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La battaglia contro il male

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    Bestion.
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    00 02/03/2008 12:21
    Satana agisce nel mondo in diverse maniere e più svariate sembianze pseudo-religiose.




    Un tabù diabolico


    di Elia Villani

    CITTA’ DEL VATICANO - I lettori, in particolar modo quelli più assidui, sanno che questo giornale on-line, fedele e obbediente al Magistero dell’amato Papa Benedetto XVI, tratta molto approfonditamente il tema dell’esistenza reale di Satana e della sua pericolosità. Nonostante le obiezioni di alcuni, secondo cui dovremmo smetterla o comunque limitare gli interventi sul Maligno per evitare di essere etichettati come fanatici, siamo sempre più convinti che del ‘padre della menzogna’ e delle sue opere distruttrici si continui a parlare invece poco.

    D’altro canto, la prima vittoria del diavolo è quella di non far credere alla sua esistenza. Una cara amica di ‘Petrus’, Luisa Buhler da Ginevra, mi ha confidato che molte persone di sua conoscenza, pur apprezzando il nostro giornale, non vorrebbero che parlassimo molto di Satana. Perché? E’ presto detto: non si accetta l’idea che questo essere pervertito e pervertitore, come lo definì saggiamente Paolo VI, si aggiri nel mondo a perdizione delle anime. Eppure i lettori che si lamentano si definiscono cristiani e vanno regolarmente in Chiesa, si accostano ai Sacramenti con assiduità e amano il Santo Padre, ovviamente quando non parla del Demonio, altrimenti anche il Papa, a loro avviso, farebbe meglio a stare zitto per non correre il rischio di essere considerato fanatico o superstizioso.

    Ci sono poi quelli che si definiscono atei, non credenti, e che vogliono un cristianesimo ridotto a mero fattore privato da consumarsi preferibilmente tra le mura domestiche, ovviamente senza recare disturbo al vicinato: basta pregare tenendo il tono della voce basso. Gli atei sono i preferiti di Satana perché si rovinano da soli, essendo lontani da Gesù, e se occupano ruoli di prestigio (pensiamo a Odifreddi) possono fare lo stesso con i loro ‘seguaci’. Il tutto mentre lui, il Maligno, non deve faticare affatto. Pongo una domanda: ma questo maledetto (sì, maledetto in eterno, perché per lui non c’è salvezza) esiste oppure no? Evidentemente chi non crede nell'esistenza di Dio risponderà negativamente.


    Ma se anche molti cristiani sostengono che il Diavolo non esiste, sorge spontanea un'altra domanda: Gesù per quale motivo si sarebbe offerto liberamente alla sua Passione? Forse perché era un mitomane? Oppure perché è davvero il Figlio di Dio, la Seconda Persona della Santissima Trinità, fattosi Uomo per liberarci dalla schiavitù di Satana e indicarci la via della salvezza? Attenti ragazzi, cercate di rispondere bene perché in palio non c'é un milione di dollari ma la vita eterna.



    - Petrus -

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    |Voce nel deserto|
    Post: 670
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    00 02/03/2008 18:51
    Re:
    |Voce nel deserto|, 29/02/2008 20.34:

    Il razionalismo non è irrazionale.


    sbagliato a scrivere, "è irrazionale".
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    Bestion.
    Post: 559
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    00 07/03/2008 13:22
    Satana agisce nel mondo in diverse maniere e più svariate sembianze pseudo-religiose.




    Padre Cantalamessa mette in guardia dai pericoli di Satana:
    “Esiste davvero e come diceva Paolo VI
    è un essere perverso e pervertitore”


    di Bruno Volpe

    CITTA’ DEL VATICANO - Come è noto, ‘Petrus’ ha da tempo posto al centro della sua linea editoriale, ovviamente subito dopo la divulgazione del Magistero del Santo Padre Benedetto XVI, la denuncia della pericolosità dell’esistenza e dell’azione reale di Satana. Un argomento tabù per molti quotidiani cattolici, che noi non abbiamo invece difficoltà ad affrontare per mettere in guardia dall’opera del ‘padre della menzogna’, l’angelo decaduto che vuole la rovina dell’uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio. Sull’attività del Maligno abbiamo parlato con un personaggio d’eccezione, il Predicatore del Papa, Padre Raniero Cantalamessa (nella foto con il Pontefice).

    Padre Cantalamessa, tanto per iniziare, vogliamo dire ai lettori, soprattutto ai più scettici, che Satana esiste davvero?

    "Certo che esiste! Sul tema il mio pensiero va al caro Paolo VI che, durante una memorabile Udienza Generale degli anni ‘70, lo definì ‘un essere perverso e pervertitore’. Un appellativo giustissimo, in quanto Satana sa sempre insinuarsi nelle persone e nel mondo in maniera subdola: basta lasciargli una porta aperta e lui entra immediatamente con la sua scia di peccato e dannazione”.

    Non per tessergli le lodi, ma sembra un grande approfittatore…

    "Lo è. Veda, essendo il tentatore per eccellenza, Satana sa approfittare, come del resto ho scritto varie volte nei miei libri, di ogni circostanza, senza farsi alcuno scrupolo, per attaccare l’uomo. Ciò avviene sia in modo ordinario, con le tentazioni a commettere peccati, sia con manifestazioni di gran lunga più eclatanti. Quanto alle prime, la summa dell'opera malefica di Satana è descritta molto bene nel Vangelo con le tre tentazioni a Gesù nel deserto. Satana sa fare da grimaldello sulle necessità dell’uomo e per resistere occorre una fede salda e molta preghiera; quanto alle seconde, prenda Padre Pio, giusto per citare uno dei tanti Santi che hanno dovuto avere a che fare con il Diavolo, che ha dovuto lottare addirittura fisicamente, corpo a corpo, con il Maligno".

    Lei parla delle tre tentazioni classiche avanzate a Gesù, ma non bisogna forse considerare anche quella finale del Calvario: ‘Se sei il figlio di Dio, salvati’?

