A cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80, in Giappone, le diverse correnti di stile occidentali (punk, glam, gotico, dark) si fondono insieme per dare vita ad uno stile unico nel suo genere: il Visual kei (dove "kei" e' il termine utilizzato per indicare un movimento o una corrente sociale). Il Visual kei si impone subito come la manifestazione piu' evidente di una grossa parte del rock giapponese: le visual band sono composte quasi esclusivamente da artisti di sesso maschile (alcune eccezioni al femminile appariranno solo più in la' con gli anni) che amano esibirsi ostentando dei look decisamente stravaganti e provocatori: il trucco pesante ne conferisce spesso un'apparenza androgina e inquietante.
PSYCHO LE CEMU
Le acconciature strane e coloratissime sono accompagnate da un vestiario caratterizzato soprattutto dalla presenza ricorrente di tessuti quali pizzo e pelle, con l'aggiunta di numerosi accessori, gioielli ed elementi metallici: piercing, cinghie e borchie. Il look visual in se', tuttavia, non si presta a nessuna catalogazione, in quanto puo' spaziare dal mondo colorato e luccicante del glam, ai canoni decisamente opposti del gotico.
Tra i primi ad adottare questo look possiamo ricordare i Malice Mizer, con costumi che richiamano vagamente il Settecento francese o ancora, il look quasi cyberpunk degli Psycho Le Cemuo ,quello dark dei Dir en Grey.... gli esempi che si possono fare sarebbero ancora numerosissimi, dato che il panorama musicale giapponese (soprattutto quello formato dalle cosiddette "indies" band)è talmente vasto da essere considerato secondo solo a quello statunitense.
DIR EN GREY
Ma accade spesso che un gruppo, che ha debuttato come "Visual", abbandoni col tempo questo stile per tornare ad un look più"normale.Ce n'e' praticamente per tutti i gusti, il panorama musicale contemplato dal Visual spazia dal punk all'hard rock, al pop, al trip-hop fino ad altri generi piu' o meno definiti. Lo stile del vestiario, come accennato sopra, cambia notevolmente a seconda del gusto personale dei musicisti, e talvolta arriva perfino ad essere in contrasto con la musica suonata.
MALICE MIZER
Questo look puo' essere a prima vista etichettato come "gotico", ma in realta' il gotico giapponese somiglia ben poco a quello occidentale. Lo stile "gothic lolita" si rifa' espressamente al look di certe band musicali che richiama, in effetti, atmosfere di altri tempi: il più famoso esempio di questo stile e'Mana, chitarrista dei Malice Mizer. La stessa Mana e' anche titolare della Moi Meme Moitier, una delle più famose marche produttrici di abiti e accessori in stile "gothic lolita".
Anche il gothic lolita, che viene in genere adottato dalla fascia delle ragazzine piu' giovani, puo' subire la contaminazione di altri elementi, provenienti dal punk, o dal kitsch ,per finire esiste anche un gotico piu' adulto ,è' uno stile piu' raffinato, bello esteticamente, meno confusionario e piu' vicino ai canoni del gotico tradizionale occidentale.
Se ne sapete di più o volete aggiungere altro prego,io ne so poco e quindi eventuali illuminazioni o commenti sono ben accetti
Spunti presi da http://www.japanforever.net/jf/jrock1.php
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Sei l'unica cosa assurda
in un mondo assurdo
ma che per me ha senso
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Se tu sarai colei che mi ferirà
Io sanguinerò per sempre
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La vita è solo un sogno
sulla via della morte
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Non può piovere per sempre
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[Modificato da Angel... 07/07/2005 21.43]