Sessant'anni senza diventare adulti

Il 2 ottobre del 1960 vennero pubblicate per la prima volta le strisce di uno dei fumetti più famosi ed intelligenti di sempre. I Peanuts, di Charles Schultz. E questi bambini, nati saggi e sarcastici, hanno smesso di essere pubblicati il giorno dopo la morte del loro creatore. Da buon eterno Peter Pan, Schulz non ha lasciato eredi che continuassero a raccontarci di questi bambini. E nessuno di loro è mai diventato adulto. E perchè poi? Il mondo, visto più o meno ad un metro e trenta dal suolo, ha meno segreti!

Il più autobiografico, si dice, fra i personaggi di Schulz. Testardo, timidissimo, vittima ideale. Ho sempre ammirato però il fatto che non molla mai....E prima o poi quel dannato aquilone si metterà a volare....

Pestifera sorella di Linus, ha però il fascino della vera "stronza" sia pure in miniatura.


"Quando sei in dubbio, attacca una lagna!"

Forse il più sarcastico fra i Peanuts. Tutti conoscono la storia che non si stacca mai dalla sua coperta. Ma forse tutti portiamo a spasso la nostra fissazione. Solo che non si vede!

La sorella minore di Charlie Brown. Innamorata di Linus e capace di dire "pane al pane e vino al vino" anche alle maestre! Un mito in miniatura


Una delle sue battute più belle
[rivolta alla nuova maestra] Mi chiamo Sally Brown ed odio la scuola. La prego non pianga.

Il bracchetto all'inizio non parlava. Poi addirittura si è dato alla letteratura!



"Un'intera montagna di ricordi non uguaglierà mai una piccola speranza."

Attenzione, nelle striscie dei Peanuts le note che circondano questo personaggio sono veramente quelle del suo adorato Beethoven! Ma secondo voi, con Lucy, ci è o ci fa?



"Lucy: Dice qui che alcuni studiosi ritengono che Beethoven fosse negro.
Schroeder: Davvero? Vorresti dire che in tutti questi anni sono andato avanti a suonare musica Soul?"

IIIIIIIIII


"L'uccello pigro non cattura neppure il verme pigro!"
Parola di Snoopy

Innamorata non corrisposta di Charlie Brown, che per lei è "Ciccio", è un personaggio volitivo e pieno di energia, ma anche roso da dubbi esistenziali. Ma com'è che tutti la amano tranne quello che vuole lei?



[Alla maestra] Sa cosa diceva Oscar Wilde, signora? Diceva: nulla d'importante può venir insegnato. Niente di personale, signora. Continui pure.

Troppo belli! Quanta compagnia ci hanno fatto e quante risate! Adoravo Linus con la sua coperta, il mio figliolo più grande era soprannominato Linus perchè lui non dormiva senza uno straccetto morbidissimo che dovevamo portarci dietro dappertutto, altro che ciuccio!!!

Sono cresciuta leggendoli e spesso a scuola, quando non avevo voglia di ascoltare qualche lezione, prendevo quaderno e matita e mi divertivo a disegnarli. In verità disegnavo anche quando stavo attenta, boh mi concentravo meglio.