    "Le tre tentazioni canoniche sono quelle del deserto, ve ne è poi effettivamente una quarta, quella pronunciata per bocca del ladrone che Lei ha appena citato, che dimostra come Satana si incarni nel potere, nella sfida, nell’orgoglio”.

    Padre Cantalamessa, che atmosfera crea il Maligno per approfittare dell’umanità?

    "Sa creare un'atmosfera complice, ammiccante, confidenziale. Ci sono casi nei quali le sue manifestazioni sono roboranti e anche molto dolorose, come le possessioni diaboliche, ma preferisco soffermarmi sull'aspetto tentatore. Molti giovani, e non solo, si fanno coinvolgere da quello che San Paolo chiamava lo "spirito dell'aria", cioè quel clima avvelenato tipico di Satana che porta al peccato e all’offesa contro Dio. Ma il Maligno, lo ripeto, sia pure in casi eccezionali, colpisce anche in modo più diretto. Lotta e percuote. Vi sono casi in cui persone sicuramente non isteriche hanno sostenuto veri e propri combattimenti fisici contro Satana. Ho citato Padre Pio, ma lo stesso discorso vale, ad esempio, anche per San Francesco d'Assisi".

    Quando entra in azione Satana?

    "Guardi, contrariamente a quanto si creda o si possa pensare, il Maligno si attiva in particolare quando vede in pericolo il suo regno e si accorge della rettitudine di una persona. Allora la tenta in ogni modo, la lusinga, le fa perdere il giusto cammino. Satana non va mai da chi è già sulla sua strada".

    Veniamo ai fenomeni di magia nera ed occultismo tanto dilaganti, purtroppo, in questa epoca.

    "Dico subito che chi fa ricorso ai cartomanti, agli oroscopi, ai tarocchi, entra nella rete viscida e forte del Grande Ragno, e poi venirne fuori risulta impresa difficile, dolorosa, disperata, richiede molto tempo, tante sofferenze e patimenti e soprattutto l'assistenza di buoni sacerdoti e di molta preghiera. Un avviso ai lettori di ‘Petrus’: evitate di andare dai maghi, Satana non aspetta altro".



    - Petrus -


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    elyna.luna
    Post: 607
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    00 07/03/2008 19:16
    mi piacerebbe farvi capire cos'è realmente la magia.. non nego che esista che chi con la magia fa del male.. ma c'è chi fa anche tanto bene..

    ... Per diecimila anni tenemmo il fuoco acceso, il nostro spirito vive in una danza senza tempo.. I nostri corpi sono i nostri sacri altari, noi non abbiamo fede nel divino.. Noi lo sperimentiamo con la pratica... Veniamo chiamate... Streghe..

    "...Raccontaci delle segrete schiere del male, o Cimone..."
    "Guai a pronunciare forte i loro nomi, che profanerebbero labbra mortali, perchè uscirono da scellerate tenebre per assalire i cieli, ma furono respinte dalla rabbia degli angeli...."





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    Bestion.
    Post: 560
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    00 07/03/2008 20:58
    Satana agisce nel mondo in diverse maniere e più svariate sembianze pseudo-religiose.
    elyna.luna, 07/03/2008 19.16:

    mi piacerebbe farvi capire cos'è realmente la magia.. non nego che esista che chi con la magia fa del male.. ma c'è chi fa anche tanto bene..




    Jo, potresti provare liberamente, nessuno te lo impedisce!
    Essendo però in un forum prevalentemente a carattere culturale religioso e specialmente “cattolico”, ritengo sarebbe opportuno che tu dimostrassi plausibilmente e pure con documentazione credibile, cosa è e, innanzi tutto se c’è davvero una reale magia benigna a cui non solo tu sei convinta di credere, ma affermi di averla ereditata e anche di praticarla, poiché ti autodefinisci pure Strega.

    Insomma, se proprio ci tieni, spiega con verità e semplicità qual è quella eventuale magia… come dire, “diversa” e non così condannabile con tanta insistenza come da sempre lo comanda lo stesso Iddio Onnipotente almeno in due sicure maniere: sia mediante la sua eterna Parola già ispirata ai propri antichi santi Profeti nella Sacra Scrittura, sia attraverso la sua secolare Tradizione apostolica arrivata ai giorni nostri col tramite della dottrina nella Chiesa Cattolica; tutto ciò, va ribadito, il Signore lo fa soprattutto ad allertare sui pericoli concreti cui il “Buffone” tenta l’uomo anche con la pratica dell’occultismo - di cui, appunto, la magia, stregoneria, divinazione, cartomanzia, astrologia e quant’altro di simile!


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    elyna.luna
    Post: 608
    Registrato il: 13/08/2006
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    00 08/03/2008 17:08
    Re: Satana agisce nel mondo in diverse maniere e più svariate sembianze pseudo-religiose.
    Bestion., 07/03/2008 20.58:




    Jo, potresti provare liberamente, nessuno te lo impedisce!
    Essendo però in un forum prevalentemente a carattere culturale religioso e specialmente “cattolico”, ritengo sarebbe opportuno che tu dimostrassi plausibilmente e pure con documentazione credibile, cosa è e, innanzi tutto se c’è davvero una reale magia benigna a cui non solo tu sei convinta di credere, ma affermi di averla ereditata e anche di praticarla, poiché ti autodefinisci pure Strega.

    Insomma, se proprio ci tieni, spiega con verità e semplicità qual è quella eventuale magia… come dire, “diversa” e non così condannabile con tanta insistenza come da sempre lo comanda lo stesso Iddio Onnipotente almeno in due sicure maniere: sia mediante la sua eterna Parola già ispirata ai propri antichi santi Profeti nella Sacra Scrittura, sia attraverso la sua secolare Tradizione apostolica arrivata ai giorni nostri col tramite della dottrina nella Chiesa Cattolica; tutto ciò, va ribadito, il Signore lo fa soprattutto ad allertare sui pericoli concreti cui il “Buffone” tenta l’uomo anche con la pratica dell’occultismo - di cui, appunto, la magia, stregoneria, divinazione, cartomanzia, astrologia e quant’altro di simile!


