Tartan... che passione!

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giuggyna
00martedì 7 ottobre 2008 22:31
Dagli abiti all'intimo è proprio mania


Abiti, gonne, giacche, scarpe, pantaloni, sciarpe, borse, cappotti e trench, cappelli. E persino l'intimo. Tutto rigorosamente tartan. Simona Ventura lo indossa in tv, un total look firmato Dsquared, il duca di Kent, cugino della regina Elisabetta II, lo sfoggia nelle grandi occasioni, Dolce e Gabbana lo hanno scelto come must della loro campagna pubblicitaria e incoronato signore assoluto del prossimo autunno-inverno. Con donne dai pantaloni scampanati che ci riportano indietro nel tempo. Catapultati in un'epoca che sembrava non appartenerci più, gli Anni Settanta vengono rispolverati attraverso un uso sfrenato dei colori nei patchwork di velluto, ravvivando fredde giornate invernali, in previsione di una stagione riscaldata da lane e cotoni dalla mano avvolgente.
Tessuto scozzese per eccellenza, declinato nei suoi colori, nei suoi clan cromatici (in commercio ce ne sono oltre 700, con marchio depositato), e scelto quest'anno da molti stilisti e storiche maison come tessuto icona di aristocratica seduzione.

Del resto, quel misto di lana e filo, ottenuto con fili di colori diversi, che si ripetono con uno schema ben definito, sia nell'ordito che nella trama, considerato tra il XVII e il XVIII secolo il simbolo nazionale della Scozia, ha sedotto sempre i più grandi couturier.      
Un ritorno di fiamma quindi anche per la stagione 2008-2009, perché il tartan, nella moda, è una sorta di certezza, ciclica. Anche se non per tutti. 
Vivienne Westwood, l'eccentrica e 'rossa' signora dell'haute couture inglese, lo ripropone infatti ad ogni sfilata, sin dai lontanissimi anni '70 quando lo rivisitò in stile punk. 

Adesso, per l'autunno inverno 2008-2009 il tartan si infila anche sotto il vestito. La seduzione british della tartan-mania, rielaborata in versione sexy-punk, da abbinare al collant rigorosamente in coordinato, è uno dei fiori all'occhiello della collezione di Intimissimi per la prossima stagione. Ma il classico tessuto a righe è piaciuto anche a Yamamay e Undercolors di Benetton.

E poi c'è Repetto (ballerina 'Cendrillon' creata nel '56 per Brigitte Bardot), Fiorucci (stivali in tartan plastificato e vernice), Cesare Paciotti. Le sue sneaker saranno molto imitate. Comode, pratiche, spiritose. Un antidoto alle malinconiche ( e spesso piovose) giornate invernali.

Alexander Mac Queen, Bottega Veneta, Paul Smith, Comme des Garcons, Ralph Lauren, i gemelli canadesi DQuared2, gli inseparabili Dean e Dan hanno rivisitato, come già in passato, il trend in modo anticonformista e irriverente. Fiocchi rossi e borchie ammiccanti, spuntoni metallici, scarpe con tacchi altissimi, bauletti rigidi e sacche monacali da portare sulle spalle, kilt con obi avvolgenti (le cinture dei kimono).

Hanno scelto i tessuti tartan, effetto plaid, per le loro borse (mini bag o over size) Furla, Tua Braccialini, Baby Angel e Chanel. Romeo Gigli ha disegnato magici cappotti vestaglia dai colori solari, come l'azzurro e l'arancio, Just Cavalli cappotti lunghi e avvolgenti, la Swatch cinturini e cronografi per orologi superfashion. Svetta sovrano il tartan nella collezione D&D per l'autunno -inverno 2008-2009, declinato nei diversi materiali.
Maglieria di lana, jersey, tessuti patchwork, denim, chiffon, velluto a coste, cachemire, cotoni impermiabilizzati. Colori dominanti il grigio, il marrone, il rosso bruciato, il blu, il verde. Tartan immortalato nei manifesti della celebre maison. Ragazzi di esuberante e aristocratica bellezza all'interno di un parco, sullo sfondo una dimora 'palladiana', una vecchia jep, due cavalli.

Punta sul tartan anche la collezione autunno-inverno della maison Gattinoni e del suo direttore creativo Guillermo Mariotto. Stampato su denim, per esempio, per la linea pret-à-porter, realizzato per gonne plissé, come quelle dei college inglesi, più tecnico per impermeabili e piumini, più sofisticato per gli abiti da sera. 

Il tartan e il tessuto scozzese, dopo un periodo di oblio, rinacquero dalle ceneri grazie allo scrittore sir Walter Scott. Fu lui ad ottenere che Giorgio IV, tedesco di Hannover, indossasse, come re d'Inghilterra, un abito interamente realizzato con tessuti tartan.

Trend di gran moda e di gran chic, oggi, se ad indossarlo sono Carlo e Camilla d'Inghilterra, ma in versione country-kitsch, o Monica Bellucci, Anna Marchesini in tv in Gattinoni, in una delle prime edizioni di 'Fantastico', Kristine Davis (Charlotte) e Sarah Jessica Parker (Carrie) nella serie tv 'Sex and The City', ma anche Tray, il primo marito di Charlotte, di origine scozzese.
Il giorno del matrimonio era divinamente vestito con un kilt, una giacca nera da smoking con tanto di papillon e camicia bianchissima. Ed a proposito di Sarah Jessica Parker, la grande attrice americana era indimenticabile nel suo abito da sera, haute couture, tartan rosso, in tulle, satin e pizzo firmato Alexander McQueen, mentre sfilava sul red carpet del Metropolitan Museum di New York.

Ma il tartan è stato anche esposto, come una vera e propria opera d'arte, in Campidoglio per il 50esimo anniversario del Trattato di Roma. Un abito-scultura creato da Guillermo Mariotto e realizzato con un gigantesco pachwork di tessuti scozzesi, emblema dei diversi paesi d'Europa.
Tartan mania infine quest'anno anche in Inghilterra. Abiti di lana, trench, spolverini, borse. Purchè nel classico e tradizionale quadrettato made in Scotland.

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