ma andiamo avanti... parliamo di COPPA DEI CAMPIONI
Una finale di coppa campioni raggiunta non per meriti sportivi ma per una
lattina di coca....(1972)
"Superati al primo turno i greci dell'Aek Atene, senza troppe difficolta' (4-1;2-3), al secondo turno l'Inter incontra il Borussia Moenchengladbach.
Guidati dal biondo regista Netzer, dall'estrosa ala Heinkes, dal mediano Wimmer, i tedeschi all'andata si impongono per 7-1. Un punteggio catastrofico, in teoria non lascerebbe scampo ai nerazzurri, che si salvano grazie al verdetto dell'Uefa, che impone la ripetizione della partita, grazie ai capolavori dialettici compiuti davanti alla commissione disciplinare della federazione europea dall'avvocato Peppino Prisco, vicepresidente della "beneamata"..
Questo perche', sul 2-1, Boninsegna e' stato colpito da una lattina e costretto ad abbandonare il terreno di gioco.
La prima partita si gioca quindi a Milano. Qui l'Inter ritrova sussulti degni del periodo d'oro, imponendosi per 4-2 (gol di Bellugi, Boninsegna, Jair e Ghio per l'Inter, di Lefevre e Wittkamp per i bianconeroverdi
renani).
Il ritorno si rigioca in campo neutro, nello scenario dello stadio olimpico di Berlino, stracolmo per l'occasione. L'Inter, priva di Vieri, portiere titolare, deve far ricorso al giovane Ivano Bordon: sara' la sua serata, con un rigore bloccato e salvataggi in serie"
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