    [SM=g27811] [SM=g27823]





    è pieno di libri di magia bianca che spiegano perchè non bisogna usare la magia per fare del male.. che spiegano il perchè non è giusto affidarsi al diavolo..
    La magia esiste da prima che gli uomini arrivassero.. e i primi uomini hanno cominciato a praticarla.. prima che venissero scoperte tutte le altre religioni... questo dovrebbe far riflettere...
    Non è portare documenti che da la prova.. con i documenti ci si puo trovare d'accordo o no.. dipende dalla propria filosofia di pensiero..
    La magia invece va sentita.. va vissuta non va letta in un documento..
    Mia madre pratica fin da bambina.. mio nonno era un mago bianco.. la mia bisnonna praticava anche lei.. sua madre era un indiana d'america e praticava la magia.. come suo padre prima di lei...
    Come nella vita anche nella magia bisogna scegliere a chi affidarsi.. se al bene o se al male..

    ... Per diecimila anni tenemmo il fuoco acceso, il nostro spirito vive in una danza senza tempo.. I nostri corpi sono i nostri sacri altari, noi non abbiamo fede nel divino.. Noi lo sperimentiamo con la pratica... Veniamo chiamate... Streghe..

    "...Raccontaci delle segrete schiere del male, o Cimone..."
    "Guai a pronunciare forte i loro nomi, che profanerebbero labbra mortali, perchè uscirono da scellerate tenebre per assalire i cieli, ma furono respinte dalla rabbia degli angeli...."





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    Bestion.
    Post: 562
    Registrato il: 23/06/2007
    Utente Senior
    00 09/03/2008 18:58
    Satana agisce nel mondo in diverse maniere e più svariate sembianze pseudo-religiose.
    elyna.luna, 08/03/2008 17.08:




    è pieno di libri di magia bianca che spiegano perchè non bisogna usare la magia per fare del male.. che spiegano il perchè non è giusto affidarsi al diavolo..
    La magia esiste da prima che gli uomini arrivassero.. e i primi uomini hanno cominciato a praticarla.. prima che venissero scoperte tutte le altre religioni... questo dovrebbe far riflettere...
    Non è portare documenti che da la prova.. con i documenti ci si puo trovare d'accordo o no.. dipende dalla propria filosofia di pensiero..
    La magia invece va sentita.. va vissuta non va letta in un documento..
    Mia madre pratica fin da bambina.. mio nonno era un mago bianco.. la mia bisnonna praticava anche lei.. sua madre era un indiana d'america e praticava la magia.. come suo padre prima di lei...
    Come nella vita anche nella magia bisogna scegliere a chi affidarsi.. se al bene o se al male..




    Piano… c’è anzitutto una premessa di base, cui sembra non riconosci l’esatta sequenza da cui, non si può però prescindere per evincere il corretto rapporto esistente tra il credere in Dio – anche tuo -, quindi, di vivere la Religione, specie se cristiana cattolica – in questo caso, mia -, e allo stesso tempo di praticare quella concomitanza alla Magia o di quanto derivante dall’occultismo. Non è la magia, seppur ipotizzata al suo buono o cattivo uso, che precede la religiosità, poiché quest’ultima invece è già un bene naturale insito nell’uomo che gli deriva proprio dal fatto di riconoscersi lui “creatura”, perciò di essere sempre ed in ogni caso soggetto ad una “dipendenza”, ineluttabile proprio perchè è benefica, ma da cui l’uso della magia e delle altre pratiche di provenienza occulta, tentano al contrario di sviare le persone. Per cui, se è nell’intrinseco della creatura umana quel suo spontaneo moto primario di esercitare fin dagli albori la propria religiosità naturale, adatta a svolgere il giusto relazionarsi con Colui da cui l’uomo è stato creato, altresì essa religiosità acquisisce però la sua esatta sostanza e funzionalità proprio nello stesso momento in cui l’uomo sperimenta ciò che trascende i confini della conoscenza di sé e anche il suo percepire solo in lontananza quell’emblematico arcano che sempre lo sovrasta e va ben oltre l’umana realtà esistenziale.

    A ciò va aggiunta un’altra premessa: se è vero che la religiosità naturale, intesa come azione primaria dell’uomo verso il Non mai Conosciuto, è ugualmente predisposta dal Creatore al bene dell’uomo, è ancora più vero che tale religione, termina la sua funzione, quando subentra la religione sovrannaturale, ossia quella “rivelata”, qualora s’avvera l’iniziativa diretta del Creatore a rivelarsi alla sua creatura e con lei stabilire una nuova relazione. Fatto già avvenuto nella religione monoteista, prima nell’ebraismo mediante la Parola di Dio trasmessa agli antichi patriarchi e ai profeti e poi nello specifico del cristianesimo tramite il ministero terreno operato nell’incarnazione di Dio con la persona di Gesù Cristo.

    Da queste due premesse è perciò sotteso lo scopo unico della magia benché si tenti l’inganno diabolico, prima che umano, di distinguerla tra “bianca” (benigna, al bene dell’uomo) o “nera” (maligna, al male dell’uomo): essa non ha mai uno scopo di soteriologia indirizzata alla salvezza umana, ma è dell’uomo usare della magia per essere il possessore unico di quanto lo trascende. Pertanto, questa naturale propensione dell’uomo ad essere religioso, dunque, non è un’attitudine che egli “scopre” dopo l’uso della magia, semmai, già le religioni arcaiche e pagane hanno dimostrato quanto l’uomo ha abusato della giusta funzione della “religione naturale” trovando nella pratica delle diverse forme d’occultismo, di cui la magia, la stregoneria e quant’altro di simile, il mezzo rituale “religioso” più preponderante per avere quel potere assoluto di controllo sul soprannaturale da usare fuori di quella dipendenza cui il Creatore ha creato anche l’uomo.

