Un bel racconto... vero

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Gronda
00venerdì 26 marzo 2010 14:48
Sento l’esigenza di una boccata d’aria pura. Perciò, a chi se la fosse persa, vorrei raccontare la piccola storia di assoluta meraviglia che è apparsa nei giorni scorsi su «Specchio dei tempi». Comincia col funerale di Claudio, custode di una scuola materna di Torino, amatissimo da bambini e genitori per la sua disponibilità. Un italiano di quelli che piacciono a noi, che con un gesto o una parola di buon senso riescono a stemperare i problemi e a colmare i vuoti della struttura in cui lavorano. I bambini riempiono fogli di messaggi e disegni per Claudio. Poi, con la serietà di cui solo loro sono capaci, decidono di recapitarglieli. Come? Ma che domanda stupida, scusate. Attaccandoli a un palloncino in grado di volare fino a lui.

Detto fatto: il palloncino carico di corrispondenza viene liberato nel cielo di Torino. Per un paio di settimane non se ne sa più nulla. Quand’ecco che alla scuola materna arriva una lettera. «Sono una nonna di 70 anni e abito a Parma. Anch’io ho dei nipotini che vanno all’asilo. Volevo dirvi che il palloncino del vostro amico Claudio è arrivato. Caduto su un prato verde appena scoperto dalla neve. Io ho ricordato il vostro amico nelle mie preghiere, ma sono certa che da lassù sarà lui a proteggere voi, che siete stati capaci di un gesto così gentile».

La prima volta che l’ho letta mi sono venuti i lacrimoni. E anche adesso, insomma. Sarà l’età che avanza. O forse la consapevolezza che fin quando ci saranno persone come Claudio, come la nonna di Parma e come quei bambini, non proprio tutto è perduto.
Uait
00venerdì 26 marzo 2010 15:32
Solo una considerazione sulla frase finale:
Cosa vuol dire "non tutto è perduto"?


Io ogni giorno che passa rimango stupito di dove l'uomo è arrivato, dei progressi che abbiamo fatto, di quanta conoscenza abbiamo appreso.
Di come i diritti siano ogni giorno più tutelati, di come l'etica comune sia sempre più legata a concetti come libertà, uguaglianza, difesa dei diritti inalienabili.


Cosa dovremmo aver perso?
E rispetto a cosa?

Perdonami, ma questa frase fatta, che leggo e sento spesso, mi lascia davvero allibito come se la memoria comune si fosse dimenticata del percorso che abbiamo fatto, delle conquiste che abbiamo ottenuto...de posto da cui veniamo.


Insomma, per te nel medioevo c'era qualcuno che lanciava un palloncino per una roba così?
(lascia stare che il palloncino non c'era)
Oppure questi gesti sono figli della nostra civiltà e questa dobbiamo ringraziare?




Ps se poi era una frase come un'altra, senza troppo pensiero sopra, fai finta che non abbia scritto niente.
Aiel
00venerdì 26 marzo 2010 15:43
Io sono convinto che la maggior parte delle persone siano cosi', la maggior parte.

Il problema e' che siamo in mano (a tutti i livelli non solo quello politico) a gente senza scrupoli che sono una minoranza ma, purtroppo per il resto, molto potente.

Gente che non facendosi nessuno scrupolo pensa solo ai suoi interessi e al proprio bene fregandosene altamente di tutto il resto.

Questa, per me, l'amara realta'.

Come cambiare le cose?
Oddio io non lo so perche' non so (o non riesco a capire) come una persona (faccio l'esempio del politico) parta bene (l'educazione e' buona per tutti) e arrivato ad un certo punto si bachi.

Forse, una via d'uscita potrebbe essere quella di ripensare tutto ovvero (sempre seguendo l'esempio del politico) azzerare la classe politica, farne una completamente nuova con dei nuovi e piu' efficienti organismi di controllo che controllino senza prevaricare, senza andare fuori dal seminato e tenendo d'occhio le cose realmente importanti (il bene comune su tutto).
Uait
00venerdì 26 marzo 2010 15:51
Luca, non sto dicendo che viviamo in un mondo ideale o che meglio di così non si possa fare e che è tutto perfetto.
Sto dicendo che l'uomo MIGLIORA.

Sto dicendo che le magagne che ci sono adesso sono sempre meno di quelle che c'erano prima.
Affermo che la società umana attuale è sempre migliore di quella che l'ha preceduta.

Parlo di società umana, non di singoli.


Se poi avete esempi per farmi convincere del contrario io sto qua ad ascoltarvi.
Gronda
00venerdì 26 marzo 2010 16:28
Non e' un mio scritto Paolo..
...quindi non so dirti il pensiero dell'autore.

Condivido in buona parte le tue considerazioni, ma non riesco a ritrovarmi nella conclusione. Che la societa' umana di oggi sia "meglio" di quella di 30anni fa non te lo so dire.

