Ho deciso di riportare queste cose tratte dal libro di Davide Melzi "La Via dello Sciamanesimo boreale" (anche se provengono da altri libri citati in questo) perchè sono illuminanti, stupende. Aprono nuove visioni di ciò che potrebbe essere ciò che stà "al di là" del manifesto... e della Conoscenza che si può acquisire.
Sono soltanto alcuni pezzi, i più belli secondo me (il secondo e il quarto sono meravigliosi), ma vi consiglio il libro perchè è molto bello e ce ne sono molti altri.
"Il mio corpo somiglia ad una gabbia in cui è rinchiuso un uccello. Ma l'uccello è grande e la gabbia piccola. Un giorno l'uccello tenta di uscire e batte le ali. Allora bisogna aprire la gabbia, perchè l'uccello prenda il volo e perchè la gabbia non si rompa."
"Cercai di diventare sciamano con l'aiuto di altri sciamani. Ma non vi riuscii. Feci visita a parecchi sciamani famosi e offrii loro grandi doni... Mi ritirai in solitudine e divenni molto malinconico... Poi, senza ragione, tutto si trasformò all'improvviso e sentii una grande gioia inspiegabile, una gioia così potente che non potei contenere e dovetti esprimere con un canto, un inno grandioso fatto di una sola parola: Gioia! Gioia!, nella quale misi tutta la forza della mia voce. poi, in tale estasi irresistibile e misteriosa, divenni sciamano, senza sapere come ciò mi fosse capitato.
Potevo vedere e sentire in modo completamente diverso."
"(Un candidato sciamano) per quasi tre mesi era rimasto malato, immobile e incosciente, 'quando cominciò a sognare di cantare canti sciamanici. Una sera gli apparve da dietro una civetta bianca, e con essa un uomo che gli disse: "Costruisciti un tamburo e tutto il necessario per uno sciamano, canta canti sciamanici. Non riuscirai mai ad essere un uomo normale. Se accetti la vocazione di sciamano, diventerai tale. (...)Quando si risvegliò si ritrovò sospeso sopra ad un fuoco. I parenti ritenevano che gli spiriti lo avessero ucciso. Egli chiese un tamburo e cominciò a cantare: ogni timore e dubbio lo avevano lasciato.'"
"In una favola relativa alla leggendaria origine degli sciamani e dei tamburi, un uomo parte per un lungo viaggio; incontra una donna fatata e le chiede un tamburo: lei promette di dirgli il luogo in cui trovarlo, a condizione che lui la sposi; così avviene. I tamburi sono posseduti dal fratello della donna; in cambio di alcune perle, quest'ultimo dona al neo-siamano uno strumento; sua moglie poi gli insegna sei canti magici, che gli permetteranno di visitare tutta la natura, di conversare con gli spiriti dei tre mondi, di trionfare sugli sciamani nemici, di acquistare la leggerezza dell'uccello, la rapidità del cigno, il volo del gabbiano. Egli torna al suo paese: al primo colpo di tamburo tutti perdono conoscenza, al secondo si rianimano."
Qui la proprietà del tamburo sembra simile a quella dell'arpa celtica, che i bardi usavano per incantare coloro che ascoltavano, e che si dice possa far ridere, piangere e dormire profondamente. Le stesse doti degli uccelli di Rhiannon, che col loro canto fanno dimenticare tutto e vivere in perfetta Armonia.
Inoltre il libro prosegue questo ultimo pezzo dicendo:
"In questo ultimo racconto è una Donna che conserva e detiene lo strumento sciamanico e i relativi poteri; abbiamo visto che non si tratta di un caso isolato. Esistono molte testimonianze nel mito a proposito del fatto che una Donna, che può essere una Dea o una Maga, può aiutare colui che si mette alla ricerca della Conoscenza; in certi casi può essere lei stessa a metterlo alla prova ovvero, quando costui non fosse degno, ad ostacolarlo e ad impedirgli di ottenere ciò che desidera. Un ruolo di questo tipo, in una tradizione occidentale, ha la donna che possiede il Graal presso cui il cavaliere deve dimostrare il suo valore."
Trovo che questi pezzi siano stupendi davvero...
E sono certa che per molte che li leggeranno si apriranno nuove consapevolezze, seppur piccole...
Violet