    In sintesi, stimata amica Jo, benché – credimi, anche se faticherai troppo – non mi permetto di giudicarti sul fatto che ti autodefinisci d’essere tu una “Strega” che vuole fare del bene a sé e al tuo prossimo e di vantarti pure d’aver ereditato la magia dalla tua famiglia, sono con franchezza ad affermarti che, la Magia è radicata nel peccato e viene sempre dal “Buffone”, quindi anch’io come il mio Maestro Gesù, sono a condannarla sempre, poiché porta anch’essa alla morte e mai alla sapienza della vita autentica a cui ci destina invece soltanto il nostro Onnipotente Creatore, ultimamente mediante il proprio unigenito Figlio, Dio-Uomo!


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    Bestion.
    Post: 577
    Registrato il: 23/06/2007
    Utente Senior
    00 14/03/2008 16:05
    Satana agisce nel mondo in diverse maniere e più svariate sembianze pseudo-religiose.


    In margine a una raccolta di testi
    sulla realtà diabolica nel primo millennio cristiano

    Se conobbi il diavolo fu per colpa mia




    di Paolo Pegoraro

    Nella sua lieta e bizzarra professione di fede di apologista, Gilbert Keith Chesterton si compiaceva di credere in quei "dogmi morti" che i suoi colleghi giornalisti deridevano, come la Trinità, la Madonna, il Papato e l'ortodossia tout court. Arrivando a parlare del diavolo, però, l'orgoglio credente, nel grande scrittore, si sgonfiava nei toni della più umile confessione: "Non mi glorio di credere nel demonio. Per esprimermi in termini esatti, non mi glorio di conoscere il diavolo. È colpa mia se ho fatto conoscenza con lui".

    Quando si parla del diavolo, l'uditorio si spacca immediatamente in due: chi pretende di speculare sull'origine del male e chi, più umilmente, riflette su quanto ha appreso dalla propria limitata, ma dolorosa esperienza. I testi della tradizione si posizionano decisamente su questo secondo fronte, come sottolinea Renzo Lavatori nella prefazione all'Antologia diabolica. Raccolta di testi sul diavolo nel primo millennio cristiano (Torino, Utet, 2007, pagine 677, euro 25), un'opera d'inedita compiutezza che completa la riflessione sistematica dell'autore, già presentata nel volume Satana un caso serio (1996). Vero è che nella Bibbia stessa la figura dell'avversario è complessa e mutevole. Tuttavia alcune caratteristiche sembrano rafforzarsi: si va dal serpente - "la più astuta" delle bestie selvatiche create -, al sottile e accanito accusatore di Giobbe, fino al cattivo esegeta che osa tentare il Figlio di Dio deformando la Parola di suo Padre. Non stupisce quindi che il Signore abbia invitato a un linguaggio schietto perché "il di più viene dal maligno" (Matteo, 5, 37), né che abbia insegnato a pregare per essere liberati dalle tentazioni (Matteo, 6, 13) insinuate dal padre della menzogna. Oltre ai testi biblici, Lavatori presenta gli scritti di area giudaica - la tradizione rabbinica e i testi di Qumrân -, alcuni testi gnostici e gli immaginifici apocrifi, ma la parte del leone la fanno i Padri della Chiesa e quei formidabili atleti dello spirito che furono i Padri del deserto. Ed è qui, per l'appunto, che si coglie tutta la concretezza pratica dei pastori d'anime che ricordano la necessità del discernimento e della lotta spirituale.

    Non è un caso che la Vita di Antonio sia stata amata in ogni epoca, vero evergreen della spiritualità cristiana.
    Ma le istruzioni di Pacomio, Evagrio e Cassiano non sono meno formidabili: somigliano a manuali di strategia bellica, pervasi però da insolita serenità quando non da un'evidente allegria. Spesso s'immaginano questi austeri monaci che si sfiancavano con veglie e digiuni, come asceti dai volti raggrinziti. E volti grinzosi li avevano certamente, ma come lo sono i volti dei neonati, rinnovati di continuo, come lo erano, dalle vittorie spirituali. Per essi la gioia non era una emozione che "accadeva", ma una sicurezza profonda guadagnata attraverso estenuanti combattimenti. D'altra parte lo stesso Lavatori conclude la prefazione - sorprendentemente pacata, considerando l'argomento - con una stoccata di sostanzioso ottimismo cristiano: "Conoscendo la figura del diavolo (...) si vede come l'evento redentore di Cristo costituisca il punto focale, davanti al quale Satana perde ogni consistenza, perché il misterium amoris vince e distrugge il misterium iniquitatis".

    È la buona notizia che pervade questo tempo di Quaresima: mentre l'empio - prigioniero di un moralismo sterile e solitario - "si illude con se stesso / nel ricercare la sua colpa e detestarla" (Salmi, 35, 3), Cristo ha conquistato la vittoria e ne rende partecipi coloro che lo seguono sull'amorosa via della croce. Solo l'occhio purificato dalla speranza della salvezza può scrutare a fondo il mistero del suo libero rifiuto. L'Antologia sarà presentata quest'oggi, alle ore 17, presso la Pontificia Università Urbaniana; saranno presenti, tra gli altri, il cardinale José Saraiva Martins, il professor Maurizio Gronchi e il rettore Ambrogio Spreafico.
    Se qualcuno volesse guardare il diavolo da vicino, allora gli basterà aprire Il demoniaco nell'arte di Enrico Castelli (Torino, Bollati Boringhieri, 2007 pagine LII, 329, euro 30), un testo magistrale, riapparso dalle nostre librerie dopo l'edizione del 1956. Castelli, filosofo della religione e figura di spicco internazionale, si dedicò all'ermeneutica dell'arte con un'acribia e un acume degni del miglior Pavel Florenskij, usando una scrittura fatta di carambole linguistiche e d'intuizioni fulminanti che ricorda lo stile di José Bergamín, un altro geniale amante delle frontiere infernali, anche se della poesia. Castelli prende in esame i dipinti antecedenti al quindicesimo secolo, soprattutto di area nordeuropea, dunque Bruegel, Cranach, Bosch, Grünewald, Dürer. Sono i "pittori-teologi", come egli li chiama, perché le loro rappresentazioni simboliche del demoniaco sono una traduzione condensata della realtà, anzi, una sua intensificazione.

