Ciao Elisa
Se il prato ha iniziato a "brizzolarsi" il motivo risiede nel fatto che i concimi azotati hanno un effetto, specialmente nel periodo invernale, piuttosto "aleatorio", siano essi organici che chimici di sintesi.
Nei primi i lunghi processi metabolici che devono trasformare i composto organici azotati in sostanze di pronta assimilazione per le piante sono estremamente rallentati dalle basse temperature, i secondi invece subiscono un turn-over molto elevato, soprattutto a causa dell'azione dilavante che esercita l'acqua, trasportando gli ioni negativi negli strati più profondi del terreno.
La soluzione migliore per un "lungo effetto" è proprio quella di utilizzare concimi specifici a lenta cessione, che rilasciano gradatamente i composti azotati nel terreno grazie a meccanismi chimici (le metiluree, ad esempio, o l'isobutilendiurea) o fisici (rivestimenti dei granuli con zolfo o resine) e li proteggono dall'azione di dilavamento. La loro somministrazione deve però essere effettuata tempestivamente, all'inizio dell'inverno, per dare tempo alle temperature e agli altri fattori di iniziare il processo di degradazione dei granuli.
In "corso d'opera", ovvero adesso, nel piano dell'inverno, se proprio non si tollera lo stato di ingiallimento (che, de gustibus, può anche risultare gradevole), si può ricorrere ad un concime nel quale l'azoto sia in forma nitrica, immediatamente disponibile per il consumo, tipo un nitrato di calcio, ad esempio, seguito da una abbondante irrigazione (e vedi che il tuo lapsus aveva un preciso fondamento scientifico?
).
Quanto al taglio, se effettui la concimazione puoi posticiparlo di una decina di giorni ancora, in modo di dare tempo al concime di fare effetto.
Ciao
Luca, Vicopisano (PI)
zona USDA 9
[Modificato da LucaI 15/02/2005 11.44]