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questa poesia è stata scritta da Nicola Dal Falco, autore di "Miti ladini delle Dolomiti" per la donna che ha collaborato con lui nella ricerca e riscrittura di questi miti, la germanista Ulrike Kindl. Io l'ho trovata di una dolcezza infinita.. [SM=g27821]

farfalla
che in cielo
bruci
da millenni

svanita tra ceppi
di luce
ombra disegnata
meditata

nella notte
vestita da dea
trattieni l'ora
che sale
che scende

grande madre
e clessidra.

all'amico devoto
di Aditi Arrabita
Duga Nonai
signora della spiga
e del libro
lei proprio lei
la zingara
la senza pena
la fervente
l'altera
l'incompiuta
la sempre viva
l'esiliata
l'ho intravista
sotto forma
di primula
capra
mezzogiorno di noia
dolce acqua
fresca tomba
parco di lussuria
inchiostro notturno
mare e semplice
occhiata

bianca rosa
ha il viso
come fioca stella
che attenda nel giardino
una risposta dall'alba.
Se la luna piena poi diviene, è perché il bambino dorme bene, ma se sta piangendo Lei se lo trastulla: cala e poi si fa culla...

Mecano, "Figlio della Luna"