    Nelle ricorrenti raffigurazioni della Tentazione di sant'Antonio il nemico accerchia il santo con un sabba di esseri polimorfi, bestiali, grottesche caricature degli esseri creati, perché il demoniaco è ciò che rifiuta di sottomettersi a un limite, è l'illusorio tuttoniente. La pluralità compiaciuta della propria caoticità è un tratto distintivo della frammentazione provocata dall'avversario, come sottolineerà anche Jean Starobinski in una celebre analisi dell'esorcismo alla Legione. I diavoli aggrediscono l'eremita strattonandolo con gli artigli, volteggiando mazze spaventose, sollevandolo da terra; nelle xilografie di Cranach risulta persino difficoltoso rintracciare la sagoma del santo, oscurata nella brulicante nube di chele, corazze e zanne. È la raffigurazione della tentazione fondamentale: non un appagamento dei sensi né una seduzione dell'intelletto, ma la resa all'epifania del male, cioè l'abbandono delle armi davanti alla rivelazione dell'abisso e l'accoglienza in sé dell'abisso stesso. L'ultima tentazione del diavolo - che non è il nulla, ma un essere-che-non-vuol-essere, una esistenza divisa (dia-ballo) in se stessa - è l'imposizione della propria brutale e disperante manifestazione. Ma, per quanto strattonato, in questi dipinti il santo resta assurdamente inerte. Sembra anzi che zampe e bastoni lo colpiscano senza infliggergli danno, e scivolino via innocue, nonostante la loro feroce consistenza apparente.

    L'unica forma di resistenza - dicono i pennelli dei "pittori-teologi" - è la preghiera e il completo affidamento alla grazia divina. Cosa vince il nemico? Non le semplici veglie - nemmeno i demoni dormono - né il solo digiuno - nemmeno i demoni mangiano - né la sola povertà - i demoni non possiedono nulla - ma l'umiltà. Solo un abbandono incondizionato e fiducioso alla volontà divina riconosciuta come volontà d'amore, qualunque cosa domandi o imponga, rende inefficace l'assalto dell'avversario. Lo ricorda anche Castelli citando alcuni paradossali sermoni della teologia mistica - Ruysbroeck, Suso, Taule - che sottolineando l'imperscrutabilità divina invitano ad accogliere come proprio bene ogni cosa... compresa un'eventuale condanna eterna all'inferno.

    Estremi a parte, tornare a riflettere e meditare l'esistenza del diavolo continua a essere utile anche per la modernità: non significa inebriarsi di morbosità patologiche, quanto piuttosto guardarle in faccia per ciò che sono davvero, scostando con coraggio l'assolutorio velo delle apparenze. L'effetto salutare è garantito. Tornando a Chesterton, nella sua autobiografia egli scrisse: "Mia moglie, quando le si chiede chi l'abbia convertita al cattolicesimo, risponde invariabilmente: "Il Diavolo"".


    - L'Osservatore Romano -

    [SM=g27811] [SM=g27823]

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    Bestion.
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    00 09/04/2008 17:39
    Satana agisce nel mondo in diverse maniere e più svariate sembianze pseudo-religiose.




    Le Sette sfidano la Chiesa

    di Don Marcello Stanzione
    Presidente dell’Associazione
    ‘Milizia di San Michele Arcangelo’




    CITTA’ DEL VATICANO - Qualche anno dopo la mia ordinazione sacerdotale, per mantenermi aggiornato sotto il profilo culturale, decisi di frequentare i corsi di Dottrina Sociale alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Al pomeriggio, all'uscita dalle lezioni, proprio in Piazza San Giovanni puntualmente venivo fermato da qualche seguace del Reverendo Moon, fondatore della chiesa dell'unificazione. Prendevo la metropolitana e arrivavo alla stazione Termini dove, poi, spesso, vedevo gli Hare Krisna, con le loro teste rapate, con il codino posteriore e i costumi bianchi o zafferano, vendere la loro letteratura religiosa. Prendevo l'autobus per arrivare all'istituto Don Guanella a Via della Bufalotta, dove ero ospite, e il pullman era composto da un gran numero di testimoni di Geova che seduti o in piedi leggevano molto compitamente le riviste edite dalla loro società ‘Torre di Guardia’. I Testimoni di Geova sarebbero scesi qualche fermata dopo la mia per recarsi alla Betel, cioè la sede nazionale della loro organizzazione.

    Sono parroco di un piccolo centro rurale di neppure mille abitanti: Santa Maria La Nova, nel comune di Campagna, in provincia di Salerno. I centri vicini più grandi sono Eboli e Battipaglia, dove la stragrande maggioranza degli abitanti non ha mai sentito nominare nè sa dove si trovi la mia Chiesa, malgrado essa disti solo pochi chilometri. Ebbene, dagli Stati Uniti sono arrivati degli spilungoni americani: i Mormoni che periodicamente distribuiscono le loro pubblicazioni ai miei parrocchiani.

    Qualche tempo fa, in zona, anche i Pentecostali hanno messo una loro tenda e per una settimana hanno predicato il loro "Evangelo". Ormai la "cattolica" Italia è diventata come l'America Latina, è invasa dalle sette sia di matrice pseudo-cristiana sia di provenienza orientale. Per setta intendo un gruppo religioso che è privo degli elementi fondamentali di un'autentica comunione ecclesiale. La setta può essere considerata come un gruppo che si è staccato da una Chiesa o Religione e che segue un ideale carismatico o una particolare dottrina. Negli Atti degli Apostoli, i primi cristiani erano considerati dagli Ebrei una setta (At. 24,5.14). Ma Gesù Cristo non è venuto a porsi in contrapposizione all'Ebraismo perché egli non è venuto ad abolire la Legge o i Profeti ma a dargli compimento (Mt. 5,17). Pertanto il termine "setta" utilizzato da alcuni ebrei nei riguardi della Chiesa primitiva va interpretrato nel giusto concetto di segnale del Cristo. Generalmente le Sette non traggono origini dai misteri fondamentali del Cristianesimo, ad esempio quasi tutte le sette di matrice cristiana rifiutano la verità della Santissima Trinità. Vi è inoltre la mancanza di comunione con il Gesù storico e con la Chiesa delle origini e pretendono di porsi in rapporto diretto con Dio. Nelle sette viene meno la dimensione storica fondata sull'incarnazione di Cristo e comunionale della rivelazione rappresentata dalla Chiesa. Mancando la dimensione dell'incarnazione di Cristo vengono meno i sacramenti che non sono più strumenti della grazia: annullando il sacramento dell'ordine sacro, infatti, crolla tutta la successione gerarchica.