So solo che, quando sento alcuni racconti, quando vedo alcune cose del nostro passato, mi piacerebbe esserci stato.
E quando vedo tante, troppe cose del presente, non mi piacciono.

Essere evoluti per me, e' un concetto diverso dell'essere evoluti per te. E nessuno dei due, credo, abbia ragione o torto. Solo una visione diversa delle cose.
Aiel
00venerdì 26 marzo 2010 16:48
Non mi sogno nenache di contestare quanto hai scritto (tra l'altro il mio post era in risposta a quello del Gronda, non al tuo, solo che ci ho messo un po' a scriverlo ed e' comparso dopo il tuo).


Mi limito ad una considerazione: sono assolutamente daccordo con quello che scrivi ma non penso che lo scritto del Gronda si riferisse a quello che citi. Penso si riferisse in generale al fatto che nonostante i passi in avanti nelle molteplici direzioni che tu indichi viviamo comunque in un mondo in cui c'e' una sensazione di precarieta' generale e generalizzata.

Non sappiamo se domani avremo il lavoro, non sappiamo se domani avremo il gas per riscaldarci (solo per fare due stupidissimi esempi che ti prego di non prendere alla lettera ma solo come esempi).

Non mi calo nella situazione attuale, la crisi, che ha creato e crea molti problemi mi riferisco proprio all'andazzo generale che tante volte ci fa dire (o per lo meno a me fa dire) che forse si stava meglio prima. Non mi sento di dire che perche' oggi sono tutelati i diritti dei gay o delle tartarughe delle Galapagos, vivo in un mondo migliore di n anni fa, mi sento di dire (come ho scritto prima) che nonostante innumerevoli ed indiscussi passi avanti (penso alla medicina, ai trasporti a quello che vuoi) quello che in un altra discussione avevamo definito come buon senso e' andato un po' perso e se ne sente la mancanza.

Posso accedere a tutte le biblioteche del mondo ma si vendono meno libri, posso vedermi tutte le partite di calcio del pianeta ma va sempre meno gente allo stadio, ho accesso a tonnellate di informazioni ma si vendono meno giornali.

Probabilmente siamo in una fase di assestamento in cui quelli come me che erano cresciuti a pane e salame fanno fatica a girare il joystick dell'I-pod, ma sappiamo che la musica dell'I-pod e' spazzatura (anceh a livello di messaggio musicale registrato, rispetto anceh ai 45 giri merdosi che ascoltavamo noi.

Si e' andati avanti ma si e' perso un po'... non so come dire... il da dove veniamo, e non sono sicurissimo che sia un bene.

Ti faccio un esempio scemo ma molto esplicativo: ascoltavo l'altra sera in tv la gente di Bollate che deve votare per il rinnovo del Sindaco. Cosa volete dal nuovo sindaco?
La vecchietta: servizi per i meno abbienti.
La sciura: una sala multifunzione, biblioteca, teatro,.
Il sciur: qualcosa che dia vita a questo paese dormitorio.
L'altro sciur: un piano organico del traffico.
Il bimbominkia con il cappellino storto e l'orecchino al naso: il McDonalds.

Mi ha messo molta tristezza.

non so se mi sono spiegato forse no.
E non so se ho interpretato bene il pensiero postato dal Gronda.
Gronda
00venerdì 26 marzo 2010 17:20
Si Luca, il tema e' molto simile..
...a quel che tu hai detto.
So comunque che questo racconto mi e' piaciuto proprio perche' ha portato a galla un esempio banale ..di come, piccoli gesti, possono ancora toccare. Molto.
E possono ricordare a noi tutti, che non c'e' solo quel che ci mostrano tv e giornali con stupri, delitti, politici ladri o incapaci...
Uait
00lunedì 29 marzo 2010 09:36
Re: Non e' un mio scritto Paolo..
Gronda, 26/03/2010 16.28:

...quindi non so dirti il pensiero dell'autore.

Condivido in buona parte le tue considerazioni, ma non riesco a ritrovarmi nella conclusione. Che la societa' umana di oggi sia "meglio" di quella di 30anni fa non te lo so dire.

So solo che, quando sento alcuni racconti, quando vedo alcune cose del nostro passato, mi piacerebbe esserci stato.
E quando vedo tante, troppe cose del presente, non mi piacciono.

Essere evoluti per me, e' un concetto diverso dell'essere evoluti per te. E nessuno dei due, credo, abbia ragione o torto. Solo una visione diversa delle cose.




Ok, la società sta peggiorando.
Gronda
00lunedì 29 marzo 2010 15:17
Re: Re: Non e' un mio scritto Paolo..
Uait, 29/03/2010 9.36:




Ok, la società sta peggiorando.




Paolo, non devo consvincere nessuno... mica mi pagano.
Per me (e forse anche per il Luca) la societa' attuale e' un po' peggio di quella che vorremmo (e vabbe' dirai, questo per tutti)... e forse per alcuni aspetti e' anche peggiore di quella di 20/30 anni fa.
Ma e' una mia idea, mica la tua, giustamente.
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