una piccola storia occitana

LA CROCE

Da casa mia sono partito una sera

Lo zaino carico con dieci chili di formaggio

Al passo della Mena c’è chi mi aspetta

L’avrei scambiato con tre miriagrammi di sale

La strada è lunga il tempo è bello

Bevo un sorso alla bottiglia poi mi metto in cammino

Camminando e bevendo, ad un certo punto ho smarrito la strada

Ma come è possibile, avevo solamente quello da fare

Cosa importa! Ci penserò domani

La notte arriva nera, ed escono i folletti

Il bosco si muove, mi guardo attorno

Pare che siano solo leggende, non c’è nessuno

Allora cerco di addormentarmi sotto un frassino

Ma la mia testa rimbombava come una pentola

Ma ecco che proprio in quel momento arriva un uomo

Aveva un abito rosso e un po’ di barbetta

Mi prende la bottiglia, la guarda e beve

Poi accende un sigaro e inizia un discorso

Ma il buonuomo non sa che egli è il diavolo

E l’uomo rosso gli propina un contratto

“Allora dimmi, dimmi un po’

io ti compro il formaggio se metti una firma qui”

“Ma dove trovare un’altra occasione,

firmo con una bella croce, egli scappa disperato”

LA CROUS

Da ma meizoun mi sui partì na sero

Zainou charja boù des chilu d’fourmage

A ou pas d’la Mena i’es qui mé speto

Boù tres miria de sal l’avrìo chambià

La viò es lonjo lou temp l’es bel

I tirou n fià a la bouto apres partou a chaminar

Chamina e beoou, mentre ai perdù la viò

Dime po’mac, avio mac acò da far

Soque i’na frega, veien demon

La nuech aribo niero, e i sourten i servan

Lou bouosc chamino mé gacho entour

Pareis que soun mac bales, l’à pa degun

Alouro cherco, coujarme desout a’n fraise

Mac que ma testo sounavo ma’n brounsin

Ma propi alouro i’aribo n’ome

Avio na vesto rousa e’n poc de barberot

Me pren la bouto la gacha e beoou

Apres visco na sigalo e tacha a devizar

Ma ou boun-oumas sa pa que l’es lou diaou

E l’ome rous, i couonto d’en countrat

“Alouro dime, dime po’mac

mi achate tioou fourmage se firmes acoù fuei qui

“Ma enté troubar, n’aoutre oucazioun

Mi i faou na belo crous, el scapa desperà”

[Modificato da zaccaria cat 30/11/2005 22.51]

antica via dei contrabbandieri....
a volte c'era il diavolo
e la leggenda e' rimasta malgrado ci sia piu' nessuno che
porta piu' in occitania da terre liguri e a piedi
uno strato di acciughe sopra 15 chili di sale nascosto sotto....


ps. spero si senta la musica....

esiste sopra Chiotti in Val Germanasca (To) il resto di un ponte
di epoca antichissima che scavalca il fiume e si scontra contro una parete di roccia altissima.......
Non va da nessuna parte quel ponte, ma i resti si vedono pure ora....chissa.....

che sono antiche e van tra la favola e la leggenda,
ripercorrono la storia che era il "prima" di noi
e quel che e' ora......
Non amo i misteri anche se seguo, di culture diversissime,
perche' vedo che non conoscendo nemmeno la mia
sarebbe arduo capire il resto.
So e conosco i boschi, un po' x lavoro e un po'
perche' mi piace; non sono irlandese per cui ho mai visto
fate e i folletti e li sogno solo....
A volte li percorro e mi accorgo di essere lì per caso,
come tempo ed essere, essere corpo estraneo....
poi comincio a respirare forte.
Non inspirate tantissimo ma espirate,
fate ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
buttate fuori tutto, buttate fuori tutto il possibile
fatelo per cinque minuti
e poi fate parte del bosco

un gatto con "masche" nel pedigree'

mi lascio andare......

siete per i boschi
nei boschi e sulle rive di rigagnoli nascono
e fan bella presenza le pervinche.
Antica pianta con "proprieta'" strane,
pianta come la "belladonna" dominio di streghe,
pianta da infusi mortali e diabolici......non e' vero!!!!
Portatela alla bocca a mo' di stuzzicadenti......
camminate, inspirate, espirate forte,
agite sul diaframma
continuate, guardate le fronde, sentite l'odore del muschio...
ancora ....
ancora.....
ora siete folletti dei boschi

ne avrei ancora da dire....da gatto!!!! e i gatti son serissimi
in questa sezione........

metto il link e il complesso,
si chiama i Jarii Ptanu' (Topi nudi) e resto in tema
coi sorcetti

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