    Il fenomeno della diffusione delle sette in Italia riguarda non solo le metropoli o i grossi centri urbani, ma anche le comunità rurali o disseminate nelle campagne, che circondano i centri più densamente abitati e sono esposti a gravi assalti da parte dei nuovi movimenti religiosi alternativi che mirano ad allontanare la popolazione dalla retta pratica della fede cattolica. Sotto sotto c'è sempre l'eterna battaglia tra il bene e il male, dentro di noi e fuori di noi, tra la vera Chiesa di Gesù Cristo, pur con tutti i suoi limiti umani e istituzionali, e le pseudo chiese. In un libro-intervista, Monsignor Dino Foglio, per oltre 25 anni coordinatore nazionale dei gruppi del Rinnovamento dello Spirito in Italia, affermava con decisione: "Quando sento un fratello o una sorella che critica la Chiesa, gli dico che egli non vive in uno spirito comunionale e gli ricordo la risposta che Erasmo da Rotterdam diede a Lutero, quando questi lo invitò ad abbandonare la Chiesa Cattolica: Sopporto questa Chiesa in attesa che diventi migliore, perché anche lei sopporta me in attesa che io diventi migliore’.

    Oggi, come mai in precedenza, i nemici del Cattolicesimo si servono di ingenti capitali economici e di personale ben addestrato, dei mass-media (programmi radio-televisivi, riviste, dépliants, opuscoli di facile lettura e di modico prezzo), facendo leva su un facile anticlericalismo e su una formazione cristiana non approfondita. Da parte nostra, come cristiani, dobbiamo anzitutto opporre la santità di vita, come ha fatto San Domenico di Guzmann nelle sue missioni popolari con i Catari e gli Albigesi, e come hanno fatto tutti i grandi evangelizzatori nella storia della Chiesa.

    Ma oggi è anche necessaria una proposta della fede cattolica attraverso i mass-media (a questo riguardo è esemplare l'attività di apostolato di Radio Maria): anche noi dobbiamo diffondere in mezzo al nostro popolo opuscoli, depliants, riviste che difendono e diffondono la fede cristiana. La nostra "guerra" non è mai contro le persone, gli erranti, che vanno profondamente amati, ma contro gli errori, le idee sballate e pervertite che poi a loro volta creano dei comportamenti errati e cattivi.



    - Petrus -


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    Caterina63
    Post: 849
    Registrato il: 11/11/2004
    Utente Senior
    00 03/12/2008 09:18
    Una persona tempo fa mi scriveva in questo modo:


    ............

    Una delle questioni, per me, meno convincenti del cristianesimo è quella della rottura del rapporto tra Dio e gli uomini a causa del peccato di Adamo.
    Una rottura, secondo San Paolo, che è stata ricomposta grazie al Sacrificio di Gesù Cristo, per il quale siamo stati di nuovo giustificati.
    Gesù Cristo, secondo San Paolo, è il nuovo Adamo.
    Non mi convince il concetto di colpa collettiva, che è un concetto antico e tribale della giustizia : non è giusto che i figli paghino per le colpe dei padri e che i membri della tribù, incolpevoli, paghino per le colpe del capo tribù.
    Nel nostro ordinamento le responsabilità penali sono personali ed individuali : tutti ormai riteniamo che questa sia una conquista civile ed irrinunciabile.
    Per altro il concetto di colpa collettiva non esiste nel Vangelo, ma è stato introdotto nel cristianesimo da San Paolo e da sant' Agostino, al quale in particolare dobbiamo l'invenzione del peccato originale con annessi e connessi.
    Io preferisco vedere in Gesù Cristo colui che ha messo al centro dell'etica cristiana SOLO ED ESCLUSIVAMENTE L'AMORE per il prossimo e che ha sovvertito tutte le regole (non il sabato per l'uomo, ma l'uomo per il sabato), senza crearne di nuove. HA MANDATO A CASA IL DIO GELOSO E VENDICATIVO DELL'A.T. con Gesù abbiamo solo un Dio che è amore e il peccato è stato sconfitto, non esiste più.
    Gesù Cristo non ha scritto e non ha prescritto nulla, al di là dell'amore per il prossimo.
    Le regole sono state create poi dagli ecclesiastici e dai teologi , che hanno di nuovo soggiogato gli uomini al sabato, imonendogli le catene.

    ***********************

    Rispondiamo a questo Amico:


    .... come avete letto sono si parole DURE quelle che abbiamo letto, ma sono anche parole che NASCONDO UNA DIFFUSA ERRONEA COMPRENSIONE DELLE SCRITTURE SE NON UNA PROFONDA IGNORANZA...(senza nulla togliere alla buona fede, non si giudica la persona infatti, ma ciò che dice)....

    Proviamo a ragionare...

    La "rottura del rapporto tra Dio e gli uomini" è stata, purtroppo, una realtà, un intoppo....se così possiamo esprimerci.... nel piano della creazione: non è questione che sia più o meno convincente.... è sbagliato basare la fede sui convincimenti delle INTERPRETAZIONI....infatti l'interlocutore dice: " IO PREFERISCO ", dunque è lui a PREFERIRE UNA INTERPRETAZIONE DI COMODO... [SM=g27988] ...

