della dea stregonica? che sensazioni vi dà?

)Amani(
00lunedì 25 aprile 2005 14:18
anche io non condivido molto questo modo di adorarla....e tantomeno come viene presentata!
Ha un aspetto troppo umano e troppo lontano dalla Natura, mi sembra quasi Dio dell'Antico Testamento...[SM=g27818]
LadyShadows
00domenica 26 novembre 2006 19:50
anche io ho quel libro e la mia impressione è stata proprio come la vostra... tra l'altro sotto certi punti sembra anche un po' crudele, non credete?
Ithilla
00domenica 26 novembre 2006 23:51
ogni cosa va inquadrata nel suo contesto...
questo testo, come altre tradizioni, altre religioni, è frutto di un periodo storico particolare...
è un ribellarsi con forza all'oppressione del cristianesimo...

porta con se retaggi di antiche tradizioni e di antiche dee, solo che non bisogna soffemmarsi ad una prima lettura.



stregaviolet )O(
00lunedì 27 novembre 2006 01:35
Infatti, col tempo e l'esperienza si potrà leggere con occhi diversi.
Io stesso un anno fa (o più) ho detto che mi sembrava troppo "spietato" ma ora come ora apprezzo molto questi scritti per la forza, il potere e la bellezza.
In relazione ai tempi, poi, come dice Ithilla, sicuramente c'è un motivo se questi pezzi sono così forti. Cercano almeno un pochino di ripagare i roghi subiti tempo prima e di riacquistare, forse, qualcosa che è stato sottratto con la forza.
Poi magari sono solo sensazioni, ma questo è ciò che tutto questo mi comunica.

Aylwyn Opalmyst
00mercoledì 13 ottobre 2010 09:46
Scusate se riesumo questo vecchio post, spero di non andare OT.
Leggendo alcuni vostri commenti in merito alla "brutalità" del rapporto strega-divinità che appare negli scritti di Leland, relazionata al periodo storico a cui tali scritti fanno riferimento, mi è tornato alla mente un brano di un libro letto un paio di mesi fa , inerente i processi per stregoneria tenutisi qui in Italia, ("La Signora del Gioco,la caccia alle streghe interpretata dalle sue vittime" di Luisa Muraro).

In uno degli atti dei processi del 21 giugno 1518 contro Benvegnuda detta la Pincinella di terra di Navi di Valcamonica(vicino a Brescia) "striga qual fo brusada" viene riportata la dichiarazione di uno dei testimoni. In questa dichiarazione appare uno degli scongiuri recitati (si presume) dall'imputata, e diceva:

"Io te sconzuro et si te strenzo te Zoan, ti Antoni et ti Isepo, che ti debbi così far affocar el cor, el corpo, la mente e la volontà de la tal persona, che la non possi andar nè star nè requiar, nè polsar, nè bever, nè manzar, nè dormir fina che non la fa la mia volontà".

Il dialetto è un po' datato ma non è difficile scorgere la stessa intimidazione segnalata nei canti di Leland circa 400 anni dopo.
Non viene espressamente invocata Diana ma tre nomi di presunti defunti. Il senso finale di minaccia è comunque esplicito e fa presupporre che l'usanza fosse quindi già radicata da diverso tempo.
Che ne pensate?


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