Sulle orme di Ulisse

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Frida07
00mercoledì 14 maggio 2008 21:12

Un viaggio nei luoghi che furono tra i più affascinanti del mondo antico, cercando tutte le novità turistiche della prossima estate. Per una vacanza diversa, tra i piaceri di oggi e quelli di ieri.

Le vallate surreali della Cappadocia, un labirinto di torri e crepacci, pinnacoli e castelli scavati nella roccia chiamate Camini delle fate, perché è un paesaggio davvero da fiaba quello che si presenta appena arrivi. Oppure le cascate d'acqua pietrificata di Pamukkale, cristallizzate in stalattiti di un bianco abbagliante. Poi c'è il fascino di Istanbul con le sue moschee, il palazzo Topkapi, antica residenza dei sultani trasformata in museo, e il Gran Bazar, il più grande mercato coperto del mondo che si snoda in un dedalo di vicoli. O ancora i siti di archeologici di Efeso, Mileto, Eraclea che raccontano millenni di storia; oppure Smirne e quel che resta della mitica Troia.

È una Turchia sospesa tra oriente e occidente, terra di contrasti in bilico tra passato e presente, dove fiaba, leggende e storia convivono, quella da cui partiamo per un itinerario sulle orme di Ulisse che, dopo aver lambito in più punti la Grecia insulare e peninsulare, porta fino in Tunisia, su quella che Omero chiamava l'Isola dei Lotofagi e oggi è Djerba. Una Turchia dove alle suggestioni della storia si uniscono quelle della natura e al viaggio culturale è possibile abbinare un soggiorno al mare, ad esempio a Bodrum (una delle novità proposte dal 2 al 15 giugno da Azonzo Travel& 02-36513294, il sito) il modo migliore per ammirare i suggestivi scorci che la costa turca offre, là dove l'Egeo si fonde con il Mediterraneo, è noleggiare un caicco, la tipica goletta, e andare alla ricerca di insenature nascoste, resti archeologici: partono da Antalya, la perla della Costa Turchese, nel sud della Turchia, diverse proposte di una settimana in goletta (www.alpitour.it). .


Dalle coste meridionali turche fare un salto a Cipro è facile: negli ultimi anni l'isola si va affermando come meta trendy per i giovani. È qui, sempre secondo la mitologia, che dalla schiuma del mare nacque Venere. Qui, alcune delle spiagge più belle del Mediterraneo, da dove partire con immersioni o semplice snorkeling alla scoperta dei fondali marini. Mentre, sempre per restare in tema mitologico, escursioni nell'interno conducono fino alle pendici del monte Olimpo.

In Grecia, tra le novità, c'è Skafidia, nel Peloponneso, di fronte all'isola di Zante: località di vacanza dell'Atene bene che ha il pregio di coniugare un soggiorno al mare con tour all'insegna della storia. La sua spiaggia nel 2006 è stata premiata come la migliore della Grecia e si trova a 30 km dalle rovine di Olimpia e Delfi (www.alpitour.it). Sempre nello Ionio, seguendo la rotta di Ulisse, altra fermata a Corfù, raggiungibile dall'Italia anche con traghetti e navi veloci: qui, nell'antica Scheria su cui regnava Alcinoo, il nostro eroe fu trattenuto prima tornare a Itaca.

Il mito è di casa a Creta, dove ancora viva tra i resti del palazzo di Cnosso è la leggenda del Minotauro. A Naxos, dimorò Arianna, abbandonata da Teseo. È la natura a fare da padrona, rimanendo nelle Cicladi, a Ios, Isola dell'Amore, con le sue vallate verdi e le coste frastagliate. Nell'arcipelago del Dodecanneso, l'isola di Karpathos appare come una lingua di pietra, stretta e lunga, adagiata nel mare. Ancora intatta dal punto di vista naturalistico, Alonissos, la più settentrionale delle Sporadi: vivono qui gli ultimi esemplari di foca monaca, specie protetta alla quale è dedicato il Parco marino di cui l'isola fa parte (www.ente-turismoellenico.com & 06-4744249).

Per la Grecia classica, tra le novità c'è un tour nel Peloponneso "paese senza tempo" che in 6 giorni con partenza da Atene si snoda attraverso Micene, Epidauro, Olimpia per arrivare a Kalamata, patria delle famose olive e poi ancora le grotte di Diros, Sparta e la fortezza di Mystras. A bordo di yatch o velieri è possibile diventare i protagonisti di una personalissima Odissea nello Ionio alla scoperta di Corfù, Lefkas, Cefalonia, Itaca, Zante e Parga (www.turisanda.it).

Ultima fermata, la Tunisia: il viaggio con Ulisse ci porta, sull'isola dei mangiatori di loto, il fiore che - racconta Omero - fa perdere il ricordo della vita passata. Lothophagitis era chiamata nell'antichità Djerba, "la dolce", con il suo clima mite: l'isola è unita alla terraferma da un ponte romano e un servizio di traghetto la collega a Zarzis, stazione balneare con lunghe spiagge di sabbia bianca cinte da palme, le case imbiancate a calce e il pittoresco porto dove si fermano le barche cariche di spugne (Ente Tunisino per il Turismo: 02-86453044, www.tunisiaturismo.it).



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