    La questione riguarda un evento condiviso dall'intero universo cristiano: tanto i cattolici, quanto i protestanti credono a questa caduta primordiale. Tuttavia ATTENZIONE perchè, la Chiesa, ed è importante, non crede nel "peccato" in quanto creato o fine a sè stesso: sarebbe troppo onore per il "male" essere elevato a branca dottrinale....

    Se leggiamo il Credo "domenicale", notiamo che si crede "alla remissione dei peccati"....perciò nella nostra professione di Fede non diciamo "credo nel peccato" MA ALLA RIMESSIONE DEL PECCATO [SM=g27988] , la differenza è notevole e già ci dice che il peccato NON è stato sconfitto, ma può essere RIMESSO, PERDONATO...Se Gesù avesse sconfitto il peccato, probabilmente NON aveva necessità di finire sulla Croce per RISCATTARCI, Gesù INCHIODA LA COLPA sulla Croce lasciando la LIBERTA' all'Uomo di aderire al progetto della remissione del peccato o alla sua dannazione....quindi il peccato esiste e continuerà ad esistere fino a quando esisterà il mondo il quale è appunto SOTTO IL GIOGO DI SATANA! Attenzione, questo NON vuol dire che noi siamo in balia di Satana, al contrario, noi siamo LIBERI di scegliere, dice il Libro del Siracide: Ti sarà dato ciò che avrai scelto! [SM=g27988]

    Attenzione anche a non dipingere un Dio tutto peluche [SM=g27992] stile New-Age.......Gesù quando guarisce e sana, volutamente compie quella che, in "morale", si chiama "azione a duplice effetto": da un lato guarisce e rimette i peccati, dall'altro insegna la rottura con la mentalità del tempo, secondo la quale, lo storpio era tale per il peccato dei suoi genitori..... il concetto di Gesù che opera miracoli PARTE DAL RIMETTERE I PECCATI...poichè il peccatore era INCONSAPEVOLE e di fatti si parla di CONVERSIONE, ossia di prendere coscienza di essere in uno stato in cui si ha bisogno di Gesù...all'adultera infatti Gesù cosa dice? "Neppure io ti condanno, Va e NON PECCARE PIU'" c'è dunque una CONDIZIONE che non è un "ricatto di Gesù" al contrario è un associarsi a LUI per diventare LIBERI DALLA SCHIAVITU' DEL PECCATO.....

    Finiamola di dipingere poi un san Paolo terrorista della libertà altrui [SM=g27992] , come un dittatore o peggio antisemita.......Non è tanto Paolo ad inventare il peccato originale e nemmeno il povero Agostino: forse Agostino, influenzato dal platonismo, "ontologizza" il male, cioé gli conferisce attributi quasi personali... Ma la Chiesa, se non ricordo male, nel Concilio Lateranense IV (1215), dichiara che il male è una realtà morale e non ontologica...Dobbiamo anche inserire i dialoghi di sant'Agostino nel loro giusto contesto storico nel quale le sue discussioni non sono dei dogmi, ma sono la base della dottrina della Chiesa maturata nel tempo...

    I Cor 15, 21 Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; 22e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.

    Ora, quindi, per quanto ci è dato di constatare, tutta l'umanità di fatto, è segnata dalla corruzione che si riflette in tutta la creazione. Anche in questo caso Paolo dirà: Tutta la creazione geme e soffre...in attesa della liberazione...

    Per cui non credo che la dottrina del peccato originale sia una invenzione posteriore alla Scrittura ma è proprio la Scrittura che ce lo fa conoscere e Gesù, il Verbo Incarnato ce lo spiega e ci dice come uscirne fuori.... [SM=g27988]



    E qui, tocchiamo il punto della responsabilità personale che è valida tanto per la legge degli uomini quanto per la legge di Dio...... Quello che tutti gli uomini condividono anche se molti non ne sono coscienti....., è questa "macchia originaria" che non è frutto di elaborati darwinismi, né di una complessa catena di acidodesossiribonucleico (DNA) correlata a geni metafisicamente maligni... [SM=g27987] .... Il male non viene trasmesso dall'amore dei coniugi che procreano ma dalla colpa dei progenitori: è una realtà di fede in Gesù Cristo, non di genetica...

    Gesù dunque che cosa è venuto a fare? Perchè Dio si è Incarnato? Perchè è morto sulla Croce? Perchè gli Apostoli ne hanno proclamato la Risurrezione fino al punto da subire per questo il martirio?.. [SM=g27988]

    Nessun padre e nessuna madre, quando concepiscono nell'amore il loro figlio, gli trasmettono "cromosomi satanici"....questa sorta di eresia era presente NEI CATARI/ALBIGESI i quali, infatti....FACEVANO ABORTIRE LE DONNE ADDITANDOLE DI PARTORIRE I FGILI DI SATANA........
    I genitori in verità gli trasmettono la vita e questa vita, tanto tempo fa, non ha obbedito nella figura dei progenitori (Adamo ed Eva) ai piani di Dio. Dio ci ha messo una pezza e noi siamo ri-diventati suoi figli, "stirpe eletta, sacerdozio regale...PER MEZZO DI GESU' CRISTO".....ma per esserlo OCCORRE RICONOSCERSI PECCATORI ALTRIMENTI CRISTO NON PUO' OPERARE VIOLANDO LA NOSTRA LIBERTA'... [SM=g27988] ....

    E' un principio di solidarietà col genere umano che mi fa sentire peccatore-redento: chi sono io per escludere d'essere stato contagiato dal peccato originale? Torno a dire: è una realtà di fede IN GESU' CRISTO, non un articolo del codice penale [SM=g27987] Dio, al contrario della legge umana, non parte dal codice penale per condannare, ma esattamente il contrario: parte DAL PERDONO: Vuoi tu essere perdonato?
    Da che cosa mio Dio?....ecco che da qui parte la CONFESSIONE-RICONCILIAZIONE CON DIO
    ...NON è Dio a condannare, bensì è IL NOSTRO RIFIUTO a condannarci... [SM=g27988]

    e non posso condividere l'affermazione dell'interlocutore sulle "regole create poi dagli ecclesiastici e dai teologi".
    E' riduttivo interpretare l'etica come sola etica dell'amore per il prossimo.....TANTO è VERO CHE QUESTA ERRONEA INTERPRETAZIONE NON HA FORSE GENERATO IL CONSENSO DI MOLTI CRISTIANI ALL'ABORTO, AL DIVORZIO, ALL'EUTANASIA, ALL'OMOSESSUALITA'?....Chi è il nostro Prossimo più Prossimo SE NON DIO STESSO INCARNATO? [SM=g27988]lo dice Gesù: Amare Dio con tutto il cuore e amare il Prossimo: Dio deve stare al primo posto per alcuni motivi:

    1) perchè abbiamo un "Dio geloso", per gelosia non dobbiamo intendere quella esercitata da noi umani, bensì poichè da Dio siamo stati creati, è naturale che Dio voglia riavere la sua Creatura IN TUTTA LIBERTA' .....

    2) perchè essendo noi stati creati da Dio, che piaccia o no, che si creda o no, abbiamo un futuro eterno che si eserciterà o con Dio o LONTANO DA DIO: o la Beatitudine o la Dannazione...non esiste il nulla [SM=g27988]

    3) perchè proprio la nostra condizione umana E' LIMITATA di conseguenza per amare davvero il Prossimo abbiamo bisogno di Dio. Un esempio lo vediamo nell'immaginario usato dall'uomo che ha dato origine ai SUPER-EROI [SM=g27988] perchè l'uomo ha bisogno dei super eroi? perchè ha bisogno di questo immaginario di uomini DOTATI DI POTERI che combattono PER IL BENE? [SM=g27988] Benvengano dunque i fumetti con i super-eroi, ma senza dimenticare che il nostro EROE PER ECCELLENZA VINSE IL MALE SULLA CROCE.... [SM=g27985]


    L'amore di Gesù per il prossimo era lo svolgimento del suo amore per il Padre verso il quale fu obbediente "fino alla morte di croce". All'adultera della quale Gesù dice che nessuno più la condanna dice in ultimo: VA' E NON PECCARE PIU'..... Amare Dio e, quindi, amare il prossimo nel quale si ama Dio e viceversa: AMO IL PROSSIMO PERCHE' DIO OPERA ATTRAVERSO DI ME. Per noi, tale amore passa anche per i comandamenti, ma non solo...... L'amore per il prossimo, quando viene a mancare, mi viene ricordato da precisi dettami: l'etica dei teologi che la Chiesa ci offre come guida è sempre stata l'etica basata sulle Beatitudini e anche sui Comandamenti.... oggi c'è invece tendenza ad accogliere le Beatitudini, soprattutto viene citata quella degli operatori di pace, ma si accantonano i COMANDAMENTI specialmenti quelli che riguardano LA MORALE DEI COMPORTAMENTI UMANI...questo genere di selezione della Scrittura non permette di avere una visione imparziale dei temi che la Chiesa tratta e DIFENDE [SM=g27988] ....

    Insomma, l'interrogativo mi sembra, sinceramente, l'ennesima provocazione della "persona-colta-che-quindi-per-essere-tale-deve-essere-per-forza-anti-istituzione-ecclesiale-teologica". Mi riferisco, ovviamente, alla domanda in sé... Direi, di fronte a interrogativi come questo, d'essere sempre disposti a parlarne, ma con la dovuta prudenza.....per esempio pur accogliendo la provocazione, non ho letto nella provocazione una sola domanda, MA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DELLE AFFERMAZIONI PER LE QUALI, dice l'interlocutore: IO PREFERISCO..... [SM=g27992]

    Amici....si ha l'obbligo di dare risposte alle domande, fermo restando che, quando si parla come cattolici, si parla nella Chiesa, si parla cioè di dottrina elaborata con lacrime e sangue, si parla da peccatori-redenti, si parla come "causa strumentale" del vero Autore delle risposte che diamo: lo Spirito Santo, non si espongono delle "opinioni personali", ma dei fatti sui quali siamo chiamati a ragionare NON a barattare [SM=g27988] ......

    Il cattolico NON HA RICETTE MIRACOLOSE e non ha delle risposte che possano accontentare tutti o soddisfare tutti......e questo perchè il resto del lavoro lo deve fare L'ALTRO....dice infatti san Paolo HO COMBATTUTO LA BUONA BATTAGLIA...a lui (ad ognuno di noi) sta la scelta di accogliere o rifiutare LE SPIEGAZIONI....A LUI (ad ognuno di noi) LA BATTAGLIA DA COMBATTERE, tenendo a mente che quando Gesù guarisce, o dice appunto all'adultera: nessuno ti ha condannata e neppure io ti condanno, scatta IL PERDONO il quale ci ricorda quindi che il peccato esiste.....e l'unica ricetta che abbiamo è quella di Gesù: VA E NON PECCARE PIU'......
    Ma se ricado nel peccato? Gesù ha dato ai suoi il Sacramento della RICONCILIAZIONE...non è un opcional, non è un potere umano, non è invenzione della Chiesa, è UN DONO per lavorare sulla nostra conversione... [SM=g27988]


    *********************************

    P.S.
    il seguente lavoro non è tutto farina del mio sacco, mi sono servita di alcune riflessioni tratte da alcune catechesi, maturandone un insieme per una risposta più personalizzata all'interlocutore...di conseguenza tale risposta, se gradita, potrà essere copiata citandone la fonte e inserendo al termine questo avviso!

    Fraternamente CaterinaLD
    __________________
    Vogliamo essere veramente segno di contraddizione?

    “Altro non vi dico (…) Non vorrei più parole, ma trovarmi nel campo della battaglia, sostenendo le pene, e combattendo con voi insieme per la verità infino alla morte, per gloria e lode del nome di Dio, e reformazione della Santa Chiesa…”
    (Santa Caterina da Siena, Lettera 305 al Papa Urbano VI ove lottò fino alla morte per difendere l’autorità del Pontefice)
    [Modificato da Caterina63 03/12/2008 09:21]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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